Zardoni: il salto della quaglia per un potere piccolo piccolo

Caro direttore è proprio vero che è un peccato morire. Senza il tuo giornale mi sarei perso la foto iconica di Giovanni Zardoni sorridente con tanto di boccale di birra in mano piegato a 120 gradi in omaggio a Matteo Salvini. Noi cernuschesi ce lo ricordiamo come uomo di sinistra, dopo la militanza democristiana. Anche civico, certo ma con scarso successo.
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Poi è arrivato Mauro Piazza e, in cambio della poltroncina di presidente del Parco, per la quale se l’avesse persa, Zardoni avrebbe potuto lasciarsi andare a un gesto inconsulto, ha cambiato l’ennesima casacca infilando la t-shirt leghista. Mi dirai che sono sciocco a sorprendermi, invece l’immagine l’ho stampata. Per non dimenticare mai la vacuità umana di fronte a un minuscolo potere. Immagino a Milano e Roma, che cosa accada, davanti al potere vero. Povero Giovanni anche lui si è arruolato tra i voltagabbana.  
Cernuschese da generazioni
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