Lomagna: un cippo al cimitero in memoria dei donatori Aido e Avis
In un clima di commozione e partecipazione, la comunità di Lomagna si è riunita nel pomeriggio di sabato 17 maggio per un momento di grande valore simbolico e civico: l’inaugurazione del cippo in memoria dei donatori AIDO e AVIS. L’iniziativa, promossa dal gruppo AIDO Lomagna-Osnago, in collaborazione con AVIS Merate ed il comune di Lomagna, ha segnato una tappa importante nella storia locale della cultura del dono.


Il cippo, collocato nel Giardino delle Rimembranze all’interno del cimitero comunale, sostituisce la targa commemorativa posata nel 2011, ormai deteriorata dal tempo. Non si è trattato solo di una sostituzione materiale, ma di un gesto denso di significato, nato dal desiderio condiviso di rinnovare il ricordo e di rafforzare la testimonianza di chi ha scelto, in vita o dopo la morte, di donare una parte di sé per il bene degli altri.
A guidare la cerimonia è stato Maurizio Comi, recentemente eletto presidente del gruppo AIDO di Lomagna-Osnago, che ha raccolto il testimone da Isidoro Galbusera, fondatore e storico presidente, scomparso a fine 2024. Proprio a Galbusera si deve l’originario desiderio di sostituire la vecchia targa con un segno più duraturo e visibile, desiderio che il nuovo direttivo ha voluto onorare portando a compimento il progetto.


Nel suo discorso, Comi ha ringraziato le istituzioni presenti – la sindaca Cristina Citterio, il parroco Don Andrea Restelli, i rappresentanti provinciali di AIDO e AVIS, Mosè Merlo e Stefano Barelli – e tutti i cittadini e volontari intervenuti. Ha poi spiegato il significato profondo della scelta del luogo: “Il Giardino delle Rimembranze è un nome che unisce serenità e memoria: la parola ‘giardino’ richiama pace, quella ‘rimembranze’ invita alla riflessione. È il luogo giusto per fermarsi a pensare al significato del donare.”
La bandiera della pace ha velato simbolicamente il cippo prima della sua scopertura, un gesto fortemente voluto dal gruppo organizzatore come richiamo al bisogno universale di pace, in un tempo segnato da guerre e disuguaglianze. Un omaggio speciale è stato rivolto alle vittime dei conflitti, in particolare ai bambini, ricordati come vittime innocenti cui è doveroso rivolgere il pensiero in ogni occasione in cui si parla di salvezza, vita e solidarietà.


Sul cippo è stato inoltre deciso di incidere la frase già presente sulla vecchia targa: “Poche cose sono generose e belle come il dono di sé al prossimo, anche il più sconosciuto”, accompagnata dall’intitolazione “In ricordo dei donatori AIDO e AVIS. Lomagna, Maggio 2025”. Parole che racchiudono lo spirito dell’intera cerimonia e della missione quotidiana delle due associazioni.
Il momento è stato impreziosito dalle letture delle preghiere del donatore di organi e del donatore di sangue, affidate a Paolo Pozzoni e Chiara Sala, e dall’interpretazione musicale di Ester Piazza, che ha accompagnato i presenti in un momento di raccoglimento e riflessione. Il parroco Don Andrea Restelli ha poi impartito la benedizione al cippo, aggiungendo un ulteriore strato spirituale alla cerimonia. Un gesto semplice ma profondo, che ha contribuito a sottolineare il legame tra memoria, solidarietà e fede.
Tra i momenti più toccanti, l’intervento di Mosè Merlo, rappresentante di AIDO provinciale Lecco, che ha voluto rendere omaggio alla figura di Isidoro Galbusera: “Isidoro ha fatto tanto, anche a livello provinciale. Ha sempre avuto una visione chiara, soprattutto nei confronti delle persone più fragili. A voi del gruppo di Lomagna il mio incoraggiamento a portare avanti quanto ha iniziato.”


Molto sentito anche il discorso della sindaca di Lomagna, Cristina Citterio, che ha posto l’accento sull’importanza della memoria e della gratitudine, ma anche su un terzo valore spesso trascurato: la reciprocità. “Oggi non inauguriamo solo una targa, ma un monumento alla riflessione. I donatori – viventi e defunti – sono un esercito invisibile ma presente. Donano senza nulla togliere, e il loro esempio ci ricorda che il dono è un atto potente, generativo di vita, che contribuisce al benessere della comunità.”
Citterio ha inoltre citato l’economista Stefano Zamagni, richiamando la necessità di un’economia e di una società fondate su logiche di dono, gratuità e amore reciproco, contrapponendosi a quelle dell’interesse e dello sfruttamento. Concludendo, la Sindaca non ha potuto mancare nel ricordare Isidoro Galbusera, sottolineando il suo impegno concreto e la sua attenzione nel desiderare che la memoria dei donatori fosse custodita con rispetto e visibilità.
Presenti alla cerimonia anche i rappresentanti delle sezioni AIDO di Olgiate Molgora, Calco, Lecco, il gruppo AVIS e il gruppo Alpini, con i rispettivi labari, testimoniando una rete ampia e solidale di volontariato e impegno civile.
L’inaugurazione del cippo è stata dunque molto più di un evento commemorativo: è stata un’occasione per riflettere sul valore della vita, sul significato del dono e sulla necessità di coltivare una cultura della solidarietà. Un invito silenzioso ma potente a fare la propria parte per il bene di tutti.


Il cippo, collocato nel Giardino delle Rimembranze all’interno del cimitero comunale, sostituisce la targa commemorativa posata nel 2011, ormai deteriorata dal tempo. Non si è trattato solo di una sostituzione materiale, ma di un gesto denso di significato, nato dal desiderio condiviso di rinnovare il ricordo e di rafforzare la testimonianza di chi ha scelto, in vita o dopo la morte, di donare una parte di sé per il bene degli altri.
A guidare la cerimonia è stato Maurizio Comi, recentemente eletto presidente del gruppo AIDO di Lomagna-Osnago, che ha raccolto il testimone da Isidoro Galbusera, fondatore e storico presidente, scomparso a fine 2024. Proprio a Galbusera si deve l’originario desiderio di sostituire la vecchia targa con un segno più duraturo e visibile, desiderio che il nuovo direttivo ha voluto onorare portando a compimento il progetto.


Nel suo discorso, Comi ha ringraziato le istituzioni presenti – la sindaca Cristina Citterio, il parroco Don Andrea Restelli, i rappresentanti provinciali di AIDO e AVIS, Mosè Merlo e Stefano Barelli – e tutti i cittadini e volontari intervenuti. Ha poi spiegato il significato profondo della scelta del luogo: “Il Giardino delle Rimembranze è un nome che unisce serenità e memoria: la parola ‘giardino’ richiama pace, quella ‘rimembranze’ invita alla riflessione. È il luogo giusto per fermarsi a pensare al significato del donare.”
La bandiera della pace ha velato simbolicamente il cippo prima della sua scopertura, un gesto fortemente voluto dal gruppo organizzatore come richiamo al bisogno universale di pace, in un tempo segnato da guerre e disuguaglianze. Un omaggio speciale è stato rivolto alle vittime dei conflitti, in particolare ai bambini, ricordati come vittime innocenti cui è doveroso rivolgere il pensiero in ogni occasione in cui si parla di salvezza, vita e solidarietà.


Sul cippo è stato inoltre deciso di incidere la frase già presente sulla vecchia targa: “Poche cose sono generose e belle come il dono di sé al prossimo, anche il più sconosciuto”, accompagnata dall’intitolazione “In ricordo dei donatori AIDO e AVIS. Lomagna, Maggio 2025”. Parole che racchiudono lo spirito dell’intera cerimonia e della missione quotidiana delle due associazioni.
Il momento è stato impreziosito dalle letture delle preghiere del donatore di organi e del donatore di sangue, affidate a Paolo Pozzoni e Chiara Sala, e dall’interpretazione musicale di Ester Piazza, che ha accompagnato i presenti in un momento di raccoglimento e riflessione. Il parroco Don Andrea Restelli ha poi impartito la benedizione al cippo, aggiungendo un ulteriore strato spirituale alla cerimonia. Un gesto semplice ma profondo, che ha contribuito a sottolineare il legame tra memoria, solidarietà e fede.
Tra i momenti più toccanti, l’intervento di Mosè Merlo, rappresentante di AIDO provinciale Lecco, che ha voluto rendere omaggio alla figura di Isidoro Galbusera: “Isidoro ha fatto tanto, anche a livello provinciale. Ha sempre avuto una visione chiara, soprattutto nei confronti delle persone più fragili. A voi del gruppo di Lomagna il mio incoraggiamento a portare avanti quanto ha iniziato.”


Molto sentito anche il discorso della sindaca di Lomagna, Cristina Citterio, che ha posto l’accento sull’importanza della memoria e della gratitudine, ma anche su un terzo valore spesso trascurato: la reciprocità. “Oggi non inauguriamo solo una targa, ma un monumento alla riflessione. I donatori – viventi e defunti – sono un esercito invisibile ma presente. Donano senza nulla togliere, e il loro esempio ci ricorda che il dono è un atto potente, generativo di vita, che contribuisce al benessere della comunità.”
Citterio ha inoltre citato l’economista Stefano Zamagni, richiamando la necessità di un’economia e di una società fondate su logiche di dono, gratuità e amore reciproco, contrapponendosi a quelle dell’interesse e dello sfruttamento. Concludendo, la Sindaca non ha potuto mancare nel ricordare Isidoro Galbusera, sottolineando il suo impegno concreto e la sua attenzione nel desiderare che la memoria dei donatori fosse custodita con rispetto e visibilità.
Presenti alla cerimonia anche i rappresentanti delle sezioni AIDO di Olgiate Molgora, Calco, Lecco, il gruppo AVIS e il gruppo Alpini, con i rispettivi labari, testimoniando una rete ampia e solidale di volontariato e impegno civile.
L’inaugurazione del cippo è stata dunque molto più di un evento commemorativo: è stata un’occasione per riflettere sul valore della vita, sul significato del dono e sulla necessità di coltivare una cultura della solidarietà. Un invito silenzioso ma potente a fare la propria parte per il bene di tutti.
M.Pen.