Retesalute: il dr. Bianchini risponde alla sig.a Giliola
Gentile sig.ra Giliola,
mi hanno segnalato il suo disappunto sul mio messaggio in occasione dei 20anni di Retesalute. Spero di poterLe chiarire alcune Sue perplessità, precisandoLe alcune considerazioni. Le mie parole sono state sincere, frutto di un intervento diretto sul campo, diversamente dal suo parere, probabilmente, costruito sul “sentito dire”. Poi ognuno è libero di credere a ciò che meglio ritiene: l’unica raccomandazione che mi sento di suggerirLe è di verificare sempre l’attendibilità delle fonti. Ad esempio, una fonte assolutamente affidabile, è la relazione del Procuratore Regionale dott. Paolo Evangelista della Corte dei Conti per la Lombardia, che nell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2024, ha scritto: “Fattispecie di occultamento di perdite di Azienda Speciale-danno erariale contestato di circa 2 milione di euro. La procura ha esercitato l'azione risarcitoria nei confronti dell'ex presidente del Consiglio amministrazione del Direttore generale del Responsabile del Settore finanziario e del Revisore dei conti di un'Azienda speciale costituita tra vari enti pubblici partecipati per aver occultato le perdite della stessa Azienda speciale, tra il 2015 ed il 2018, mediante diversi artifizi contabili quali la sottostima dei conti, anticipazioni di cassa e confusione tra contabilità dell'Ente capofila d'ambito con quella dell'Ente strumentale. In questo modo è stato impedito agli Enti soci dell'Azienda speciale di prendere atto della grave situazione di disequilibrio e di realizzare tempestivamente rimedi diretti a migliorare la situazione economico-finanziaria della società. Il danno contestato, in conseguenza la notevole accumulo di debiti, è di poco superiore ai due milioni di euro”. Ho ben presente le difficoltà e la responsabilità di quel periodo. Le confesso che, ho compreso le fughe del personale, esito di quanto gli stessi dipendenti percepivano della condizione dell’Azienda fino a quel punto. Forse anch’io nei loro panni me ne sarei andato, perché avrei sentito la responsabilità prima di tutto della mia famiglia e la conseguente incertezza economica di uno stipendio. Certo l’emorragia avrebbe potuto essere ancora più vasta, ma il lavoro svolto e l’attrattiva successiva ha portato a nuovi incarichi di prestigio come la dott.ssa Barberis e a tanti altri dipendenti che stanno portando avanti un lavoro egregio da più punti di vista. È proprio per quella responsabilità che sono rimasto, insieme ad amministratori, soci, segretari comunali, fino a portare l’azienda in acque sicure. Nessun merito personale, ma di squadra: piuttosto attentamente sottaciuti, pertanto, cara sig.ra Giliola, nessun protagonismo, ho solo risposto ad un invito in modo “semplice, chiaro e misurato”. Certamente sono ignorante e La ringrazio di cuore per avermelo così fermamente ricordato, affinché io possa non scordarlo mai: “È sapiente solo chi sa di non sapere, non chi s’illude di sapere e ignora così perfino la sua stessa ignoranza - Socrate”.
Con cordialità
mi hanno segnalato il suo disappunto sul mio messaggio in occasione dei 20anni di Retesalute. Spero di poterLe chiarire alcune Sue perplessità, precisandoLe alcune considerazioni. Le mie parole sono state sincere, frutto di un intervento diretto sul campo, diversamente dal suo parere, probabilmente, costruito sul “sentito dire”. Poi ognuno è libero di credere a ciò che meglio ritiene: l’unica raccomandazione che mi sento di suggerirLe è di verificare sempre l’attendibilità delle fonti. Ad esempio, una fonte assolutamente affidabile, è la relazione del Procuratore Regionale dott. Paolo Evangelista della Corte dei Conti per la Lombardia, che nell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2024, ha scritto: “Fattispecie di occultamento di perdite di Azienda Speciale-danno erariale contestato di circa 2 milione di euro. La procura ha esercitato l'azione risarcitoria nei confronti dell'ex presidente del Consiglio amministrazione del Direttore generale del Responsabile del Settore finanziario e del Revisore dei conti di un'Azienda speciale costituita tra vari enti pubblici partecipati per aver occultato le perdite della stessa Azienda speciale, tra il 2015 ed il 2018, mediante diversi artifizi contabili quali la sottostima dei conti, anticipazioni di cassa e confusione tra contabilità dell'Ente capofila d'ambito con quella dell'Ente strumentale. In questo modo è stato impedito agli Enti soci dell'Azienda speciale di prendere atto della grave situazione di disequilibrio e di realizzare tempestivamente rimedi diretti a migliorare la situazione economico-finanziaria della società. Il danno contestato, in conseguenza la notevole accumulo di debiti, è di poco superiore ai due milioni di euro”. Ho ben presente le difficoltà e la responsabilità di quel periodo. Le confesso che, ho compreso le fughe del personale, esito di quanto gli stessi dipendenti percepivano della condizione dell’Azienda fino a quel punto. Forse anch’io nei loro panni me ne sarei andato, perché avrei sentito la responsabilità prima di tutto della mia famiglia e la conseguente incertezza economica di uno stipendio. Certo l’emorragia avrebbe potuto essere ancora più vasta, ma il lavoro svolto e l’attrattiva successiva ha portato a nuovi incarichi di prestigio come la dott.ssa Barberis e a tanti altri dipendenti che stanno portando avanti un lavoro egregio da più punti di vista. È proprio per quella responsabilità che sono rimasto, insieme ad amministratori, soci, segretari comunali, fino a portare l’azienda in acque sicure. Nessun merito personale, ma di squadra: piuttosto attentamente sottaciuti, pertanto, cara sig.ra Giliola, nessun protagonismo, ho solo risposto ad un invito in modo “semplice, chiaro e misurato”. Certamente sono ignorante e La ringrazio di cuore per avermelo così fermamente ricordato, affinché io possa non scordarlo mai: “È sapiente solo chi sa di non sapere, non chi s’illude di sapere e ignora così perfino la sua stessa ignoranza - Socrate”.
Con cordialità
dott. Enrico Bianchini ex Direttore Generale dell’Azienda Speciale di servizi alla persona “Retesalute”