Ponte: AVS si schiera con sindaci e comitati civici
Come Alleanza Verdi Sinistra Lecco esprimiamo - come già fatto anche attraverso le dichiarazioni nel Consiglio Provinciale - il nostro sostegno alla posizione assunta dai sindaci dei Comuni interessati e dai comitati cittadini in merito al futuro del Ponte San Michele.
Non condividiamo la scelta fatta da Regione Lombardia di insistere su un progetto che presenta più rischi che benefici. In particolare siamo preoccupati per l’impatto paesaggistico e l’oscuramento del ponte storico che conseguirebbe a nuove strutture invasive; per l’aumento del traffico pesante nei centri abitati con conseguente inquinamento atmosferico e acustico; per il consumo di suolo in aree pregiate; per gli espropri e le demolizioni di abitazioni e attività; per la concentrazione inadeguata di funzioni ferroviarie e viarie in un’area urbanisticamente fragile; per il rischio di dismissione del ponte storico senza garanzie di manutenzione.
Ci sembra assolutamente inaccettabile che, mentre vengono buttati miliardi per il ponte sullo stretto di Messina, Regione Lombardia scelga la soluzione peggiore solo perché più economica. Dopo decenni di dichiarazioni demagogiche sul primato della Lombardia ci troviamo con territori e cittadini danneggiati. Sarà un altro disastro che si aggiungerà alla Lecco-Bergamo incompiuta e al fallimento della Pedemontana.
Le nostre proposte sono:
1- Il recupero e rinnovo del Ponte San Michele portando a termine il progetto di riqualificazione già predisposto, prolungando la vita utile dell’opera di almeno 50 anni e consentendo il transito simultaneo di treni e veicoli e preservandone il valore monumentale.
2- Il mantenimento della Gronda Nord-Est sul tracciato CIPE 2005 realizzando il collegamento ferroviario merci e passeggeri previsto dalla programmazione regionale, evitando di sovraccaricare l’area del San Michele.3- Un nuovo ponte stradale a sud in area non urbanizzata così da individuare un attraversamento veicolare alternativo, lontano dai centri abitati e integrato con la viabilità principale e così da deviare il traffico pesante fuori dalle zone residenziali. Ribadiamo dunque la necessità di un fronte comune per il territorio nella convinzione che solo un progetto condiviso con amministratori, comitati e cittadini possa rispondere alle reali esigenze delle comunità locali.
Cordialmente,
Non condividiamo la scelta fatta da Regione Lombardia di insistere su un progetto che presenta più rischi che benefici. In particolare siamo preoccupati per l’impatto paesaggistico e l’oscuramento del ponte storico che conseguirebbe a nuove strutture invasive; per l’aumento del traffico pesante nei centri abitati con conseguente inquinamento atmosferico e acustico; per il consumo di suolo in aree pregiate; per gli espropri e le demolizioni di abitazioni e attività; per la concentrazione inadeguata di funzioni ferroviarie e viarie in un’area urbanisticamente fragile; per il rischio di dismissione del ponte storico senza garanzie di manutenzione.
Ci sembra assolutamente inaccettabile che, mentre vengono buttati miliardi per il ponte sullo stretto di Messina, Regione Lombardia scelga la soluzione peggiore solo perché più economica. Dopo decenni di dichiarazioni demagogiche sul primato della Lombardia ci troviamo con territori e cittadini danneggiati. Sarà un altro disastro che si aggiungerà alla Lecco-Bergamo incompiuta e al fallimento della Pedemontana.
Le nostre proposte sono:
1- Il recupero e rinnovo del Ponte San Michele portando a termine il progetto di riqualificazione già predisposto, prolungando la vita utile dell’opera di almeno 50 anni e consentendo il transito simultaneo di treni e veicoli e preservandone il valore monumentale.
2- Il mantenimento della Gronda Nord-Est sul tracciato CIPE 2005 realizzando il collegamento ferroviario merci e passeggeri previsto dalla programmazione regionale, evitando di sovraccaricare l’area del San Michele.3- Un nuovo ponte stradale a sud in area non urbanizzata così da individuare un attraversamento veicolare alternativo, lontano dai centri abitati e integrato con la viabilità principale e così da deviare il traffico pesante fuori dalle zone residenziali. Ribadiamo dunque la necessità di un fronte comune per il territorio nella convinzione che solo un progetto condiviso con amministratori, comitati e cittadini possa rispondere alle reali esigenze delle comunità locali.
Cordialmente,
Alleanza Verdi e Sinistra Lecco