La Valletta: evacuate le 21 suore romite dal Monastero di clausura della Bernaga devastato dalle fiamme. Si cerca la causa scatenante del rogo
Le 21 suore di clausura residenti nel Monastero della Bernaga, in località Lissolo di Perego, stanno bene e sono state tutte evacuate. Dopo avere trascorso all'incirca un'ora in strada, assistite dal personale sanitario e dalla popolazione accorsa in aiuto, sono state trasferite dapprime nel municipio di La Valletta così da trovare un rifugio caldo nell'immediatezza di una sistemazione per la notte e poi per i prossimi giorni. Si stanno valutando diverse accoglienze in istituti e case di degenza, visto che il ritorno nel suggestivo convento che si trova in cima alla collina sarà molto, molto lontano nel tempo.



Il rogo che si è scatenato attorno alle 20 ha infatti danneggiato in maniera irrimediabile la struttura. Al momento non si conoscono né le cause né l'esatta portata della devastazione arrrecata dalle lingue di fuoco, ma basti sapere che a oltre due ore dall'arrivo dei primi mezzi del 115, le fiamme non erano ancora state domate nonostante l'ingente dispiegamento di personale.



L'incendio sarebbe divampato, guardando frontalmente l'edificio, nella parte sinistra, sul retro ma si tratta chiaramente di ipotesi. Certo è che i primi ad accorrere sul posto, tra cui l'agente di polizia locale Placido Ghezzi, hanno visto le fiamme svilupparsi in quella zona e poi in un batter d'occhio divampare al resto del monastero, mangiandosi velocemente i soffitti e le coperture in legno, e aumentando così la potenza della lingue di fuoco.
Le religiose, tra cui una allettata, sono state condotte tutte all'esterno e tranquillizzate sino all'arrivo dei soccorsi. Fortunatamente nessuna ha riportato ustioni o intossicazione per via del fumo inalato.
Da Merate, Lecco, Valmadrera, Monza, Como sono stati dirottati i mezzi del 115 con due autoscale che hanno raggiunto la sommità dell'edificio e rovesciato acqua sulle fiamme. Protetti dallo speciale equipaggiamento i vigili del fuoco hanno lavorato senza sosta per ore, alternandosi e cercando in tutti i modi di arginare lo spargersi delle fiamme ma la situazione è apparsa da subito in tutta la sua gravità.
Da un lato all'altro dell'immobile, risalente al 1628 e benedetto dall'allora cardinale Federico Borromeo, l'incendio si è propagato ed è stato devastante distruggendo tutto quanto ha trovato sul suo tracciato.



Centinaia di persone, sia dalla provinciale che dai paesi limitrofi hanno visto la “palla arancione” che riluceva nel buio della collina e, data l'altezza dove era posizionata, hanno subito compreso che si trattava del convento. E così si sono riversati sul posto, con problemi non indifferenti per la gestione del traffico e del passaggio dei mezzi di soccorso.



Ora restano da capire le cause e l'entità dei danni e soprattutto dove le suore potranno risiedere prima di rientrare nella loro casa.




Il rogo che si è scatenato attorno alle 20 ha infatti danneggiato in maniera irrimediabile la struttura. Al momento non si conoscono né le cause né l'esatta portata della devastazione arrrecata dalle lingue di fuoco, ma basti sapere che a oltre due ore dall'arrivo dei primi mezzi del 115, le fiamme non erano ancora state domate nonostante l'ingente dispiegamento di personale.



L'incendio sarebbe divampato, guardando frontalmente l'edificio, nella parte sinistra, sul retro ma si tratta chiaramente di ipotesi. Certo è che i primi ad accorrere sul posto, tra cui l'agente di polizia locale Placido Ghezzi, hanno visto le fiamme svilupparsi in quella zona e poi in un batter d'occhio divampare al resto del monastero, mangiandosi velocemente i soffitti e le coperture in legno, e aumentando così la potenza della lingue di fuoco.
Le religiose, tra cui una allettata, sono state condotte tutte all'esterno e tranquillizzate sino all'arrivo dei soccorsi. Fortunatamente nessuna ha riportato ustioni o intossicazione per via del fumo inalato.
Da Merate, Lecco, Valmadrera, Monza, Como sono stati dirottati i mezzi del 115 con due autoscale che hanno raggiunto la sommità dell'edificio e rovesciato acqua sulle fiamme. Protetti dallo speciale equipaggiamento i vigili del fuoco hanno lavorato senza sosta per ore, alternandosi e cercando in tutti i modi di arginare lo spargersi delle fiamme ma la situazione è apparsa da subito in tutta la sua gravità.
Da un lato all'altro dell'immobile, risalente al 1628 e benedetto dall'allora cardinale Federico Borromeo, l'incendio si è propagato ed è stato devastante distruggendo tutto quanto ha trovato sul suo tracciato.



Centinaia di persone, sia dalla provinciale che dai paesi limitrofi hanno visto la “palla arancione” che riluceva nel buio della collina e, data l'altezza dove era posizionata, hanno subito compreso che si trattava del convento. E così si sono riversati sul posto, con problemi non indifferenti per la gestione del traffico e del passaggio dei mezzi di soccorso.



Ora restano da capire le cause e l'entità dei danni e soprattutto dove le suore potranno risiedere prima di rientrare nella loro casa.


S.V.