Airuno: approvato il progetto di riqualificazione della torretta Fenaroli
È stato approvato negli scorsi giorni dalla Giunta di Airuno il progetto di fattibilità tecnico economica/esecutivo di riqualificazione della torretta Fenaroli al fine di realizzare un info point turistico. Si tratta di un intervento del valore complessivo di 50.000 euro che il Comune potrà affrontare grazie al contributo ottenuto attraverso il Distretto del Commercio.
Il fabbricato appartiene ad una serie di edifici storici presenti all’interno del Comune di Airuno e fa parte di un complesso edilizio più vasto appartenente all’altrettanto storica famiglia Fenaroli insediatasi nel Comune a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. “L’origine dell’intero complesso a cui appartiene, viene collocata nel XVI secolo per volere della Famiglia Loajsa di origine spagnola e imparentata con un’altra famiglia di Vimercate i De Capitani, alla quale erano annesse vaste proprietà in parte oggi occupate dalla Scuola elementare comunale” si legge nella relazione del tecnico.
“La torretta, così come è stata chiamata da sempre, oggi costituisce un singolare edificio confinato sullo spigolo di una recinzione muraria a nord ovest dell’area scolastica (fra Via Vittorio Emanuele II e Piazza Fenaroli) e nel suo isolamento rappresenta la presenza storica all’interno di un’area moderna e rappresentativa per il suo contenuto”.
Il documento allegato alla progettazione, citando come fonti “Il medio corso dell’Adda” di Angelo Borghi e “Airuno un paese da amare” di Tarcisio Longhi racconta che
verso il 1550 era giunta ad Airuno la famiglia spagnola Loajsa, che acquisì diversi terreni nel territorio. “Questa famiglia fece edificare quello che oggi è noto come Palazzo Fenaroli e realizzò un giardino all'italiana con fontane zampillanti e siepi ornamentali, descritto dettagliatamente in una mappa austriaca del 1721”. Già in quell’anno, la villa era considerata un palazzo di grande importanza per il paese, affacciato sulla piazza pubblica e residenza della famiglia Loajsa. La piazza stessa, come attestato nel catasto del 1721, era l'unico spazio urbano identificato come “piazza”, a dimostrazione della sua centralità nel tessuto urbano dell'epoca. Successivamente, nella seconda metà del XIX secolo, il complesso venne acquistato dalla famiglia Fenaroli, che ne divenne l'ultima proprietaria e che ha lasciato il nome ancora oggi in uso.
L’interno della torretta negli anni è stato interessato da interventi manutentivi più consoni e rivolti all’uso pubblico del bene quale sede della Pro loco di Airuno.
Da tempo però è stata abbandonata e pertanto ora necessita di interventi semplici ma efficaci al fine di favorire l‘insediamento di nuove attività.
Gli interventi in progetto non interesseranno l’assetto architettonico che rimarrà intatto, ma le parti interne e di facciata che richiedono interventi di ripristino degli intonaci, di alcuni impianti e sostituzione di finestre e porte oramai inutilizzabili insieme alla necessità di eliminare le tracce di umidità che, nel tempo, hanno interessato alcune pareti.
Tra gli interventi proposti dal progettista vi è il rifacimento degli intonaci, la riverniciata con colore analogo all’attuale, sostituzione dei portoncini e delle persiane a battente, rifacimento dell’impianto sanitario comprendente la sostituzione dei sanitari, rifacimento dell’impianto di condizionamento, la revisione dell’impianto elettrico, la posa della nuova guaina impermeabilizzante e la- dismissione dell’impianto di adduzione del metano e dunque la rimozione del comignolo e dei canali di scarico dei fumi.
Da cronoprogramma, i lavori dovrebbero durare 45 giorni circa.



verso il 1550 era giunta ad Airuno la famiglia spagnola Loajsa, che acquisì diversi terreni nel territorio. “Questa famiglia fece edificare quello che oggi è noto come Palazzo Fenaroli e realizzò un giardino all'italiana con fontane zampillanti e siepi ornamentali, descritto dettagliatamente in una mappa austriaca del 1721”. Già in quell’anno, la villa era considerata un palazzo di grande importanza per il paese, affacciato sulla piazza pubblica e residenza della famiglia Loajsa. La piazza stessa, come attestato nel catasto del 1721, era l'unico spazio urbano identificato come “piazza”, a dimostrazione della sua centralità nel tessuto urbano dell'epoca. Successivamente, nella seconda metà del XIX secolo, il complesso venne acquistato dalla famiglia Fenaroli, che ne divenne l'ultima proprietaria e che ha lasciato il nome ancora oggi in uso.

Da tempo però è stata abbandonata e pertanto ora necessita di interventi semplici ma efficaci al fine di favorire l‘insediamento di nuove attività.
Gli interventi in progetto non interesseranno l’assetto architettonico che rimarrà intatto, ma le parti interne e di facciata che richiedono interventi di ripristino degli intonaci, di alcuni impianti e sostituzione di finestre e porte oramai inutilizzabili insieme alla necessità di eliminare le tracce di umidità che, nel tempo, hanno interessato alcune pareti.
Tra gli interventi proposti dal progettista vi è il rifacimento degli intonaci, la riverniciata con colore analogo all’attuale, sostituzione dei portoncini e delle persiane a battente, rifacimento dell’impianto sanitario comprendente la sostituzione dei sanitari, rifacimento dell’impianto di condizionamento, la revisione dell’impianto elettrico, la posa della nuova guaina impermeabilizzante e la- dismissione dell’impianto di adduzione del metano e dunque la rimozione del comignolo e dei canali di scarico dei fumi.
Da cronoprogramma, i lavori dovrebbero durare 45 giorni circa.
E.Ma.