Guerrafondai - Ignoranti o criminali

E’ un sollievo assistere al cessato massacro genocida del popolo palestinese, attuato dal governo di ultra destra di Netanyahu con i suoi coloni sionisti, quale risposta all’attacco terroristico di Hamas del 7 Ottobre 2023 massacrando 1200 persone e sequestrando oltre 250 giovani israeliani radunati per ascoltare un concerto, agendo indisturbati per l’intera giornata in vari Kiputz confinanti con la striscia di Gaza.

Dopo oltre 100 mila morti palestinesi, potremo sapere con la mediazione del piano proposto da Trump ed accettato da Israele ed Hamas, dovrebbe garantire il cessate il fuoco, il rientro dei Palestinesi costretti a lasciare le loro abitazioni ormai distrutte in macerie dai bombardamenti israeliani, il rilascio dei giovani ancora vivi sequestrati con le salme degli altri purtroppo deceduti sotto i bombardamenti a tappeto dei sionisti e la liberazione di oltre 1500 palestinesi detenuti nelle carceri israeliane, alcuni condannati all’ergastolo.

Non sarà più come prima del 7 Ottobre ‘23, per loro, ma anche per noi.        

L’accordo non prevede di realizzare i due Stati per i due popoli, pertanto sarà compito della comunità internazionale intera mantenere e confermare questo obbiettivo colmando un complice ritardo di quasi 80 anni, riconoscendo la Stato di Palestina insieme allo Stato di Israele, causa del lungo conflitto tra le due comunità e della crisi Medio Orientale con gli altri Stati Arabi dell’area.

La guerra fratricida in Ucraina rischia di avvitarsi ulteriormente, le provocazioni si moltiplicano sull’intera linea del fronte con la Russia.          Le false accuse di sconfinamento di aerei e droni, attribuite alla Federazione Russa, sono state ufficialmente smentite, non avendo la Russia alcuna intenzione di invadere i Paesi confinanti, tanto meno l’intera Europa.

Il pericolo reale è in casa nostra, i Governi Europei a vario titolo e modalità, hanno deciso di inviare truppe, gli USA armamenti di lunga gittata in Ucraina, per colpire in profondità la Russia.     

Gli Stati Uniti, prima del colpo di Stato del Febbraio 2014 e dopo a vario titolo anche la NATO, hanno sempre garantito la loro assistenza e presenza militare sul campo in Ucraina, con sistemi d’arma complessi che richiedevano una capacità ed una conoscenza che l’esercito ucraino non poteva avere.

Dalla deprecabile invasione russa del 24 Febbraio 2022, è stata immediata la risposta ritorsiva ufficiale sia dei Governi Europei ed anche della NATO, adozione simultanea di sanzioni economiche alla Russia, fornitura ufficiale di armi all’Ucraina, che prima venivano inviate illegalmente.

A distanza di oltre tre anni da questa guerra fratricida che doveva e poteva essere evitata, è evidente la sconfitta di quel disegno politico e militare, di quelle èlites Occidentali che non paghi di aver vinto in confronto dopo il dissolvimento dell’Unione Sovietica, hanno pianificato lo smembramento della Russia, pensando a quanto avvenuto nella ex Jugoslavia, per poterla meglio depredare delle sue immense risorse naturali ed energetiche.

Il disegno era quasi pacificamente realizzato durante il decennio degli anni ’90, fù con l’elezione di Putin a Presidente della nuova Federazione Russa che iniziò ad incrinarsi questo progetto colonizzatore dell’Occidente, ed ora la scelta è quella delle armi.

La mappa geopolitica dell’Europa e ben conosciuta da tutti, i Paesi che sino all’esistenza dell’URSS erano sotto la loro influenza politica, ora sono nel campo a loro avverso, non solo, ma anche le stesse Repubbliche Baltiche, sono organicamente nella NATO, ed oggi spetterà a loro per primi inviare uomini, truppe armate a sostegno del dissanguato e depauperato esercito Ucraino.

Gradualmente spetterà alla Romania, alla Slovacchia, agli Inglesi ai Francesi e con il tempo anche all’Italia sarà chiamata a fare la propria parte.

E’ un progetto criminale già deciso sopra la nostra testa, l’ignoranza dovuta alla disinformazione oppure alla sottovalutazione della gravità del momento non è più tollerata, insieme dobbiamo gridare 

NO ALLE ARMI…!!!  SI AL CONFRONTO ED AL DIALOGO…!!!  SI ALLA PACE….!!!

Lecco, 11 Ottobre 2025 
Sergio Fenaroli
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