All'INRCA revocato lo stato di agitazione del personale
Revocato lo stato di agitazione del personale infermieristico INRCA, in servizio presso i presidi di Merate e Casatenovo.
A renderlo noto la Prefettura di Lecco: proprio qui si è svolto il tentativo di conciliazione, previsto dalla legge 146/90 sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, richiesto dalle sigle sindacali CGIL, CISL e NURSIND, in seguito alla proclamazione dello stato di agitazione della forza lavoro.
All’incontro di ieri hanno partecipato il Direttore Generale dell’ASST Lecco, Marco Trivelli, il Direttore Sanitario dell’I.R.C.C.S. INRCA, Riccardo Luzi, il Direttore infermieristico I.R.C.C.S. INRCA, Antonietta Cresta, il Dirigente delle Professioni Sanitarie, Moreno Nicolai, nonché i rappresentanti delle sigle sindacali CGIL, Luca Graziuso, Teresa Elmo e Riccardo Emanuel Esposito, CISL, Giuseppe Speranza, NURSIND, Manuela Pirola, e della RSU del personale infermieristico, Laura Pirovano.
''Durante la riunione odierna, che costituisce una prosecuzione di quelle svoltisi il 3 e il 13 giugno scorsi, le parti hanno condotto un confronto costruttivo e improntato sul reciproco ascolto, nella consapevolezza che la questione trattata involge valori costituzionalmente rilevanti, quali i diritti dei lavoratori del comparto sanitario e il diritto alla salute degli utenti del servizio'' fanno sapere dalla Prefettura. ''Il dialogo, utilmente stimolato dal tavolo prefettizio, presieduto dal Capo di Gabinetto Rosaria Beninato, ha evidenziato l’intendimento delle parti di proseguire in spirito di collaborazione le successive interlocuzioni di dettaglio e, pertanto, la mediazione ha avuto esito positivo''.
Lo stato di agitazione, proclamato lo scorso maggio, era stato sospeso qualche settimana più tardi, una volta avviato il percorso di conciliazione. Alla base della dolorosa ma necessaria scelta delle sigle sindacali e dei dipendenti ''la progressiva riduzione del personale impiegato nei servizi erogati dall’INRCA, in particolare presso il PO di Merate, conseguenza di una costante fuoriuscita di figure sanitarie e socio-assistenziali verso altri contesti lavorativi, che ha generato una carenza strutturale di risorse umane nel reparto di pneumologia di Merate''. Ciò comportava - come avevano spiegato le parti in una nota ''carichi di lavoro ormai insostenibili, un aumento del rischio di errore e un grave pregiudizio per la sicurezza degli operatori e dei pazienti, spesso in condizioni cliniche complesse. Le difficoltà organizzative in atto impediscono all’Azienda di rispettare i tempi contrattualmente previsti per la programmazione della turnistica mensile (art. 43 del vigente CCNL Sanità Pubblica), con evidenti difficoltà maturate da parte del personale di poter conciliare i tempi di vita-lavoro''.
Ieri la notizia della revoca.
A renderlo noto la Prefettura di Lecco: proprio qui si è svolto il tentativo di conciliazione, previsto dalla legge 146/90 sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, richiesto dalle sigle sindacali CGIL, CISL e NURSIND, in seguito alla proclamazione dello stato di agitazione della forza lavoro.
All’incontro di ieri hanno partecipato il Direttore Generale dell’ASST Lecco, Marco Trivelli, il Direttore Sanitario dell’I.R.C.C.S. INRCA, Riccardo Luzi, il Direttore infermieristico I.R.C.C.S. INRCA, Antonietta Cresta, il Dirigente delle Professioni Sanitarie, Moreno Nicolai, nonché i rappresentanti delle sigle sindacali CGIL, Luca Graziuso, Teresa Elmo e Riccardo Emanuel Esposito, CISL, Giuseppe Speranza, NURSIND, Manuela Pirola, e della RSU del personale infermieristico, Laura Pirovano.
''Durante la riunione odierna, che costituisce una prosecuzione di quelle svoltisi il 3 e il 13 giugno scorsi, le parti hanno condotto un confronto costruttivo e improntato sul reciproco ascolto, nella consapevolezza che la questione trattata involge valori costituzionalmente rilevanti, quali i diritti dei lavoratori del comparto sanitario e il diritto alla salute degli utenti del servizio'' fanno sapere dalla Prefettura. ''Il dialogo, utilmente stimolato dal tavolo prefettizio, presieduto dal Capo di Gabinetto Rosaria Beninato, ha evidenziato l’intendimento delle parti di proseguire in spirito di collaborazione le successive interlocuzioni di dettaglio e, pertanto, la mediazione ha avuto esito positivo''.
Lo stato di agitazione, proclamato lo scorso maggio, era stato sospeso qualche settimana più tardi, una volta avviato il percorso di conciliazione. Alla base della dolorosa ma necessaria scelta delle sigle sindacali e dei dipendenti ''la progressiva riduzione del personale impiegato nei servizi erogati dall’INRCA, in particolare presso il PO di Merate, conseguenza di una costante fuoriuscita di figure sanitarie e socio-assistenziali verso altri contesti lavorativi, che ha generato una carenza strutturale di risorse umane nel reparto di pneumologia di Merate''. Ciò comportava - come avevano spiegato le parti in una nota ''carichi di lavoro ormai insostenibili, un aumento del rischio di errore e un grave pregiudizio per la sicurezza degli operatori e dei pazienti, spesso in condizioni cliniche complesse. Le difficoltà organizzative in atto impediscono all’Azienda di rispettare i tempi contrattualmente previsti per la programmazione della turnistica mensile (art. 43 del vigente CCNL Sanità Pubblica), con evidenti difficoltà maturate da parte del personale di poter conciliare i tempi di vita-lavoro''.
Ieri la notizia della revoca.
