Merate: un monumento alla pace nel giardino della memoria

Un cannone avvolto dalle bandiere della pace e con un mazzo di fiori bianchi nella sua “bocca”.
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A due anni esatti dall'inizio della guerra in Ucraina il comitato civico ambiente guidato da Elena Calogero unitamente al comitato Attuare la costituzione della Brianza e agli aderenti alla piattaforma europe for Peace ed AssissiPacegiusta si sono ritrovati nel giardino delle rimembranze di Merate.
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Qui hanno voluto non solo ricordare alla cittadinanza l'avvio di un conflitto alle porte di casa nostra (uno dei 59 in essere nel mondo, cresciuti del 40% in tre anni e che rappresentano il numero più alto dal 1945, fine della seconda guerra mondiale) ma anche lanciare una proposta.

Chiedere che non si parli più di guerra ma di Pace, cambiando così sia la mentalità che le modalità di approccio alla tematica.
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“Le guerre non sono lontane da noi, interessano tutti e hanno ragioni economiche alla loro base, anche nella nostra Europa” ha spiegato Elena Calogero “Oggi è necessario che i giovani siano coinvolti a ragionare su questi temi e imparino a parlare di Pace, a viverla, a diffonderla. Per questo chiediamo all'amministrazione che oltre al cannone che ricorda la fine della guerra e i morti sui campi di battaglia, ci sia anche un monumento dedicato alla pace magari coinvolgendo le scuole nella sua realizzazione. E si cambi l'intitolazione del parco a Giardino della memoria nella Pace”.
COMUNICATO STAMPA
IL GIARDINI DELLA MEMORIA NELLA PACE

Oggi come Comitato Civico Ambiente e come Comitato Attuare la Costituzione accogliamo l’Appello delle Associazioni Europe for Peace ed AssisiPaceGiusta in occasione della ricorrenza dei due anni dall’invasione dell’Ucraina, per ribadire il No a tutte le guerre e chiedere il Cessate il fuoco in Ucraina ed in Palestina. 

La criminale follia della guerra non deve essere più un’opzione”. Questo l’appello che oggi, noi qui a Merate e migliaia di donne e di uomini in tutte le piazze italiane ed europee, vogliamo diffondere.

Non è un caso che oggi ci troviamo qui nel Giardino della Memoria. Un luogo nato, come tanti nel Paese, come Parchi della Rimembranza (viali o aree alberate) intesi come giardini della memoria dedicati al ricordo dei caduti della Grande Guerra. Luoghi di grande evocazione votati alla riflessione. Appartengono al patrimonio pubblico: “monumenti verdi” che furono promossi dal 1922 in avanti in modo che i giovani fossero educati al ricordo ed al rispetto dei caduti in guerra. Una sorta di elaborazione collettiva del lutto. In un’epoca che ancora percepiva la Guerra “sola igiene del mondo”.

Noi, invece, qui ed ora vogliamo proporre una nuova narrazione, soprattutto in un contesto storico come quello attuale che ancora oggi, come allora, trova nelle guerre la sola opzione di risoluzione dei conflitti. 

Noi oggi proponiamo l’evoluzione naturale di questo giardino proponendo un cambio di paradigma, e aggiungendo al ricordo di quelle vite umane anche il tema della pace. “La pace come diritto umano fondamentale della persona e dei popoli come declina con forza l’articolo 28 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani quando afferma che “Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciati in questa Dichiarazione possono essere pienamente realizzati”. A cui fa eco anche l’Articolo 11 della nostra Carta Fondativa quando sancisce che “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”;

Pertanto, chiediamo alla Giunta Comunale l’inserimento, nel Giardino della Memoria, di un “MONUMENTO DI PACE” ideato e pensato dai ragazzi di Merate con il coinvolgimento delle scuole. Un monumento che faccia riflettere come la guerra non si concluda mai né con vincitori né vinti ma solo con la morte e la devastazione. Quindi una nuova narrazione anche nella descrizione del luogo da completare nella sua definizione con “IL GIARDINO DELLA MEMORIA NELLA PACE”.

Perché, mutuando le parole di Papa Francesco alla Conferenza internazionale sulla pace anche noi vogliamo affermare che “solo diventando Costruttori di Pace possiamo tornare nuovamente ad essere Costruttori di civiltà”. 


I Comitati:

Comitato Civico Ambiente

Comitato Attuare la Costituzione della Brianza 

Piattaforma Europe for Peace ed AssisiPaceGiusta
Presente a questo momento anche una rappresentanza de “La Comune” che, avuta notizia di questa iniziativa, ha voluto essere presente a Merate, così come già fatto in altre città, aderendo all'appello di “Rete pace e disarmo”.
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S.V.
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