Protestano per Gaza, rischiando la vita

Caro Piero Z, la veemenza con la quale esterna il suo pensiero la dice più lunga del pensiero stesso. Presumibilmente incarognito da questa pessima abitudine di aggredire e fare le vittime tutto in uno, le sfugge il nocciolo della questione: non esiste nessuna persona sana di mente che per protestare contro il proprio governo rischi la vita in mezzo al mare, affrontando disarmata uno degli eserciti più potenti del mondo. E già questo sarebbe sufficiente a spazzare via il vittimismo governativo, insieme al fatto che la flotilla è composta da cittadini e associazioni di tutto il modo, ai quali del governo italiano interessa meno di zero. Ma se questo non fosse abbastanza, le ricordo che la Global Sumud è un'imponente azione di solidarietà mondiale nei confronti della popolazione palestinese che da 58 anni lotta per sopravvivere all'occupazione militare israeliana e da due anni per sopravvivere al genocidio ordinato da Netanyahu e dal suo governo, con la complicità degli Stati - tra cui l'Italia - che invece di imporre a Israele di fermarsi e di consentire l'apertura del corridoio umanitario dal mare, insistono affinché i volontari imbarcati desistano dall'impresa, calando così una pietra tombale non solo sul concetto di diritto internazionale, ma anche su quello di umanità e solidarietà universale. E questo tanti, tantissimi di noi non possono accettarlo.
Franca
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