San Zeno: il 18 le esequie di padre Luigino. Il ricordo
La comunità di San Zeno si prepara a dare l’ultimo saluto a padre Luigino Brambilla, missionario della Consolata scomparso mercoledì 15 ottobre all’ospedale Cottolengo di Torino. Il funerale sarà celebrato sabato 18 ottobre alle ore 9.00 nella chiesa parrocchiale di San Zeno, mentre venerdì 17 ottobre alle 20.30 ci si si raccoglierà per la recita del Santo Rosario. La salma arriverà da Torino nella giornata di venerdì e resterà in chiesa per la preghiera.
Padre Luigino, nato a Olgiate-Calco nel 1939, aveva dedicato oltre sessant’anni della sua vita al Kenya, dove era conosciuto e amato per la sua umiltà, la semplicità e l’instancabile impegno missionario. Solo pochi mesi fa, nel luglio 2024, aveva festeggiato il 60° anniversario di ordinazione sacerdotale, circondato dall’affetto di parenti, confratelli e amici.

“Sono stato l’ultimo a vederlo in Kenya, tra gennaio e marzo – racconta Longhi con emozione –. A Thutu era ancora lui il parroco. Aveva avuto qualche problema di salute, ma nulla che facesse pensare a una tale evoluzione. Scherzava, rideva, dava caramelle ai bambini. Era amato da tutti, e il suo parere aveva un grande peso nella congregazione.”
PNella missione di Thutu, si era sempre impegnato per la crescita della comunità e della scuola locale. “Quella di Thutu – spiega ancora Longhi – è una delle prime missioni fondate nel 1902 dai Missionari della Consolata. Già lo scorso anno c’era un padre africano che portava avanti la scuola, ma resta la speranza che il percorso aperto da padre Luigino possa continuare, anche se purtroppo i missionari sono sempre meno.”

Lo scorso giugno, in occasione del ritorno a Olgiate per la celebrazione del 60° di ordinazione, La Brianzola aveva organizzato per lui una sorpresa: “Lo abbiamo accolto suonando – ricorda Longhi – perché suo padre, negli anni ’60, era tra i membri del nostro gruppo. È stato un momento bellissimo, pieno di emozione.”
Da oltre trent’anni, Antonio Longhi continua a impegnarsi con Insieme per Costruire nei progetti di sostegno alle missioni africane. “Abbiamo sempre sentito un forte legame con lui e e la gente del posto – conclude – La speranza è che quanto fatto in questi anni non sia vano, ma che il tutto proceda”.
Padre Luigino, nato a Olgiate-Calco nel 1939, aveva dedicato oltre sessant’anni della sua vita al Kenya, dove era conosciuto e amato per la sua umiltà, la semplicità e l’instancabile impegno missionario. Solo pochi mesi fa, nel luglio 2024, aveva festeggiato il 60° anniversario di ordinazione sacerdotale, circondato dall’affetto di parenti, confratelli e amici.

Padre Luigino, secondo da destra, con i volontari di "Insieme per costruire"
Tra coloro che più gli sono stati vicini figura Antonio Longhi, membro dell’associazione Insieme per Costruire e del gruppo folclorico La Brianzola, che da oltre trent’anni porta aiuti e manodopera volontaria alle missioni africane fondate dai Missionari della Consolata.“Sono stato l’ultimo a vederlo in Kenya, tra gennaio e marzo – racconta Longhi con emozione –. A Thutu era ancora lui il parroco. Aveva avuto qualche problema di salute, ma nulla che facesse pensare a una tale evoluzione. Scherzava, rideva, dava caramelle ai bambini. Era amato da tutti, e il suo parere aveva un grande peso nella congregazione.”
PNella missione di Thutu, si era sempre impegnato per la crescita della comunità e della scuola locale. “Quella di Thutu – spiega ancora Longhi – è una delle prime missioni fondate nel 1902 dai Missionari della Consolata. Già lo scorso anno c’era un padre africano che portava avanti la scuola, ma resta la speranza che il percorso aperto da padre Luigino possa continuare, anche se purtroppo i missionari sono sempre meno.”

Lo scorso giugno, in occasione del ritorno a Olgiate per la celebrazione del 60° di ordinazione, La Brianzola aveva organizzato per lui una sorpresa: “Lo abbiamo accolto suonando – ricorda Longhi – perché suo padre, negli anni ’60, era tra i membri del nostro gruppo. È stato un momento bellissimo, pieno di emozione.”
Da oltre trent’anni, Antonio Longhi continua a impegnarsi con Insieme per Costruire nei progetti di sostegno alle missioni africane. “Abbiamo sempre sentito un forte legame con lui e e la gente del posto – conclude – La speranza è che quanto fatto in questi anni non sia vano, ma che il tutto proceda”.
E.Ma.