Olgiate: il Centro Sportivo affidato solo per un anno. Stravolgimenti in consiglio
La concessione del Centro Sportivo di Olgiate Molgora è questione tutt’altro che semplice, almeno per come è stata presentata inizialmente in consiglio comunale martedì sera.
Due giorni fa avevamo anticipato il punto scrivendo un breve articolo e specificando che la concessione avrebbe avuto durata di cinque anni. Non è vero, la durata sarà di un solo anno. Non si è trattato però di un nostro errore – effettivamente era previsto questo – ma nelle ultime ore c’è stato un colpo di scena che ha portato a stravolgere la situazione.

Il dottor Emil Mazzoleni, con cui l’amministrazione ha lavorato per stendere il nuovo bando e il contratto di concessione del Centro Sportivo di via Aldo Moro, non è più il segretario comunale di Olgiate Molgora. Da lunedì è subentrata la dottoressa Maria Carmela Vecchio, che, confrontandosi con la Giunta, ha ritenuto di apportare una modifica “last minute” alla proposta di deliberazione: la durata della concessione è passata cinque anni ad uno solo.
Ai membri del consiglio è pervenuta la documentazione aggiornata dopo che la riunione era già stata convocata, tanto che a porre domande per vederci più chiaro sulla questione è stato anche il capogruppo di maggioranza Francesco Cogliati, che per la serie di osservazioni che ha posto è sembrato quasi essere un consigliere di opposizione.

Ma veniamo ai fatti. Come specificato dal sindaco, l’approvazione del contratto di concessione del Centro è il primo passaggio per procedere alla messa a bando dei servizi erogati dallo stesso. Il motivo del cambio di durata è stato spiegato dalla stessa dottoressa Vecchio: “Ci siamo visti con il Sindaco venerdì e mi hanno proposto di tenere questa seduta di consiglio. Ho visto soltanto ieri pomeriggio gli atti. La proposta di delibera così come impostata mi pareva però affrettata e non ponderata” ha detto, spiegando che è stato così rimodulato il “cambio di passo” che l’amministrazione intende apportare nella gestione del Centro, in modo da poter valutare effettivamente l’efficacia delle novità.
Ma quali sono le novità? Innanzitutto a bando non verrà messo il Centro Sportivo in quanto infrastruttura, ma solo i servizi che questo può erogare. In secondo luogo, chi lo gestirà non potrà più contare sui 27.000 euro che il Comune pagava per consentire l’uso della palestra alle classi medie, poiché ormai la nuova scuola è ultimata e ha la sua palestra. Infine, chi otterrà la gestione dovrà pagare un canone annuale di 12.000 euro.
L’anno a cui si va incontro sarà un anno di transizione, che permetterà di valutare al meglio la situazione in vista di un affidamento per cinque anni. Questo perché a oggi non è chiara la rilevanza economica del Centro Sportivo, poiché non si è in possesso di un Piano Economico Finanziario.
“Questo cambiamento che stiamo affrontando porterà ad avere una sorta di ‘anno zero’, poiché il nostro centro è stato gestito per 40 anni dalla stessa realtà. Ci sono stati scontri accesi fino a settimana scorsa con il vecchio segretario, poiché avevamo visioni opposte” ha spiegato il Sindaco. “Facendo sintesi siamo arrivati a questo atto, e dato che il nostro obbiettivo è riaprire il Centro a settembre, questa sera dovevamo essere qua”.

Il consigliere di minoranza Stefano Golfari ha ringraziato la dottoressa Vecchio: “Mi sembra che abbia fatto un intervento saggio cercando di tirare il freno rispetto a un treno in corsa che aveva stupito tutti per l’improvvisa svolta”. Non sono mancate però richieste di chiarimento, pervenute, come anticipato, anche dal consigliere Cogliati: “Questa impostazione ci serve per evitare di fare riferimento alla Stazione Unica Appaltante, oppure perché stiamo cercando di fare un affidamento diretto, dato che siamo sotto i 140.000 euro, oppure perché vogliamo fare un affidamento negoziato? Nel momento in cui affidiamo la gestione per un anno, il prossimo il passaggio quale sarà? Ci sarà modo di garantire la continuità?”
A rispondere è stata la dottoressa Vecchio, che facendo riferimento al Decreto che disciplina la scelta che un Comune deve operare per servizi di rilevanza economica (ossia servizi pubblici potenzialmente appetibili per il mercato poiché potrebbero generare entrare), ha ricordato che per 40 anni circa il Centro è stato giudicato dal Comune “non potenzialmente produttivo” e dunque affidato ad associazioni del territorio.
“La valutazione nuova del Comune è che l’impianto può essere produttivo e può essere gestito in maniera redditizia sia per un operatore economico esterno che per il Comune, tanto che è previsto anche un canone. La convenzione però si aggancia a numeri di entrate e spese di una gestione dilettantistica”. Quello che serve per un cambiamento come quello che l’amministrazione Bernocco vuole apportare è invece un Piano Economico Finanziario di lungo periodo che fornisca i dati necessari a sviluppare un progetto di altrettanto lungo periodo. Da qui la scelta di prevedere un anno “di transizione” in modo da trovare un operatore economico che gestisca il Centro e intanto si possano gettare le basi per percorso di più lunga durata.
La spiegazione non ha inizialmente convinto Cogliati. “Io ho paura che se non troviamo una persona che faccia da cavia, il rischio è che nessuno prenda in mano questa situazione e noi ci rimettiamo, tutti”.
“I tuoi dubbi sono quelli di tutti” è intervenuto il Sindaco. “Non si tratta di fare da cavia, ma se nessuno lo fa, noi abbiamo altre possibilità. Ma di qui dobbiamo comunque passare.Verrà studiato un piano economico e a quel punto saremo tutti tranquilli”.
Ma la questione è anche un’altra. Quando al 30 giugno prossimo scadrà la convenzione della Polisportiva Aurora, come si garantirà la continuazione delle attività sportive al Centro?

A rispondere a questa domanda, cercando in generale di fare chiarezza, è stato il vicesindaco Matteo Fratangeli. Il Comune opterà per una procedura negoziata mettendo a gara il canone di 12.000 euro in uno spazio temporale di 15 giorni di tempo per partecipare. Se non ci saranno candidature alla manifestazione d’interesse, subito dopo sarà fatta una contrattazione diretta anche con eventuale modifica del canone. “Approvare questa sera dà modo di bruciare le tappe. A oggi è la soluzione migliore per permettere l’avvio delle attività”.
L’intervento di Fratangeli ha sciolto i dubbi del consigliere Cogliati, ma non del tutto quelli della minoranza, che ha rimarcato il fatto che ci si sarebbe potuti attivare prima per gestire una faccenda così complessa. Il consigliere Golfari ha annunciato l’astensione: “Non crediamo sia tutta vostra responsabilità, ma il tutto andava fatto in un altro modo”.
Due giorni fa avevamo anticipato il punto scrivendo un breve articolo e specificando che la concessione avrebbe avuto durata di cinque anni. Non è vero, la durata sarà di un solo anno. Non si è trattato però di un nostro errore – effettivamente era previsto questo – ma nelle ultime ore c’è stato un colpo di scena che ha portato a stravolgere la situazione.

Il sindaco Giovanni Battista Bernocco e la dottoressa Maria Carmela Vecchio
Il dottor Emil Mazzoleni, con cui l’amministrazione ha lavorato per stendere il nuovo bando e il contratto di concessione del Centro Sportivo di via Aldo Moro, non è più il segretario comunale di Olgiate Molgora. Da lunedì è subentrata la dottoressa Maria Carmela Vecchio, che, confrontandosi con la Giunta, ha ritenuto di apportare una modifica “last minute” alla proposta di deliberazione: la durata della concessione è passata cinque anni ad uno solo.
Ai membri del consiglio è pervenuta la documentazione aggiornata dopo che la riunione era già stata convocata, tanto che a porre domande per vederci più chiaro sulla questione è stato anche il capogruppo di maggioranza Francesco Cogliati, che per la serie di osservazioni che ha posto è sembrato quasi essere un consigliere di opposizione.

Il capogruppo Francesco Cogliati
Ma veniamo ai fatti. Come specificato dal sindaco, l’approvazione del contratto di concessione del Centro è il primo passaggio per procedere alla messa a bando dei servizi erogati dallo stesso. Il motivo del cambio di durata è stato spiegato dalla stessa dottoressa Vecchio: “Ci siamo visti con il Sindaco venerdì e mi hanno proposto di tenere questa seduta di consiglio. Ho visto soltanto ieri pomeriggio gli atti. La proposta di delibera così come impostata mi pareva però affrettata e non ponderata” ha detto, spiegando che è stato così rimodulato il “cambio di passo” che l’amministrazione intende apportare nella gestione del Centro, in modo da poter valutare effettivamente l’efficacia delle novità.
Ma quali sono le novità? Innanzitutto a bando non verrà messo il Centro Sportivo in quanto infrastruttura, ma solo i servizi che questo può erogare. In secondo luogo, chi lo gestirà non potrà più contare sui 27.000 euro che il Comune pagava per consentire l’uso della palestra alle classi medie, poiché ormai la nuova scuola è ultimata e ha la sua palestra. Infine, chi otterrà la gestione dovrà pagare un canone annuale di 12.000 euro.
L’anno a cui si va incontro sarà un anno di transizione, che permetterà di valutare al meglio la situazione in vista di un affidamento per cinque anni. Questo perché a oggi non è chiara la rilevanza economica del Centro Sportivo, poiché non si è in possesso di un Piano Economico Finanziario.
“Questo cambiamento che stiamo affrontando porterà ad avere una sorta di ‘anno zero’, poiché il nostro centro è stato gestito per 40 anni dalla stessa realtà. Ci sono stati scontri accesi fino a settimana scorsa con il vecchio segretario, poiché avevamo visioni opposte” ha spiegato il Sindaco. “Facendo sintesi siamo arrivati a questo atto, e dato che il nostro obbiettivo è riaprire il Centro a settembre, questa sera dovevamo essere qua”.

Stefano Golfari
Il consigliere di minoranza Stefano Golfari ha ringraziato la dottoressa Vecchio: “Mi sembra che abbia fatto un intervento saggio cercando di tirare il freno rispetto a un treno in corsa che aveva stupito tutti per l’improvvisa svolta”. Non sono mancate però richieste di chiarimento, pervenute, come anticipato, anche dal consigliere Cogliati: “Questa impostazione ci serve per evitare di fare riferimento alla Stazione Unica Appaltante, oppure perché stiamo cercando di fare un affidamento diretto, dato che siamo sotto i 140.000 euro, oppure perché vogliamo fare un affidamento negoziato? Nel momento in cui affidiamo la gestione per un anno, il prossimo il passaggio quale sarà? Ci sarà modo di garantire la continuità?”
A rispondere è stata la dottoressa Vecchio, che facendo riferimento al Decreto che disciplina la scelta che un Comune deve operare per servizi di rilevanza economica (ossia servizi pubblici potenzialmente appetibili per il mercato poiché potrebbero generare entrare), ha ricordato che per 40 anni circa il Centro è stato giudicato dal Comune “non potenzialmente produttivo” e dunque affidato ad associazioni del territorio.
“La valutazione nuova del Comune è che l’impianto può essere produttivo e può essere gestito in maniera redditizia sia per un operatore economico esterno che per il Comune, tanto che è previsto anche un canone. La convenzione però si aggancia a numeri di entrate e spese di una gestione dilettantistica”. Quello che serve per un cambiamento come quello che l’amministrazione Bernocco vuole apportare è invece un Piano Economico Finanziario di lungo periodo che fornisca i dati necessari a sviluppare un progetto di altrettanto lungo periodo. Da qui la scelta di prevedere un anno “di transizione” in modo da trovare un operatore economico che gestisca il Centro e intanto si possano gettare le basi per percorso di più lunga durata.
La spiegazione non ha inizialmente convinto Cogliati. “Io ho paura che se non troviamo una persona che faccia da cavia, il rischio è che nessuno prenda in mano questa situazione e noi ci rimettiamo, tutti”.
“I tuoi dubbi sono quelli di tutti” è intervenuto il Sindaco. “Non si tratta di fare da cavia, ma se nessuno lo fa, noi abbiamo altre possibilità. Ma di qui dobbiamo comunque passare.Verrà studiato un piano economico e a quel punto saremo tutti tranquilli”.
Ma la questione è anche un’altra. Quando al 30 giugno prossimo scadrà la convenzione della Polisportiva Aurora, come si garantirà la continuazione delle attività sportive al Centro?

Il vicesindaco Matteo Fratangeli
A rispondere a questa domanda, cercando in generale di fare chiarezza, è stato il vicesindaco Matteo Fratangeli. Il Comune opterà per una procedura negoziata mettendo a gara il canone di 12.000 euro in uno spazio temporale di 15 giorni di tempo per partecipare. Se non ci saranno candidature alla manifestazione d’interesse, subito dopo sarà fatta una contrattazione diretta anche con eventuale modifica del canone. “Approvare questa sera dà modo di bruciare le tappe. A oggi è la soluzione migliore per permettere l’avvio delle attività”.
L’intervento di Fratangeli ha sciolto i dubbi del consigliere Cogliati, ma non del tutto quelli della minoranza, che ha rimarcato il fatto che ci si sarebbe potuti attivare prima per gestire una faccenda così complessa. Il consigliere Golfari ha annunciato l’astensione: “Non crediamo sia tutta vostra responsabilità, ma il tutto andava fatto in un altro modo”.
E.Ma.