Ancora sul bullismo
Quindi fatemi capire: un ragazzo viene incollato alla sedia davanti ai compagni, umiliato. La famiglia è costretta a cambiare scuola. E il Comune risponde parlando di “comportamenti premonitori” e “allarmismo infondato”? Ma ci rendiamo conto? Invece di dire chiaramente che è bullismo e che va condannato, ci si arrampica tra regolamenti, progetti, cavilli. Nessuno che dica: “Abbiamo sbagliato, dobbiamo fare di più”. E il bullo? Tutto tranquillo, mentre la vittima sparisce. Se questo è il modo in cui Merate protegge i suoi ragazzi, c’è da preoccuparsi. La verità è semplice: qui si minimizza un atto grave e si abbandona chi ha subito. E tutto questo è inaccettabile. Vergogna. Davvero
Teo