Airuno: comunità in festa per sr. Annarosa e sr. Attilia
Venerdì 25 luglio 2025, alle ore 20:30, si è svolta una solenne celebrazione eucaristica presso la chiesa delle Suore Missionarie di Nostra Signora degli Apostoli. L’occasione ha visto la comunità riunita in preghiera per festeggiare l’anniversario di consacrazione di Suor Annarosa Crippa e Suor Attilia Bario, appartenenti alla Congregazione. La celebrazione, partecipata e sentita, è stata un momento di profonda comunione e gratitudine per due vite consacrate al servizio del Vangelo e dell’umanità ed è stata officiata da don Venanzio.

Suor Annarosa Crippa, originaria di Cornate d’Adda, ha intrapreso il cammino religioso a Milano, nella chiesa di San Luca, dove ha ricevuto la consacrazione. Dopo undici anni di servizio alla congregazione a Roma, è stata inviata in Argentina, dove ha vissuto un’intensa esperienza missionaria al fianco delle comunità locali. Nel suo percorso ha sempre riconosciuto l’incontro con l’altro – anche con chi non condivide la fede cristiana – come un’occasione per scoprire il volto di Cristo. Al centro del suo cammino spirituale c’è il desiderio profondo di amare e annunciare Gesù attraverso la propria vita, testimoniando il Vangelo non solo con le parole ma soprattutto con l’esempio quotidiano. Per lei, la missione è anche la possibilità di costruire una famiglia più grande, allargata all’intera umanità, e di percorrere insieme agli altri un cammino di fede e di umanità condivisa.


Suor Attilia Bario, originaria di Genova, ha ricevuto anch’ella la consacrazione a Milano, nella chiesa di San Luca, ed è stata missionaria in Costa d’Avorio, dove ha operato in contesti spesso segnati da fragilità, ma anche da grande ricchezza culturale e spirituale. Il cuore della sua vocazione risiede nella capacità di incontrare e conoscere le persone, accogliendo il modo unico in cui ciascuno si esprime e comunica. Animata da uno spirito di apertura e continua meraviglia, Suor Attilia coltiva con determinazione il sogno della fine di ogni guerra, nella speranza che un giorno la pace possa essere pienamente realizzata e vissuta da tutte le popolazioni del mondo. La dimensione del sogno, per lei, non è evasione, ma spinta concreta verso un futuro più umano e fraterno.


Durante l’omelia, il celebrante ha offerto un profondo spunto di riflessione a partire dal Vangelo del giorno, sottolineando come la vocazione cristiana, in particolare quella missionaria, sia espressione della gratuità dell’amore di Dio e risposta coraggiosa alla chiamata a servire. Ha ricordato che ogni consacrazione è un segno visibile del Regno di Dio che si costruisce nella storia, giorno dopo giorno, attraverso la presenza attenta, discreta e fedele di chi si dona completamente al prossimo. In questo contesto, ha ringraziato le due suore per il loro impegno e per la loro testimonianza, vissuta non solo in terre lontane, ma anche all’interno della comunità locale, dove hanno saputo essere segno di accoglienza, vicinanza e speranza.

La serata si è conclusa con un momento di fraternità semplice e gioioso, che ha permesso ai presenti di condividere personalmente con Suor Annarosa e Suor Attilia i propri auguri e pensieri. La celebrazione ha ricordato a tutti l’importanza della vocazione nella Chiesa e nella società, e ha rinnovato l’invito a ciascuno a vivere con maggiore consapevolezza il proprio cammino di fede, orientato alla carità, alla comunione e alla pace.

Suor Annarosa Crippa, originaria di Cornate d’Adda, ha intrapreso il cammino religioso a Milano, nella chiesa di San Luca, dove ha ricevuto la consacrazione. Dopo undici anni di servizio alla congregazione a Roma, è stata inviata in Argentina, dove ha vissuto un’intensa esperienza missionaria al fianco delle comunità locali. Nel suo percorso ha sempre riconosciuto l’incontro con l’altro – anche con chi non condivide la fede cristiana – come un’occasione per scoprire il volto di Cristo. Al centro del suo cammino spirituale c’è il desiderio profondo di amare e annunciare Gesù attraverso la propria vita, testimoniando il Vangelo non solo con le parole ma soprattutto con l’esempio quotidiano. Per lei, la missione è anche la possibilità di costruire una famiglia più grande, allargata all’intera umanità, e di percorrere insieme agli altri un cammino di fede e di umanità condivisa.


Suor Attilia Bario, originaria di Genova, ha ricevuto anch’ella la consacrazione a Milano, nella chiesa di San Luca, ed è stata missionaria in Costa d’Avorio, dove ha operato in contesti spesso segnati da fragilità, ma anche da grande ricchezza culturale e spirituale. Il cuore della sua vocazione risiede nella capacità di incontrare e conoscere le persone, accogliendo il modo unico in cui ciascuno si esprime e comunica. Animata da uno spirito di apertura e continua meraviglia, Suor Attilia coltiva con determinazione il sogno della fine di ogni guerra, nella speranza che un giorno la pace possa essere pienamente realizzata e vissuta da tutte le popolazioni del mondo. La dimensione del sogno, per lei, non è evasione, ma spinta concreta verso un futuro più umano e fraterno.


Durante l’omelia, il celebrante ha offerto un profondo spunto di riflessione a partire dal Vangelo del giorno, sottolineando come la vocazione cristiana, in particolare quella missionaria, sia espressione della gratuità dell’amore di Dio e risposta coraggiosa alla chiamata a servire. Ha ricordato che ogni consacrazione è un segno visibile del Regno di Dio che si costruisce nella storia, giorno dopo giorno, attraverso la presenza attenta, discreta e fedele di chi si dona completamente al prossimo. In questo contesto, ha ringraziato le due suore per il loro impegno e per la loro testimonianza, vissuta non solo in terre lontane, ma anche all’interno della comunità locale, dove hanno saputo essere segno di accoglienza, vicinanza e speranza.

Suor Annarosa Crippa, don Venanzio Viganò e suor Attilia Bario
Al termine della celebrazione, il sacerdote ha rivolto un caloroso saluto alle due religiose, esprimendo a nome dell’intera assemblea una profonda gratitudine per il loro cammino di fede e per la loro fedeltà al carisma missionario. L’applauso della comunità ha suggellato questo momento di riconoscimento, in un clima di commozione e affetto sincero.La serata si è conclusa con un momento di fraternità semplice e gioioso, che ha permesso ai presenti di condividere personalmente con Suor Annarosa e Suor Attilia i propri auguri e pensieri. La celebrazione ha ricordato a tutti l’importanza della vocazione nella Chiesa e nella società, e ha rinnovato l’invito a ciascuno a vivere con maggiore consapevolezza il proprio cammino di fede, orientato alla carità, alla comunione e alla pace.
A.Va.