Merate: bando per l’edicola. Giornali, alimenti e bevande
Si torna a parlare di chiosco dei giornali, chiuso da molti mesi. La Giunta comunale di Merate, presieduta dal sindaco Mattia Salvioni, presente la segretaria generale Viviana Tutore ha assunto un importante provvedimento con deliberazione nr. 197.

Una breve cronistoria. Dopo la chiusura e la restituzione delle licenze il chiosco di piazza degli Eroi è rimasto chiuso. E a nulla sono valse le due gare per l’assegnazione della gestione dell’immobile comunale, prima con un canone di 4mila euro l’anno ridotto poi a 2mila, senza però che qualcuno vi prendesse parte.
Il chiosco è ampio circa 16 metri quadrati e dotato di tutti i servizi. Ma, evidentemente, la sola vendita di giornali non appare interessante, stante il crollo della diffusione di quotidiani e settimanali cartacei.
Così la Giunta ha deciso di allargare l’offerta di vendita. L’attività principale resta la “diffusione dell’informazione capillare e plurale . . . .” ma accanto a essa, chi – ammesso che qualcuno concorra – vincerà la prossima gara potrà destinare parte della superficie di vendita alla “ . . .erogazione di servizi di interesse pubblico, ivi inclusi quelli inerenti l’informazione e l’accoglienza turistica, la commercializzazione di prodotti diversi da quelli editoriali, quali pastigliaggi confezionati, prodotti alimentari confezionati non deperibili, bevande pre-confezionate e pre-imbottigliate e prodotti del settore non alimentare. Vietate l’esposizione di giornali e riviste pornografiche, la vendita di sex toys e di bevande alcooliche”.
La gara avrà come base il canone di duemila euro l’anno con offerte in aumento. Adeguamento Istat al 75% e pagamenti delle rate d’affitto il 10 giugno e il 10 dicembre di ogni anno.

Una breve cronistoria. Dopo la chiusura e la restituzione delle licenze il chiosco di piazza degli Eroi è rimasto chiuso. E a nulla sono valse le due gare per l’assegnazione della gestione dell’immobile comunale, prima con un canone di 4mila euro l’anno ridotto poi a 2mila, senza però che qualcuno vi prendesse parte.
Il chiosco è ampio circa 16 metri quadrati e dotato di tutti i servizi. Ma, evidentemente, la sola vendita di giornali non appare interessante, stante il crollo della diffusione di quotidiani e settimanali cartacei.
Così la Giunta ha deciso di allargare l’offerta di vendita. L’attività principale resta la “diffusione dell’informazione capillare e plurale . . . .” ma accanto a essa, chi – ammesso che qualcuno concorra – vincerà la prossima gara potrà destinare parte della superficie di vendita alla “ . . .erogazione di servizi di interesse pubblico, ivi inclusi quelli inerenti l’informazione e l’accoglienza turistica, la commercializzazione di prodotti diversi da quelli editoriali, quali pastigliaggi confezionati, prodotti alimentari confezionati non deperibili, bevande pre-confezionate e pre-imbottigliate e prodotti del settore non alimentare. Vietate l’esposizione di giornali e riviste pornografiche, la vendita di sex toys e di bevande alcooliche”.
La gara avrà come base il canone di duemila euro l’anno con offerte in aumento. Adeguamento Istat al 75% e pagamenti delle rate d’affitto il 10 giugno e il 10 dicembre di ogni anno.























