Piano di Trump e piano Israeliano

Buongiorno Signor direttore Non riesco a comprendere la promozione di molti sul piano Trump senza nessuna critica, quando alcuni analisti lo giudicano molto sbilanciato e non vincolante per Israele, Solo la partecipazione di Blair, la persona che con il figlio di Trump fece il progetto su coma sarebbe diventata Gaza, persona molto controversa messo a parte dalla politica inglese (ci ricordiamo ancora tutti quello che combinò contro l'Iraq) Analisi delle discrepanze: elementi di “bluff” o strategia Confrontando le due versioni — quella di Trump (testo) e quella di Netanyahu (dichiarazioni ufficiali) — emergono queste discrepanze notevoli: Aspetto Promessa del piano Trump Contraddizione / rifiuto israeliano Stato palestinese Previsto come aspirazione quando si realizzano condizioni di riforma e sicurezza. Rifiutato esplicitamente da Netanyahu: “assolutamente no” allo Stato palestinese nell’accordo. Sovranità / ritiro israeliano Israele non annetterà Gaza; progressivo ritiro previsto. Netanyahu dice che forze israeliane rimarranno e che la sovranità non verrà concessa pienamente. Governo controllato da palestinesi Governo transitorio palestinese tecnocratico sotto supervisione internazionale. Israele accetta la supervisione in parte, ma non il trasferimento di poteri reali che minaccino la sicurezza israeliana. Possibilità di lasciare Gaza Nessuno sarà costretto a partire; chi vuole potrà partire liberamente. Le dichiarazioni israeliane non supportano l’idea che i palestinesi abbiano libertà piena di movimento o ritorno con garanzie di sicurezza. Le minacce di Trump non contiamole siamo abituati, non li cito nemmeno Grazie Cordiali Saluti
Piero

Siamo all'ennesimo show beneficiato da una propaganda di potenza straordinaria (anche in Italia, tutti col microfono puntato su Trump). Data l'età mi limito a ricordare le parole di Giulio Andreotti che il medio oriente lo conosceva bene non come i governanti di oggi: "IO CREDO CHE OGNUNO DI NOI SE FOSSE NATO IN UN CAMPO DI CONCENTRAMENTO A DA 50 ANNI NON AVESSE LA POSSIBILITA' DI DARE UN FUTURO AI PROPRI FIGLI SAREBBE UN TERRORISTA, IO CREDO. DICIAMOLO PURE CON MOLTA CHIAREZZA. MORALMENTE CREDO CHE SIA DOVUTO. Era senatore a vita quando pronunciò questo discorso. I campi di concentramento sono i campi profughi dove per decenni i palestinesi sono costretti a vivere. E ora dopo 80mila morti si esulta per un risultato che taglierà in due Gaza City, non consentirà la nascita dello stato di Palestina almeno secondo Israele e progressivamente grazie all'illuminato Tony Blair trasformerà la striscia in un resort turistico. E un milione e mezzo di palestinesi dovranno trovarsi un luogo dove andare e una casa da costruire. 
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