Caro Piero...

Caro Piero (il cognome papà non glielo ha dato?) Io non ho mai parlato di X max ma della libertà di esprimere le proprie idee da qualunque parte provengano, poi se in queste idee si configura un reato ci deve pensare la magistratura a punirlo! Non ci deve essere nessuno che viene condannato solo per avere un’idea diversa altrimenti si arriva alla notte dei cristalli (se non lo sa è la notte del 1938 in cui i nazisti distrussero case e botteghe degli ebrei e fecero grandi roghi di libri). Non mi sono mai sognato di criticare Magni per le sue idee ma per il modo di offendere chi non la pensa come lui (spesso usa lo spregevole termine di pennivendolo, termine usato nei comunicati delle BR quando gambizzavano o uccidevano i giornalisti che li criticavano). Rilegga bene la mia lettera e troverà conferma di quanto sopra scritto. In quanto alle idee che si riferiscono alla X max e a Vannacci le posso assicurare che non mi appartengono minimamente, anzi! Porto orgogliosamente il nome di mio nonno materno ammazzato dai nazisti assieme a tredici persone della sua famiglia per essersi opposto ad un loro sopruso.
Saluti 
Angelo Longo
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