San Zeno: l'ultimo saluto a padre Luigino Brambillla, missionario in Kenya per 59 anni, che "ha saputo cambiare la vita di tante persone"
La stessa chiesa che lo scorso anno, a luglio, si era gremita per la festa dei suoi sessant'anni di ordinazione sacerdotale, quest'oggi era ancora più affollata per tributargli l'ultimo, riconoscente saluto.


Si sono svolte a San Zeno, di buon mattino, le esequie di padre Luigino Brambilla, il missionario della Consolata, venuto a mancare due giorni fa al'età di 85 anni (avrebbe compiuto gli 86 il 28 dicembre). Una vita spesa per il Vangelo e per il prossimo, in particolare per l'Africa dove, in Kenya, ha trascorso 59 anni, visitando prestando servizio in una dozzina di comunità.
Allegro e simpatico, umile e umano, schivo dalla ribalta e dalle cariche (che suo malgrado si trovava comunque a ricoprire vista la stima dei confratelli che quando c'era da eleggere qualcuno facevano confluire i voti su di lui), padre Luigino si era “fermato” solo qualche mese fa, di ritorno dall'Africa, per via delle condizioni di salute.


Per il resto, la sua vita era stata una spola continua tra l'Africa e la sua Brianza, dove era riuscito a creare un legame forte, andato oltre la semplice conoscenza, ma radicatosi nel cuore dei suoi amici di vecchia data che erano stati coinvolti e travolti dal suo spirito. Attraverso il gruppo “Insieme per Costruire”, infatti, erano state realizzate numerose opere (scuole, case, palestre, chiese, pozzi d'acqua, ….) indispensabili per donare speranza e futuro a quelle popolazioni affamate dalla povertà. Raccolte fondi, lotterie, iniziative varie, banchetti di beneficienza: ogni occasione era era buona per aiutare il religioso.
Un carisma, quello di padre Luigino, che aveva contagiato tantissime persone che quest'oggi si sono ritrovate nella chiesa di San Zeno assieme alla famiglia, a don Giancarlo Cereda, a don Emanuele, ai confratelli dell'istituto fondato da don Giuseppe Allamano, per ringraziare l'uomo e il sacerdote che è stato in grado “di cambiare la vita di molte persone e di risollevare tante comunità”.


Si sono svolte a San Zeno, di buon mattino, le esequie di padre Luigino Brambilla, il missionario della Consolata, venuto a mancare due giorni fa al'età di 85 anni (avrebbe compiuto gli 86 il 28 dicembre). Una vita spesa per il Vangelo e per il prossimo, in particolare per l'Africa dove, in Kenya, ha trascorso 59 anni, visitando prestando servizio in una dozzina di comunità.
Allegro e simpatico, umile e umano, schivo dalla ribalta e dalle cariche (che suo malgrado si trovava comunque a ricoprire vista la stima dei confratelli che quando c'era da eleggere qualcuno facevano confluire i voti su di lui), padre Luigino si era “fermato” solo qualche mese fa, di ritorno dall'Africa, per via delle condizioni di salute.


Per il resto, la sua vita era stata una spola continua tra l'Africa e la sua Brianza, dove era riuscito a creare un legame forte, andato oltre la semplice conoscenza, ma radicatosi nel cuore dei suoi amici di vecchia data che erano stati coinvolti e travolti dal suo spirito. Attraverso il gruppo “Insieme per Costruire”, infatti, erano state realizzate numerose opere (scuole, case, palestre, chiese, pozzi d'acqua, ….) indispensabili per donare speranza e futuro a quelle popolazioni affamate dalla povertà. Raccolte fondi, lotterie, iniziative varie, banchetti di beneficienza: ogni occasione era era buona per aiutare il religioso.
Un carisma, quello di padre Luigino, che aveva contagiato tantissime persone che quest'oggi si sono ritrovate nella chiesa di San Zeno assieme alla famiglia, a don Giancarlo Cereda, a don Emanuele, ai confratelli dell'istituto fondato da don Giuseppe Allamano, per ringraziare l'uomo e il sacerdote che è stato in grado “di cambiare la vita di molte persone e di risollevare tante comunità”.
S.V.