Navetta Mandic-Manzoni: il Comitato sollecita il DG
La navetta di collegamento tra il Mandic e l’ospedale di Lecco è un servizio urgente ed essenziale ma non deve far parte del Trasporto Pubblico Locale.
Lo ribadiscono il Comitato per l’Assistenza Domiciliare Pubblica e il Comitato per la Difesa dell’Ospedale di Merate in una lettera inviata qualche giorno fa al Direttore Generale Asst Lecco-Monza, Marco Trivelli, e per conoscenza al Direttore dell’Ambito, Fabio Crippa, e al sindaco di Merate, Mattia Salvioni.
Forte delle oltre 500 firme raccolte nei mesi di maggio e giugno con banchetti in piazza Prinetti e presso l’ospedale cittadino, il Comitato si fa portavoce di coloro che hanno sottoscritto la petizione in quanto “abbiamo constatato l’estremo interesse della popolazione al ripristino della navetta tra l’ospedale di Merate e quello di Lecco”.
Si aggiunge anche che “un buon numero di firmatari si è detto disponibile a pagare un contributo (per esempio 5 euro) per il servizio stesso”, aspetto non trascurabile in quanto in precedenza il servizio era interamente a carico del sistema sanitario pubblico.
Il costo, stimato dalla Asst Lecco-Monza sugli 80.000 euro all’anno costituirebbe, secondo quanto affermato in passato dal Direttore Generale Marco Trivelli, un ostacolo al ripristino del collegamento.
Renderlo a pagamento per gli utenti potrebbe dunque essere la soluzione?
Forse. In ogni caso, rileva il Comitato, “il costo del servizio navetta attualmente stimato in 80.000 euro/anno rappresenta sicuramente una quota trascurabile del bilancio dell’Asst”.
C’è poi la proposta, emersa in uno degli ultimi incontri tra il Direttore Trivelli e il sindaco Salvioni, di far rientrare il servizio navetta nel sistema del Trasporto Pubblico Locale con una gestione mista pubblico/privato.
In precedenza il servizio, istituito nel 2004 per assicurare il trasporto di materiali e personale ospedaliero tra i due presidi e poi esteso ai cittadini bisognosi di accertamenti, veniva effettuato da lunedì a venerdì con cadenza oraria dalle 7 alle 17 ed era molto frequentato.
Nel febbraio 2015 veniva esteso al presidio di Bellano e notevolmente ridimensionato assicurando solo tre corse giornaliere con partenza da Merate alle 8, alle 11,30 e alle 16 (da Lecco alle 10,30, alle 15 e alle 17) con conseguente diminuzione dell’utilizzo.
Dal 1 luglio 2022 veniva soppresso del tutto.
Sulla proposta di farlo rientrare nel Trasporto Pubblico Locale il Comitato si esprime in modo nettamente contrario.
Innanzitutto si afferma che il Tpl al momento attuale risulta carente e andrebbe quindi potenziato. Inoltre, “un conto è una navetta tra i due presidi a cadenza oraria e un conto un servizio di trasporto pubblico locale che deve collegare i vari comuni tra loro, alle due stazioni ferroviarie e all’ospedale”.
La lettera termina quindi con la richiesta “che l’ASST di Lecco-Monza si faccia di nuovo carico di ripristinare il servizio navetta a cadenza oraria”.
CLICCA QUI per visualizzare la lettera
Lo ribadiscono il Comitato per l’Assistenza Domiciliare Pubblica e il Comitato per la Difesa dell’Ospedale di Merate in una lettera inviata qualche giorno fa al Direttore Generale Asst Lecco-Monza, Marco Trivelli, e per conoscenza al Direttore dell’Ambito, Fabio Crippa, e al sindaco di Merate, Mattia Salvioni.
Forte delle oltre 500 firme raccolte nei mesi di maggio e giugno con banchetti in piazza Prinetti e presso l’ospedale cittadino, il Comitato si fa portavoce di coloro che hanno sottoscritto la petizione in quanto “abbiamo constatato l’estremo interesse della popolazione al ripristino della navetta tra l’ospedale di Merate e quello di Lecco”.
Si aggiunge anche che “un buon numero di firmatari si è detto disponibile a pagare un contributo (per esempio 5 euro) per il servizio stesso”, aspetto non trascurabile in quanto in precedenza il servizio era interamente a carico del sistema sanitario pubblico.
Il costo, stimato dalla Asst Lecco-Monza sugli 80.000 euro all’anno costituirebbe, secondo quanto affermato in passato dal Direttore Generale Marco Trivelli, un ostacolo al ripristino del collegamento.
Renderlo a pagamento per gli utenti potrebbe dunque essere la soluzione?
Forse. In ogni caso, rileva il Comitato, “il costo del servizio navetta attualmente stimato in 80.000 euro/anno rappresenta sicuramente una quota trascurabile del bilancio dell’Asst”.
C’è poi la proposta, emersa in uno degli ultimi incontri tra il Direttore Trivelli e il sindaco Salvioni, di far rientrare il servizio navetta nel sistema del Trasporto Pubblico Locale con una gestione mista pubblico/privato.
In precedenza il servizio, istituito nel 2004 per assicurare il trasporto di materiali e personale ospedaliero tra i due presidi e poi esteso ai cittadini bisognosi di accertamenti, veniva effettuato da lunedì a venerdì con cadenza oraria dalle 7 alle 17 ed era molto frequentato.
Nel febbraio 2015 veniva esteso al presidio di Bellano e notevolmente ridimensionato assicurando solo tre corse giornaliere con partenza da Merate alle 8, alle 11,30 e alle 16 (da Lecco alle 10,30, alle 15 e alle 17) con conseguente diminuzione dell’utilizzo.
Dal 1 luglio 2022 veniva soppresso del tutto.
Sulla proposta di farlo rientrare nel Trasporto Pubblico Locale il Comitato si esprime in modo nettamente contrario.
Innanzitutto si afferma che il Tpl al momento attuale risulta carente e andrebbe quindi potenziato. Inoltre, “un conto è una navetta tra i due presidi a cadenza oraria e un conto un servizio di trasporto pubblico locale che deve collegare i vari comuni tra loro, alle due stazioni ferroviarie e all’ospedale”.
La lettera termina quindi con la richiesta “che l’ASST di Lecco-Monza si faccia di nuovo carico di ripristinare il servizio navetta a cadenza oraria”.
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A.Vi.