S.Maria: chiediamo a tutti di dichiararsi antifascisti

"Il 25 aprile è la data più importante della nostra Democrazia perchè è il giorno in cui finalmente essa nacque in Italia" con queste parole Fulvio Magni, rappresentante dell'ANPI Brianza Meratese, ha aperto le celebrazioni dell'Anniversario della Liberazione d'Italia a Santa Maria Hoè.
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Presso la baita degli Alpini, in via don Carlo Turrini, si è tenuto il tradizionale raduno che ha visto la partecipazione di amministratori, cittadini ed alpini del gruppo San Genesio e Santa Maria Hoè per commemorare la caduta del regime dittatoriale fascista in Italia e per celebrare la nascita della Democrazia resa possibile dall'indimenticabile impegno dei partigiani che hanno preso parte alla Resistenza. 

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Successivamente all'alzabandiera ed all'Inno d'Italia, il sindaco Efrem Brambilla ha ricordato lo sforzo dei partigiani nella lotta al fascismo ed all'occupazione nazista per raggiungere la Libertà e Democrazia di cui oggi disponiamo.
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"Il 25 aprile va ricordato sempre per il suo significato originario, che è la liberazione dal nazifascismo" è intervenuto il sindaco Brambilla. Bisogna ricordare lo sforzo che ci è stato da parte della popolazione civile, che scelse di rivoltarsi contro la dittatura e di portare quei valori nuovi di liberazione, rivolta e lotta che hanno ispirato la Costituzione. I partigiani entrarono nelle strade e nelle piazze per lottare il nazifascismo fino all'ultimo sangue. "Questo è il significato della data di oggi e a me piace ricordarla così, per quello che è. Buon 25 aprile a tutti".
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Prima del corteo finale per la deposizione della corona d'alloro al monumento dei caduti in via Papa Giovanni XXIII, Fulvio Magni ha voluto riflettere sulla situazione politica odierna e sulla palese difficoltà dei membri di spicco del governo attuale nel dichiararsi antifascisti. "Dopo la guerra, la liberazione e la democrazia acquisita si sono formati dei partiti e nel 1946 venne fondato il Movimento Sociale Italiano che portava come simbolo la fiamma tricolore appoggiata sopra alla bara di Mussolini. Non voglio utilizzare tematiche partitiche, ma definire quello che è stato e quello che è il ruolo di queste persone. Quelli che attualmente sono al governo sono gli eredi di questa gente. Non possiamo pretendere che questi dicano 'sono antifascista'".
M.Pen.
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