La Valletta R1PUD1A la guerra. Marcia della pace dei bimbi
Il Comune di La Valletta Brianza “R1PUD1A” ufficialmente la guerra aderendo alla campagna nazionale promossa da Emergency, attiva da oltre un anno e già sostenuta da centinaia di scuole, biblioteche e amministrazioni italiane.
Giovedì 20 novembre, in occasione della Giornata dei Diritti dei Bambini, gli alunni dell’Istituto Comprensivo Don Piero Pointinger hanno partecipato all’iniziativa “Un girotondo per la pace”, che ha visto le diverse classi, distribuite tra La Valletta Brianza, Santa Maria Hoè e Castello Brianza, marciare e ritrovarsi simbolicamente per lanciare un messaggio di nonviolenza e speranza.



Il sindaco si è rivolto agli alunni spiegando il valore dell’adesione alla campagna: “Siamo qui perché anche noi abbiamo scelto di sostenere questa iniziativa. Cosa significa? Che l’Italia non vuole più fare la guerra. È un messaggio importante, da condividere e difendere”.

Crisafi ha presentato brevemente l’associazione, ricordando il lavoro svolto da Emergency nei Paesi colpiti dai conflitti, accanto alle popolazioni civili, spesso anche ai bambini: “Per questo è essenziale educare alla pace, sempre”. Ha poi svelato il significato del numero “11” all’interno della parola “R1PUD1A”, richiamando l’Articolo 11 della Costituzione Italiana: “L’Italia ripudia la guerra”.


Nel frattempo, infatti, un altro gruppo di studenti della primaria ha sfilato fino al piazzale della chiesa di Rovagnate, dove ad attenderli erano presenti il vicesindaco Peter Sironi e la volontaria di Emergency Roberta Piazza. I bambini, accompagnati dalle insegnanti, hanno danzato in cerchio sulle note di una canzone dedicata alla pace, un momento preparato a scuola nelle settimane precedenti. Successivamente hanno ascoltato gli interventi del vicesindaco e della volontaria, che hanno illustrato il valore dell’iniziativa e l’importanza di costruire ogni giorno una cultura di dialogo e nonviolenza.



Il sindaco Marco Panzeri e Adriano Crisafi di Emergency
A La Valletta Brianza si sono svolti due momenti paralleli, a Perego e a Rovagnate. Davanti al municipio, gli studenti della primaria hanno assistito allo srotolamento del grande striscione di Emergency con la scritta “R1PUD1A”. Ad accoglierli erano presenti il sindaco Marco Panzeri e Adriano Crisafi, coordinatore territoriale di Emergency per le province di Lecco, Sondrio, Monza e Bergamo.
Il sindaco si è rivolto agli alunni spiegando il valore dell’adesione alla campagna: “Siamo qui perché anche noi abbiamo scelto di sostenere questa iniziativa. Cosa significa? Che l’Italia non vuole più fare la guerra. È un messaggio importante, da condividere e difendere”.

Crisafi ha presentato brevemente l’associazione, ricordando il lavoro svolto da Emergency nei Paesi colpiti dai conflitti, accanto alle popolazioni civili, spesso anche ai bambini: “Per questo è essenziale educare alla pace, sempre”. Ha poi svelato il significato del numero “11” all’interno della parola “R1PUD1A”, richiamando l’Articolo 11 della Costituzione Italiana: “L’Italia ripudia la guerra”.

Il vicesindaco Peter Sironi e Roberta Piazza di Emergency
Dopo i saluti istituzionali, gli studenti sono partiti in marcia sventolando bandierine arcobaleno realizzate per l’occasione, raggiungendo il Chiostro, dove hanno partecipato a letture e riflessioni sul tema della pace. A guidarli i volontari di Protezione Civile e la Polizia Locale, che hanno garantito la sicurezza su strada in entrambe le manifestazioni in paese.
Nel frattempo, infatti, un altro gruppo di studenti della primaria ha sfilato fino al piazzale della chiesa di Rovagnate, dove ad attenderli erano presenti il vicesindaco Peter Sironi e la volontaria di Emergency Roberta Piazza. I bambini, accompagnati dalle insegnanti, hanno danzato in cerchio sulle note di una canzone dedicata alla pace, un momento preparato a scuola nelle settimane precedenti. Successivamente hanno ascoltato gli interventi del vicesindaco e della volontaria, che hanno illustrato il valore dell’iniziativa e l’importanza di costruire ogni giorno una cultura di dialogo e nonviolenza.
E.Ma.























