Merate: abbattuto il cippo che ricorda i morti di peste
Non è ancora chiaro se si sia trattato di un atto vandalico o degli effetti di un sinistro. Resta il fatto: ieri, giovedì 16 ottobre è stato abbattuto il cippo in memoria dei morti della peste, che si ergeva proprio alla biforcazione tra l’imbocco di via don Consonni e la prosecuzione di via Bianchi.

Si tratta di un cippo antichissimo, installato attorno al 1850, con gran parte del testo scolpito sul granito ormai illeggibile.

Tuttavia dai reperti storici risulta che l’epigrafe sotto la stele, dettata dal rettore del collegio Manzoni prof. Don Giacomo Tovo reciti così: “O passante eleva una preghiera ai meratesi morti durante la peste degli anni 1524 e 1577 che sono stati sepolti davanti agli edifici ove fino all’anno 1810 ci furono la cappelletta dedicata ai SS Sebastiano e Rocco e il convento dei frati cappuccini eretto per volontà di San Carlo”. La peste che dilagò soprattutto a Milano nella primavera del 1577 arrivò anche a Merate". Per circoscrivere il terribile morbo i malati furono ricoverati nel lazzaretto di San Rocco, ricostruito per la necessità contingente. Secondo tradizione, in assenza di documenti certi, si parla di circa 500 morti.

Si tratta di un cippo antichissimo, installato attorno al 1850, con gran parte del testo scolpito sul granito ormai illeggibile.

Tuttavia dai reperti storici risulta che l’epigrafe sotto la stele, dettata dal rettore del collegio Manzoni prof. Don Giacomo Tovo reciti così: “O passante eleva una preghiera ai meratesi morti durante la peste degli anni 1524 e 1577 che sono stati sepolti davanti agli edifici ove fino all’anno 1810 ci furono la cappelletta dedicata ai SS Sebastiano e Rocco e il convento dei frati cappuccini eretto per volontà di San Carlo”. La peste che dilagò soprattutto a Milano nella primavera del 1577 arrivò anche a Merate". Per circoscrivere il terribile morbo i malati furono ricoverati nel lazzaretto di San Rocco, ricostruito per la necessità contingente. Secondo tradizione, in assenza di documenti certi, si parla di circa 500 morti.
























