Asino Lombardo paga e taci. Qualcuno ci crede ancora?

Ho rivisto con piacere alcuni manifesti ormai datati, dei tempi della Lega Nord guidata da Umberto Bossi. La gallina stava al nord ma le uova scivolavano verso il sud. Il lombardo pagava le tasse il meridionale stava seduto a tavola. E poi Roma ladrona la Lega non perdona. Prima il Nord e così via. Adesso la Lega non ha più l’aggettivo ma il nome proprio di persona, Salvini invocato come premier, che naturalmente non diventerà mai. Prima non è più il nord ma l’intera Italia.
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Il peggio però arriva adesso, quando le grandi uova lombarde vengono prelevate dallo stesso Salvini per realizzare il ponte sullo Stretto. Come definirlo? Un suicidio? Un atto di autolesionismo. Un fratricidio? Un parricidio? E mentre qui al Nord ci si accapiglia per un progetto funzionale del nuovo ponte di Paderno, cioè spendiamo 360 o 600 milioni? E Rfi punta ovviamente a 360 milioni, per il medesimo ponte ma tra Reggio Calabria e Messina i milioni pronti sono 14.000. E a questo punto mi domando come qualcuno del Nord possa ancora rivedersi nella Lega. Perché più autolesionisti di così non si può. Passi per chi ha fatto carriera e vive di politica, ma il cittadino comune, quello come me che fatica a arrivare a fine mese, che vede crescere il costo degli alimenti base che pesano meno nel paniere Istat, come fa a votare ancora Lega?
Gianni Invernizzi
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