Merate: la festa coi colleghi per la vigilessa Giovanna Magnani
Una festa con i colleghi del palazzo e in particolar modo con quelli di Polizia locale che per lei sono stati come una seconda famiglia, visto il tempo trascorso insieme.


I regali, i biglietti di auguri buoni a strappare un sorriso ma anche qualche lacrima e poi naturalmente il brindisi.


La vigilessa Giovanna Magnani si è congedata dalla città di Merate ricevendo e restituendo l'abbraccio a tutti coloro che in questi 42 anni e mezzo, qualcuno per più tempo altri per una frazione ristretta, ha avuto modo di incontrare.
Nella “sala acquario” del municioio venerdì, ultimo suo giorno di lavoro, ha incontrato gli amministratori e poi i colleghi dei vari uffici.
Il primo saluto è arrivato dal sindaco Mattia Salvioni che le ha consegnato un gagliardetto di Merate e una targa celebrativa della sua carriera, poi è stata la volta del comandante Davide Fortunato Mondella a nome del corpo e infine naturalmente di tutti gli altri dipendenti.

Una festa semplice ma molto sentita che è stata un modo per salutare una collega che chiude una porta, quella lavorativa, per aprirne un'altra, quella della pensione, fatta di nuovi ritmi, obiettivi, incontri.

I vincitori del concorso nel gennaio 1983: Morea, Verde, Magnani, Minniti

Corso di aggiornamento - Luglio 1983
I regali, i biglietti di auguri buoni a strappare un sorriso ma anche qualche lacrima e poi naturalmente il brindisi.


La vigilessa Giovanna Magnani si è congedata dalla città di Merate ricevendo e restituendo l'abbraccio a tutti coloro che in questi 42 anni e mezzo, qualcuno per più tempo altri per una frazione ristretta, ha avuto modo di incontrare.
Nella “sala acquario” del municioio venerdì, ultimo suo giorno di lavoro, ha incontrato gli amministratori e poi i colleghi dei vari uffici.
Il primo saluto è arrivato dal sindaco Mattia Salvioni che le ha consegnato un gagliardetto di Merate e una targa celebrativa della sua carriera, poi è stata la volta del comandante Davide Fortunato Mondella a nome del corpo e infine naturalmente di tutti gli altri dipendenti.

Una festa semplice ma molto sentita che è stata un modo per salutare una collega che chiude una porta, quella lavorativa, per aprirne un'altra, quella della pensione, fatta di nuovi ritmi, obiettivi, incontri.
S.V.