Cernusco, Santoro: siamo in equilibrio finanziario e la cassa è florida (2 mil. €.)
In merito alle recenti dichiarazioni dell’opposizione riguardo a presunti mancati pagamenti e alla segnalazione pervenuta dalla Prefettura di Lecco, è opportuno chiarire alcuni aspetti tecnici e riportare la vicenda ai fatti.
Non si tratta di una “messa in mora” da parte della Prefettura, bensì di una richiesta di informazioni a seguito di segnalazioni inoltrate dai fornitori di servizi, come previsto dalle procedure di vigilanza amministrativa. La messa in mora, per legge, può essere disposta solo dal creditore, non da un organo statale. La Prefettura si limita, come da prassi, a chiedere chiarimenti. Le forniture interessate riguardano in particolare i servizi di gas e telefonia. I ritardi registrati non derivano da mancanza di liquidità o da problemi di bilancio, ma da questioni tecniche legate a volture, errori di fatturazione, conguagli anomali o intestazioni non aggiornate. In questi casi le fatture vengono sospese temporaneamente per consentire le opportune verifiche contabili e contrattuali.
Il Comune di Cernusco Lombardone è in regolare equilibrio finanziario e dispone delle risorse necessarie a far fronte a ogni impegno di spesa, quando gli organi competenti provvedono agli impegni. Le procedure contabili seguono quanto previsto dal Testo Unico degli Enti Locali - D.Lgs. 267/2000 - che all’articolo 183 e seguenti disciplina le fasi della spesa, che ho più volte spiegato in Consiglio Comunale: impegno, liquidazione, ordinazione e pagamento. Ogni spesa viene prima impegnata dal responsabile del servizio competente, poi liquidata in base alla verifica della regolarità della prestazione, si crea la distinta con la quale la spesa viene ordinata al tesoriere ovvero alla banca e infine pagata. Il responsabile del servizio finanziario, ai sensi dell’articolo 153 del TUEL, svolge un controllo preventivo di regolarità contabile e appone il visto di copertura solo dopo che l’impegno è stato inserito. Pertanto, ove vengano disposti lavori o forniture senza impegno, è impossibile che il controllo finanziario possa accorgersi di quella spesa. Tornato al tema, alla data odierna, le fatture oggetto di chiarimenti da parte della Prefettura risultano già liquidate.
Quanto alle accuse di “inadeguatezza” rivolte alla sottoscrizione, invito chiunque a riascoltare gli audio integrali delle sedute del Consiglio comunale: è sufficiente seguire il tenore delle domande rivolte dai consiglieri di minoranza per comprendere chi, realmente, ignori le basi della gestione amministrativa. Nell’ultima seduta, la stessa capogruppo ha mostrato di non conoscere la differenza tra “responsabile della spesa” e “responsabile del servizio finanziario”, distinzione chiaramente stabilita dagli articoli 107 e 153 del Testo Unico degli Enti Locali (D.Lgs. 267/2000), che separa in modo netto le competenze politiche da quelle gestionali e dal controllo preventivo di regolarità contabile sugli atti di impegno, che il responsabile finanziario appone solo dopo la corretta registrazione dell’impegno di spesa da parte del responsabile del procedimento. Questa distinzione non è solo formale, ma sostanziale e fattuale. Ed è esattamente il contrario di quanto viene sostenuto: ho sempre difeso pubblicamente il lavoro degli uffici, ricordando che la distinzione tra competenze politiche e gestionali non è una scusa, ma una garanzia di legalità, come previsto dal TUEL (artt. 107 e ss.). Chi non conosce questa distinzione, semplicemente, non sa come funziona un Comune. La Giunta dà gli indirizzi, i dirigenti li attuano: questa è la legge, non una scelta. Le competenze della Giunta sono infatti residuali e riguardano gli atti di indirizzo politico-amministrativo e di coordinamento, come stabilito dall’articolo 48 del TUEL, mentre la gestione amministrativa e finanziaria spetta in via esclusiva ai responsabili dei servizi.
Amministrare un ente pubblico significa rispettare le procedure, conoscere la normativa e operare con responsabilità, non limitarsi a lanciare accuse infondate. La situazione contabile del Comune è solida e pienamente sotto controllo, e sarà formalmente relazionata alla Prefettura con tutta la documentazione richiesta. La salute del bilancio comunale è stata confermata con l’approvazione della salvaguardia degli equilibri di bilancio nella seduta del Consiglio Comunale del 28 luglio 2025. In ogni variazione di bilancio ho allegato gli schemi di equilibrio finanziario, sempre corredati dal parere favorevole del Revisore dei conti, che verifica puntualmente la coerenza dei movimenti contabili.
Inoltre, la solidità di un ente non si misura solo sulla competenza, ma anche sulla cassa effettiva, che per il Comune di Cernusco Lombardone è florida e prossima ai 2 milioni di euro.
Durante la Conferenza dei Capigruppo, il Sindaco aveva espresso la volontà di aggiornare tutte le forze politiche sulle criticità organizzative degli uffici. Tuttavia, la capogruppo di minoranza, pur invitata, ha rifiutato di ascoltare tali comunicazioni. È singolare che oggi si chiedano spiegazioni pubbliche su ciò che allora non si è voluto sapere.
A questo punto la domanda è legittima: tenete davvero all’ente o vi avvicinate al 2027 e utilizzate questi episodi solo come strumento di campagna elettorale?
Lo stesso vale per la sottolineatura, altrettanto strumentale, della mia presunta “impreparazione” in Commissione Bilancio. Nella mail in cui trasmettevo il protocollo delle spiegazioni, avevo già chiarito i motivi personali del ritardo nella risposta. Nonostante ciò, si è preferito ignorare il contenuto per alimentare una narrazione distorta.
Anche questo fa parte della macchina del fango, che nulla ha a che vedere con la serietà del confronto politico, dal quale io non mi sono mai sottratto, sempre con tono istituzionale e rispettoso — cortesia non sempre ricambiata.
Quanto infine alla richiesta di “dimissioni del Sindaco e dell’Assessore al Bilancio”, ricordo che, ai sensi dell’articolo 53, comma 3, del Testo Unico degli Enti Locali (D.Lgs. 267/2000), le dimissioni del Sindaco comportano automaticamente la decadenza dell’intero Consiglio Comunale. Pertanto, se davvero si chiedono “le dimissioni di entrambi”, le mie diventerebbero irrilevanti, poiché l’intero Consiglio cesserebbe contestualmente. Un’ulteriore conferma della totale ignoranza delle procedure che regolano il funzionamento di un Comune da parte di chi oggi pretende di dare lezioni di buona amministrazione.
Il Comune di Cernusco Lombardone continuerà a lavorare con serietà, trasparenza e rispetto delle regole, nell’interesse dei cittadini e delle istituzioni.
Non si tratta di una “messa in mora” da parte della Prefettura, bensì di una richiesta di informazioni a seguito di segnalazioni inoltrate dai fornitori di servizi, come previsto dalle procedure di vigilanza amministrativa. La messa in mora, per legge, può essere disposta solo dal creditore, non da un organo statale. La Prefettura si limita, come da prassi, a chiedere chiarimenti. Le forniture interessate riguardano in particolare i servizi di gas e telefonia. I ritardi registrati non derivano da mancanza di liquidità o da problemi di bilancio, ma da questioni tecniche legate a volture, errori di fatturazione, conguagli anomali o intestazioni non aggiornate. In questi casi le fatture vengono sospese temporaneamente per consentire le opportune verifiche contabili e contrattuali.
Il Comune di Cernusco Lombardone è in regolare equilibrio finanziario e dispone delle risorse necessarie a far fronte a ogni impegno di spesa, quando gli organi competenti provvedono agli impegni. Le procedure contabili seguono quanto previsto dal Testo Unico degli Enti Locali - D.Lgs. 267/2000 - che all’articolo 183 e seguenti disciplina le fasi della spesa, che ho più volte spiegato in Consiglio Comunale: impegno, liquidazione, ordinazione e pagamento. Ogni spesa viene prima impegnata dal responsabile del servizio competente, poi liquidata in base alla verifica della regolarità della prestazione, si crea la distinta con la quale la spesa viene ordinata al tesoriere ovvero alla banca e infine pagata. Il responsabile del servizio finanziario, ai sensi dell’articolo 153 del TUEL, svolge un controllo preventivo di regolarità contabile e appone il visto di copertura solo dopo che l’impegno è stato inserito. Pertanto, ove vengano disposti lavori o forniture senza impegno, è impossibile che il controllo finanziario possa accorgersi di quella spesa. Tornato al tema, alla data odierna, le fatture oggetto di chiarimenti da parte della Prefettura risultano già liquidate.
Quanto alle accuse di “inadeguatezza” rivolte alla sottoscrizione, invito chiunque a riascoltare gli audio integrali delle sedute del Consiglio comunale: è sufficiente seguire il tenore delle domande rivolte dai consiglieri di minoranza per comprendere chi, realmente, ignori le basi della gestione amministrativa. Nell’ultima seduta, la stessa capogruppo ha mostrato di non conoscere la differenza tra “responsabile della spesa” e “responsabile del servizio finanziario”, distinzione chiaramente stabilita dagli articoli 107 e 153 del Testo Unico degli Enti Locali (D.Lgs. 267/2000), che separa in modo netto le competenze politiche da quelle gestionali e dal controllo preventivo di regolarità contabile sugli atti di impegno, che il responsabile finanziario appone solo dopo la corretta registrazione dell’impegno di spesa da parte del responsabile del procedimento. Questa distinzione non è solo formale, ma sostanziale e fattuale. Ed è esattamente il contrario di quanto viene sostenuto: ho sempre difeso pubblicamente il lavoro degli uffici, ricordando che la distinzione tra competenze politiche e gestionali non è una scusa, ma una garanzia di legalità, come previsto dal TUEL (artt. 107 e ss.). Chi non conosce questa distinzione, semplicemente, non sa come funziona un Comune. La Giunta dà gli indirizzi, i dirigenti li attuano: questa è la legge, non una scelta. Le competenze della Giunta sono infatti residuali e riguardano gli atti di indirizzo politico-amministrativo e di coordinamento, come stabilito dall’articolo 48 del TUEL, mentre la gestione amministrativa e finanziaria spetta in via esclusiva ai responsabili dei servizi.
Amministrare un ente pubblico significa rispettare le procedure, conoscere la normativa e operare con responsabilità, non limitarsi a lanciare accuse infondate. La situazione contabile del Comune è solida e pienamente sotto controllo, e sarà formalmente relazionata alla Prefettura con tutta la documentazione richiesta. La salute del bilancio comunale è stata confermata con l’approvazione della salvaguardia degli equilibri di bilancio nella seduta del Consiglio Comunale del 28 luglio 2025. In ogni variazione di bilancio ho allegato gli schemi di equilibrio finanziario, sempre corredati dal parere favorevole del Revisore dei conti, che verifica puntualmente la coerenza dei movimenti contabili.
Inoltre, la solidità di un ente non si misura solo sulla competenza, ma anche sulla cassa effettiva, che per il Comune di Cernusco Lombardone è florida e prossima ai 2 milioni di euro.
Durante la Conferenza dei Capigruppo, il Sindaco aveva espresso la volontà di aggiornare tutte le forze politiche sulle criticità organizzative degli uffici. Tuttavia, la capogruppo di minoranza, pur invitata, ha rifiutato di ascoltare tali comunicazioni. È singolare che oggi si chiedano spiegazioni pubbliche su ciò che allora non si è voluto sapere.
A questo punto la domanda è legittima: tenete davvero all’ente o vi avvicinate al 2027 e utilizzate questi episodi solo come strumento di campagna elettorale?
Lo stesso vale per la sottolineatura, altrettanto strumentale, della mia presunta “impreparazione” in Commissione Bilancio. Nella mail in cui trasmettevo il protocollo delle spiegazioni, avevo già chiarito i motivi personali del ritardo nella risposta. Nonostante ciò, si è preferito ignorare il contenuto per alimentare una narrazione distorta.
Anche questo fa parte della macchina del fango, che nulla ha a che vedere con la serietà del confronto politico, dal quale io non mi sono mai sottratto, sempre con tono istituzionale e rispettoso — cortesia non sempre ricambiata.
Quanto infine alla richiesta di “dimissioni del Sindaco e dell’Assessore al Bilancio”, ricordo che, ai sensi dell’articolo 53, comma 3, del Testo Unico degli Enti Locali (D.Lgs. 267/2000), le dimissioni del Sindaco comportano automaticamente la decadenza dell’intero Consiglio Comunale. Pertanto, se davvero si chiedono “le dimissioni di entrambi”, le mie diventerebbero irrilevanti, poiché l’intero Consiglio cesserebbe contestualmente. Un’ulteriore conferma della totale ignoranza delle procedure che regolano il funzionamento di un Comune da parte di chi oggi pretende di dare lezioni di buona amministrazione.
Il Comune di Cernusco Lombardone continuerà a lavorare con serietà, trasparenza e rispetto delle regole, nell’interesse dei cittadini e delle istituzioni.
Dott. Pietro Santoro - Assessore al Bilancio di Cernusco Lombardone