Nuovo ponte sull’Adda: in Regione è iniziato il dibattito
Entra nel vivo il ‘Dibattito pubblico’ dedicato al nuovo ponte ferroviario e stradale che collegherà Calusco d’Adda (BG) e Paderno d’Adda (LC) in sostituzione dell’attuale Ponte San Michele di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane), per potenziare la direttrice che da Seregno/Monza va a Bergamo, in particolare con il raddoppio della tratta Carnate – Ponte San Pietro.
Il progetto è stato presentato ufficialmente oggi a Palazzo Lombardia da Rete Ferroviaria Italiana alla presenza delle istituzioni locali coinvolte. Alla conferenza stampa hanno partecipato l’assessore regionale alle Infrastrutture e Opere pubbliche Claudia Maria Terzi, il responsabile del Dibattito pubblico, Rosa Pannetta, e il referente di progetto dell’opera di Rfi, Daniele Mari.

Il Dibattito pubblico sul nuovo ponte si svolgerà esaminando le soluzioni progettuali derivanti dalle alternative studiate al fine di raccogliere le osservazioni e le proposte che consentiranno a Rfi di approfondire e migliorare la soluzione che risulterà tecnicamente e socialmente più sostenibile da realizzare.
Il Dibattito pubblico è gestito da un responsabile che ha il compito di far sì che tutti possano ricevere informazioni chiare ed esaustive sulle alternative possibili per la nuova opera e proporre osservazioni e contributi relativi a eventuali migliorie.
“Con l'atto formale del Dibattito pubblico – ha evidenziato l’assessore Terzi - si avvia l’iter che dovrà portare, entro tempistiche certe, alla scelta della soluzione progettuale da realizzare per garantire un’infrastruttura moderna ed efficiente, in grado di collegare in maniera adeguata Brianza lecchese e Isola bergamasca e più in generale la direttrice strategica lungo l’asse tra l’est e l’ovest della Lombardia”. “L'obiettivo – ha proseguito Terzi - è lavorare insieme, collaborando in modo propositivo con gli enti locali, per arrivare quanto prima alla realizzazione dell'opera. Regione Lombardia solleciterà il Ministero per il reperimento dei fondi mancanti e per richiedere il commissariamento dell’intervento, così da accelerare il percorso e contenere i tempi”.
Il primo incontro di confronto pubblico si terrà giovedì 22 maggio alle 10 al Belvedere Berlusconi di Palazzo Lombardia. Per partecipare è necessario iscriversi sul sito del Dibattito pubblico (www.dpnuovopontesanmichele.it) gestito da Rfi. La partecipazione in presenza è possibile nei limiti della capienza delle sale. Per coloro che non dovessero trovare posto sarà possibile seguire gli incontri a distanza.

Sempre sul sito dedicato all’opera è possibile consultare anche la documentazione tecnica (Relazione di Progetto e il Documento di Fattibilità delle alternative Progettuali). Sarà inoltre possibile continuare a dialogare con il responsabile del Dibattito pubblico inviando richieste e proposte all’indirizzo info@dpnuovopontesanmichele.it fino a metà luglio. Al termine del percorso, che si chiuderà a novembre 2025, sarà pubblicato il documento conclusivo sul sito istituzionale di Rete Ferroviaria Italiana e ne sarà data comunicazione al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e alle Amministrazioni interessate.
Il nuovo ponte ferroviario, che attraverserà il fiume Adda, sorgerà tra le stazioni di Paderno Robbiate e Calusco, sostituendo l’attuale ponte ad arco in ferro a traffico misto (ferroviario e stradale), conosciuto come ponte San Michele (costruito tra il 1887 e il 1889), di cui è prevista, nel 2030, la chiusura al traffico.
Lo studio delle alternative del collegamento ferroviario ha esplorato diverse soluzioni sino all’individuazione degli attuali 3 Scenari di progetto.
Scenario 1: nuovo ponte in stretto affiancamento all’esistente con ferrovia sotto e strada sopra.
Scenario 2: ferrovia in variante con realizzazione di 2 nuove fermate e variante stradale a Nord.
Scenario 3: nuovo ponte ferroviario in stretto affiancamento e variante stradale a Nord.
Il progetto permetterà di rimuovere le limitazioni dell’attuale ponte tra cui la restrizione di velocità a 15 km/h per i treni, e di migliorare le prestazioni della linea grazie all’introduzione del doppio binario, alla realizzazione di opere che permettono il transito di merci, alla soppressione di alcuni passaggi a livello e alla realizzazione di opportune opere sostitutive.
Il doppio binario, mantenendo invariata la struttura oraria, garantirà ulteriori margini di puntualità e potenzialmente faciliterà la programmazione di servizi aggiuntivi. Con il completamento di tutti gli interventi correlati, il traffico totale sulla tratta potrà raggiungere 108 treni regionali e 36 treni merci al giorno, assicurando l’operatività e l’efficienza dell’infrastruttura ferroviaria per promuovere modelli di trasporto e mobilità sostenibili.
Il progetto è stato presentato ufficialmente oggi a Palazzo Lombardia da Rete Ferroviaria Italiana alla presenza delle istituzioni locali coinvolte. Alla conferenza stampa hanno partecipato l’assessore regionale alle Infrastrutture e Opere pubbliche Claudia Maria Terzi, il responsabile del Dibattito pubblico, Rosa Pannetta, e il referente di progetto dell’opera di Rfi, Daniele Mari.

Il Dibattito pubblico sul nuovo ponte si svolgerà esaminando le soluzioni progettuali derivanti dalle alternative studiate al fine di raccogliere le osservazioni e le proposte che consentiranno a Rfi di approfondire e migliorare la soluzione che risulterà tecnicamente e socialmente più sostenibile da realizzare.
Il Dibattito pubblico è gestito da un responsabile che ha il compito di far sì che tutti possano ricevere informazioni chiare ed esaustive sulle alternative possibili per la nuova opera e proporre osservazioni e contributi relativi a eventuali migliorie.
“Con l'atto formale del Dibattito pubblico – ha evidenziato l’assessore Terzi - si avvia l’iter che dovrà portare, entro tempistiche certe, alla scelta della soluzione progettuale da realizzare per garantire un’infrastruttura moderna ed efficiente, in grado di collegare in maniera adeguata Brianza lecchese e Isola bergamasca e più in generale la direttrice strategica lungo l’asse tra l’est e l’ovest della Lombardia”. “L'obiettivo – ha proseguito Terzi - è lavorare insieme, collaborando in modo propositivo con gli enti locali, per arrivare quanto prima alla realizzazione dell'opera. Regione Lombardia solleciterà il Ministero per il reperimento dei fondi mancanti e per richiedere il commissariamento dell’intervento, così da accelerare il percorso e contenere i tempi”.
Il primo incontro di confronto pubblico si terrà giovedì 22 maggio alle 10 al Belvedere Berlusconi di Palazzo Lombardia. Per partecipare è necessario iscriversi sul sito del Dibattito pubblico (www.dpnuovopontesanmichele.it) gestito da Rfi. La partecipazione in presenza è possibile nei limiti della capienza delle sale. Per coloro che non dovessero trovare posto sarà possibile seguire gli incontri a distanza.

Sempre sul sito dedicato all’opera è possibile consultare anche la documentazione tecnica (Relazione di Progetto e il Documento di Fattibilità delle alternative Progettuali). Sarà inoltre possibile continuare a dialogare con il responsabile del Dibattito pubblico inviando richieste e proposte all’indirizzo info@dpnuovopontesanmichele.it fino a metà luglio. Al termine del percorso, che si chiuderà a novembre 2025, sarà pubblicato il documento conclusivo sul sito istituzionale di Rete Ferroviaria Italiana e ne sarà data comunicazione al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e alle Amministrazioni interessate.
Il nuovo ponte ferroviario, che attraverserà il fiume Adda, sorgerà tra le stazioni di Paderno Robbiate e Calusco, sostituendo l’attuale ponte ad arco in ferro a traffico misto (ferroviario e stradale), conosciuto come ponte San Michele (costruito tra il 1887 e il 1889), di cui è prevista, nel 2030, la chiusura al traffico.
Lo studio delle alternative del collegamento ferroviario ha esplorato diverse soluzioni sino all’individuazione degli attuali 3 Scenari di progetto.
Scenario 1: nuovo ponte in stretto affiancamento all’esistente con ferrovia sotto e strada sopra.
Scenario 2: ferrovia in variante con realizzazione di 2 nuove fermate e variante stradale a Nord.
Scenario 3: nuovo ponte ferroviario in stretto affiancamento e variante stradale a Nord.
Il progetto permetterà di rimuovere le limitazioni dell’attuale ponte tra cui la restrizione di velocità a 15 km/h per i treni, e di migliorare le prestazioni della linea grazie all’introduzione del doppio binario, alla realizzazione di opere che permettono il transito di merci, alla soppressione di alcuni passaggi a livello e alla realizzazione di opportune opere sostitutive.
Il doppio binario, mantenendo invariata la struttura oraria, garantirà ulteriori margini di puntualità e potenzialmente faciliterà la programmazione di servizi aggiuntivi. Con il completamento di tutti gli interventi correlati, il traffico totale sulla tratta potrà raggiungere 108 treni regionali e 36 treni merci al giorno, assicurando l’operatività e l’efficienza dell’infrastruttura ferroviaria per promuovere modelli di trasporto e mobilità sostenibili.
