Monastero della Bernaga: i rilievi del NIAT rimandati a causa della pioggia intensa
Iniziati di buon mattino i rilievi del NIAT Vvf (Nucleo Investigativo Antincendi) si sono dovuti interrompere all'ora di pranzo per via dell'abbondante pioggia che ha iniziato a riversarsi sul territorio.
I tecnici incaricati di effettuare i rilievi presso il monastero di clausura delle suore della Bernaga hanno dovuto così rimandare il resto delle operazioni, che riprenderanno il prossimo 28 ottobre.

Le risultanze di queste ispezioni serviranno per comprendere l'origine del rogo che la notte dell'11 ottobre ha distrutto e reso inagibile il convento, ubicato sulla sommità di via Lissolo a La Valletta.
Secondo il racconto fornito dalle monache, riuscite a uscire per tempo dalla loro casa in fiamme, il primo focolaio sarebbe stato individuato in una delle celle del piano superiore. Radunate nell'area comune a piano terra, per la veglia di preghiera per la Pace voluta dal Papa, le religiose probabilmente si sono accorte dell'incendio quando ormai era tardi.
Il fumo uscito da una delle stanze era stato presto coperto dalle lingue di fuoco che si sono scatenate sulla copertura in legno, divorandola nel giro di poco tempo.
Decine di squadre di pompieri da diversi comandi anche da fuori provincia e migliaia e migliaia di litri di acqua riversati per combattere il divampare delle fiamme, erano riusciti solo in parte a limitare i danni. ingentissimi e per diversi milioni di euro.

Il tetto era andato completamente polverizzato, poi c'erano stati i crolli delle solette compromesse, le biblioteche con un patrimonio storico, artistico e culturale incalcolabile erano andate perdute così come diverse opere d'arte.
Ma in tutto questo le 21 monache presenti (una si trovava in ospedale) avevano avuto salva la vita. Dopo una prima accoglienza di fortuna a Ponte Lambro presso l'istituto delle Piccole Sorelle della Carità, sono state trasferite a Cassina Valsassina, dove le suore salesiane hanno una casa con un parco verde e una cappella, utilizzata per le attività estive. Qui potranno vivere tutte assieme, continuando la loro vocazione claustrale.
Prosegue intanto la raccolta fondi attivata dalla fondazione comunitaria del lecchese, in collaborazione con la comunità di sant'Antonio abate, il comune di La Valletta Brianza e il proprio fondo.
Sostenere le monache romite, mettere in sicurezza l’edificio, salvaguardare ciò che non è andato perduto. A questi tre scopi saranno devoluti i soldi raccolti. A questa mattina si contavano 159 donazioni per un totale di 64.615 euro, cui bisogna sommare i 400.000 euro in corso di erogazione da parte del Comune di La Valletta. Totale ad oggi: 464.615 euro.
Per chi volesse contribuire alla campagna di raccolta fondi, è possibile trovare tutte le informazioni al seguente link https://www.fondazionelecco.org/news/monastero-della-bernaga-una-memoria-da-custodire/
I tecnici incaricati di effettuare i rilievi presso il monastero di clausura delle suore della Bernaga hanno dovuto così rimandare il resto delle operazioni, che riprenderanno il prossimo 28 ottobre.

Le risultanze di queste ispezioni serviranno per comprendere l'origine del rogo che la notte dell'11 ottobre ha distrutto e reso inagibile il convento, ubicato sulla sommità di via Lissolo a La Valletta.
Secondo il racconto fornito dalle monache, riuscite a uscire per tempo dalla loro casa in fiamme, il primo focolaio sarebbe stato individuato in una delle celle del piano superiore. Radunate nell'area comune a piano terra, per la veglia di preghiera per la Pace voluta dal Papa, le religiose probabilmente si sono accorte dell'incendio quando ormai era tardi.
Il fumo uscito da una delle stanze era stato presto coperto dalle lingue di fuoco che si sono scatenate sulla copertura in legno, divorandola nel giro di poco tempo.
Decine di squadre di pompieri da diversi comandi anche da fuori provincia e migliaia e migliaia di litri di acqua riversati per combattere il divampare delle fiamme, erano riusciti solo in parte a limitare i danni. ingentissimi e per diversi milioni di euro.

Il tetto era andato completamente polverizzato, poi c'erano stati i crolli delle solette compromesse, le biblioteche con un patrimonio storico, artistico e culturale incalcolabile erano andate perdute così come diverse opere d'arte.
Ma in tutto questo le 21 monache presenti (una si trovava in ospedale) avevano avuto salva la vita. Dopo una prima accoglienza di fortuna a Ponte Lambro presso l'istituto delle Piccole Sorelle della Carità, sono state trasferite a Cassina Valsassina, dove le suore salesiane hanno una casa con un parco verde e una cappella, utilizzata per le attività estive. Qui potranno vivere tutte assieme, continuando la loro vocazione claustrale.
Prosegue intanto la raccolta fondi attivata dalla fondazione comunitaria del lecchese, in collaborazione con la comunità di sant'Antonio abate, il comune di La Valletta Brianza e il proprio fondo.
Sostenere le monache romite, mettere in sicurezza l’edificio, salvaguardare ciò che non è andato perduto. A questi tre scopi saranno devoluti i soldi raccolti. A questa mattina si contavano 159 donazioni per un totale di 64.615 euro, cui bisogna sommare i 400.000 euro in corso di erogazione da parte del Comune di La Valletta. Totale ad oggi: 464.615 euro.
Per chi volesse contribuire alla campagna di raccolta fondi, è possibile trovare tutte le informazioni al seguente link https://www.fondazionelecco.org/news/monastero-della-bernaga-una-memoria-da-custodire/
S.V.























