Colpo di pistola in sala slot: l'olgiatese è tornato libero

E' tornato libero l'olgiatese finito in manette lo scorso sabato 12 luglio per porto abusivo d'armi. Il gip del Tribunale di Lecco, Salvatore Catalano, al termine dell'udienza svoltasi nel pomeriggio odierno alla presenza dell'indagato e dell'avvocato Veronica Fumagalli - in sostituzione del difensore di fiducia avvocato Antonino Crea - ha convalidato il fermo, rimettendo in libertà l'indagato, dallo scorso fine settimana ristretto in carcere. 
Quale misura detentiva il giudice ha infatti disposto, a carico dell'olgiatese, il divieto di dimora nella provincia di Lecco. 
I fatti al centro della vicenda giudiziaria risalgono appunto allo scorso sabato mattina, quando, in una sala scommesse di Villa d'Adda (Bergamo), l'uomo classe 1986 - al culmine sembra di una lite con la fidanzata e altri soggetti - avrebbe estratto una pistola, esplodendo un colpo in aria. 
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L'avvocato Antonino Crea

Individuato dai carabinieri di Calusco d'Adda e poi raggiunto presso la sua abitazione olgiatese da quelli di Brivio, il quasi quarantenne - al termine delle formalità - era stato tratto in arresto e associato in carcere. Nella sua residenza, a seguito di perquisizione, i militari hanno rinvenuto un'arma calibro 765 con il caricatore completamente vuoto.
Oggi pomeriggio, tradotto in tribunale a Lecco, l'uomo è comparso davanti al giudice per l'udienza di convalida riferita unicamente alla contestazione del porto abusivo d'armi; in questa circostanza la difesa ha chiesto - e ottenuto - un'attenuazione della misura restrittiva.
Si discuterà ora il merito dinnanzi al Tribunale di Bergamo, competente territorialmente, dal momento che la contestazione più grave riguarda l'episodio occorso a Villa D'Adda.
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