Airuno: analisi dei rendiconti  ’21 - ’24. La Corte dei Conti ‘richiama’ il Comune. Il 3 in consiglio

Due “richiami” sono giunti al Comune di Airuno da parte della Corte dei Conti. Uno riguardante i provvedimenti di razionalizzazione delle partecipazioni societarie detenute fino al 2023 e un’altro, più corposo e dettagliato, sui rendiconti degli esercizi finanziari 2021, 2022, 2023 e 2024. 

Lunedì 3 novembre il consiglio comunale si riunirà e tra i punti all’ordine del giorno c’è anche la presa d’atto dei due documenti, che l’amministrazione è chiamata a eseguire così come prescritto dalla Corte dei Conti stessa. Con la prima deliberazione, depositata in segreteria il 6 ottobre scorso, la Sezione regionale di controllo per la Lombardia ha accertato la mancata estensione dell’analisi periodica di razionalizzazione nei confronti di una società indirettamente partecipata e pertanto ha invitato il Comune ad estendere l’attività di analisi periodica di razionalizzazione in modo adeguato. 

La seconda deliberazione, dettagliata da tabelle e grafici, invita invece il comune a rispettare le scadenze previste per l’approvazione dei rendiconti; a intraprendere effettive ed efficaci azioni di miglioramento della propria capacità di riscossione dei crediti; a monitorare l’ammontare dei residui attivi; ad applicare correttamente il principio di competenza finanziaria potenziata, soprattutto in relazione ai contributi a rendicontazione; ad adeguarsi ai principi contabili nel calcolo dell’FCDE, dando conto, in Nota integrativa, di tutti i residui attivi esclusi in quanto ritenuti di sicura esazione; ad adempiere integralmente agli obblighi di verifica in ordine ai rapporti obbligatori intercorrenti con le società partecipate in via indiretta, assicurando la completezza e l’aggiornamento delle relative informazioni.

Tutti questi “inviti” vengono mandati al Comune in seguito a un approfondito studio che ha messo in luce alcune problematiche legate agli anni presi in esame. Quelle maggiori si pongono sul versante delle entrate extratributarie che – per l’intero periodo in esame – si attestano su tassi di riscossione inferiori al 25° percentile del cluster demografico, ovvero: del 25,42% (nel 2021), del 15,60% (nel 2022), del 26,37% (nel 2023) e del 25,90% (nel 2024). In particolare le maggiori criticità sono state riscontrate nella riscossione di proventi da multe, ammende, sanzioni e oblazioni a carico delle amministrazioni pubbliche, ma anche rispetto a entrate da rimborsi, recuperi e restituzioni di somme non dovute o incassate in eccesso. 

Il documento termina: “Alla luce della presente disamina, occorre nuovamente richiamare l’Ente alla necessità di rispettare le tempistiche di approvazione dei documenti contabili previste dalla legge. Dev’essere ancora reiterato il rilievo, già espresso in occasione del controllo relativo al periodo 2018-2020, in ordine all’esigenza di verificare e incrementare la propria capacità di riscossione. Si raccomanda, altresì, di continuare a monitorare la costante adeguatezza dell’accontamento al Fondo crediti dubbia esigibilità, oltre alla corretta imputazione delle poste attive, con particolare riferimento ai c.d. contributi a rendicontazione. Si richiama l’Ente, inoltre, ad un’attenta ricognizione dell’effettiva e perdurante esigibilità dei residui attivi più vetusti, in conformità ai canoni di prudenza e veridicità e tramite una puntuale aderenza ai principi contabili”. 

Sul tema il sindaco Gianfranco Lavelli, che si è insediato a giugno del 2024, ha spiegato: “Sono dei suggerimenti che la Corte dei Conti ha dato dopo aver analizzato gli anni passati. Sono due delibere molto dettagliate e che abbiamo recepito, anche con gli uffici, e a cui chiaramente ci atterremo”.

Non ha ancora avuto modo di vedere la documentazione invece la consigliera di minoranza Adriana Rossi, che nello scorso mandato ha ricoperto il ruolo di assessore al Bilancio. “In questi giorni mi preparerò al consiglio e avrò modo di approfondire la questione” ha fatto sapere, commentando però uno dei punti toccati dalla Corte dei Conti: “Quando ci siamo insediati (nel 2019 ndr) ci eravamo subito resi conto che la capacità di riscossione non era molto alta, per cui avevamo iniziato a lavorare a riguardo. I risultati, vista l'attenzione che è stata messa al bilancio, si vedranno negli anni a venire”. 

CLICCA QUI per visualizzare la prima deliberazione

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E.Ma.
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