Airuno: consiglio unito per il rendiconto, ma la minoranza critica 144mila € ‘inesigibili’

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È stato approvato nella serata di mercoledì 30 aprile – ultima data utile per farlo – il rendiconto di gestione 2024 del Comune di Airuno. A presentarlo è stato il consigliere Simone Tavola, che ha ricordato come l’esercizio finanziario dello scorso anno si sia trovato a cavallo tra due differenti amministrazioni. 
Il risultato ha presentato un avanzo di 1.435.660,16 euro, cifra data dalla differenza tra le entrate e le spese e a cui vanno sommati sommata la gestione dei residui attivi e passivi e il Fondo Pluriennale Vincolato. A comporre il risultato di amministrazione sono i 668.529,14 euro di parte accantonata, di cui 595.493,84 euro di Fondo crediti di dubbia esigibilità, 1.647,65 euro di fondo indennità di fine mandato e 71.387,65 euro di Fondo rinnovi contrattuali. A questo si aggiungono 232.188,17 euro di Parte vincolata e 73.161,58 euro di Parte destinata agli investimenti. Tutto ciò porta a un’effettiva parte libera di 461.781,27 euro che l’amministrazione potrà utilizzare per finanziare le spese in conto capitale e quelle di parte corrente di natura non ricorrente. 
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Il consigliere Simone Tavola
Dal punto di vista delle riscossioni, Tavola ha evidenziato che nel 2024 sono state accertate entrate di Imu per 475.000 euro, di Irpef per 170.000 euro, di Tari per 296.000 euro circa e di sanzioni amministrative per 16.938,10 euro. Per quanto riguarda il recupero dell’evasione, le entrate totali accertate sono state di 197.990 euro. 
Aperta la discussione, la consigliera di minoranza Adriana Rossi, nonché ex assessore al Bilancio, ha fatto una serie di osservazioni. Innanzitutto riguardo all’avanzo di amministrazione, una cifra che vorrebbe venisse investita. In seconda battuta la consigliera ha suggerito – chiedendo venisse messo agli atti – di effettuare dei controlli sui valori Imu dei terreni edificabili, poiché a suo parere sono molto alti rispetto ad altri comuni e andrebbero ridimensionati. 
Infine, con relazione del Revisore dei Conti alla mano, Rossi ha fatto riferimento al Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, ossia quel fondo rischi previsto per evitare l’utilizzo di entrate di dubbia e difficile esazione, e dunque fortemente influenzato dalla capacità di riscossione dell’ente. 
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I consiglieri di minoranza Adriana Rossi, Luigi Gilardi e Alessandro Milani

“C’è scritto che persistono residui attivi dal 2019. Si tratta di fondi inesigibili definitivamente cancellati dal Bilancio. Vorrei avere delle spiegazioni” ha detto. A rispondere è stato il consigliere Tavola, spiegando che dagli Uffici sono stati mostrati alla Giunta i calcoli per cui si è arrivati ad accertare la riduzione del Fondo. Come ricordato dal segretario Lorenzo Luceri, infatti, dopo dopo 5 anni i crediti non riscossi diventano inesigibili. La consigliera Rossi ha ripreso: “Parliamo di circa 144.000 euro diventati inesigibili. Questo è un danno erariale”. È intervenuto quindi il sindaco Gianfranco Lavelli, esprimendo consapevolezza del fatto, ma spiegando che non si è potuto fare altrimenti. Nonostante questa osservazione, il punto è stato approvato all’unanimità dei presenti. 
E.Ma.
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