Sciopero dei medici di base. Prestazioni urgenti garantite
Disagi oggi per i pazienti a causa dello sciopero dei Medici di Medicina Generale.
Chi si recava negli ambulatori avendo un appuntamento trovava ad attenderlo un foglio in cui si informava che, a causa dell’astensione dal lavoro dei sanitari, gli appuntamenti erano automaticamente annullati e si invitava a fissare una nuova data per la visita.

La comunicazione non ha mancato di suscitare qualche malumore tra i pazienti, considerata la difficoltà di ottenere un appuntamento in tempi brevi e anche per il mancato preavviso.
Vero però che non tutti i sanitari hanno partecipato: qualcuno di loro ha garantito ugualmente le prestazioni, soprattutto se urgenti.

Lo sciopero era indetto dallo Snami, Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani, con le seguenti motivazioni: svalutazione della medicina territoriale, mancata tutela a genitorialità ed esigenze familiari, mancanza di programmazione e specializzazione universitaria, barriere burocratiche.
“Non stiamo abbandonando i pazienti, stiamo difendendo i diritti a curarvi meglio.”, si legge sul foglio affisso nella sede della Medicina di Gruppo presso villa Confalonieri. “Curiamo le persone ma servono tempo, regole giuste e tutele per chi cura”.
Quanto al futuro della Medicina Generale si sottolinea che “mancano medici e formazione: senza investimenti oggi, domani non ci sarà più nessuno negli ambulatori”.
Una prospettiva davvero preoccupante.
Chi si recava negli ambulatori avendo un appuntamento trovava ad attenderlo un foglio in cui si informava che, a causa dell’astensione dal lavoro dei sanitari, gli appuntamenti erano automaticamente annullati e si invitava a fissare una nuova data per la visita.

La comunicazione non ha mancato di suscitare qualche malumore tra i pazienti, considerata la difficoltà di ottenere un appuntamento in tempi brevi e anche per il mancato preavviso.
Vero però che non tutti i sanitari hanno partecipato: qualcuno di loro ha garantito ugualmente le prestazioni, soprattutto se urgenti.

Lo sciopero era indetto dallo Snami, Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani, con le seguenti motivazioni: svalutazione della medicina territoriale, mancata tutela a genitorialità ed esigenze familiari, mancanza di programmazione e specializzazione universitaria, barriere burocratiche.
“Non stiamo abbandonando i pazienti, stiamo difendendo i diritti a curarvi meglio.”, si legge sul foglio affisso nella sede della Medicina di Gruppo presso villa Confalonieri. “Curiamo le persone ma servono tempo, regole giuste e tutele per chi cura”.
Quanto al futuro della Medicina Generale si sottolinea che “mancano medici e formazione: senza investimenti oggi, domani non ci sarà più nessuno negli ambulatori”.
Una prospettiva davvero preoccupante.























