Vertice con Guido Bertolaso. Ecco il “report” dei sindaci

Senza offesa e senza presunzione: ma dopo tanto strillar di locandine, paginate di osanna e strilli di tromba, si potrà mai redigere un comunicato stampa di tal miserrima fatta? Lasciamo il giudizio ai lettori attenti. Se questo è tutto il risultato ottenuto dai sindaci del meratese e casatese dopo l’incontro con l’assessore Bertolaso, il futuro del San Leopoldo Mandic non può che essere nero. E meno male che stavolta non si è citata la Pneumologia perché, lo ripetiamo sino allo sfinimento, la struttura è in convenzione ma agisce in nome e per conto dell’Inrca di Ancona. Finché le due regioni hanno la medesima maggioranza non dovrebbero esserci problemi, altrimenti chissà. Del resto è il contratto di servizio di regione Lombardia a sostenere gran parte del funzionamento dell’Istituto Nazionale Ricovero e Cura Anziani. Giova invece far notare come nello scarno testo non ci sia il riferimento più importante in assoluto: l’assicurazione che il Mandic resterà DEA (Dipartimento Emergenza e Accettazione) di 1° livello. Siamo all’aria fritta, esattamente come il documento che circola nei Consigli comunali e che – vedi Airuno – viene approvato in tre minuti, probabilmente perché a partire dal sindaco Milani non si è neppure capito il contenuto.
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Comunicato stampa delle conferenze dei sindaci del meratese e del casatese.
Incontro con l’Assessore Bertolaso di ieri, mercoledì 22 novembre.

Nel dare il benvenuto all’Assessore Bertolaso, i sindaci del meratese e del casatese, hanno illustrato la situazione dell’Ospedale S. Leopoldo Mandic di Merate, confermando le preoccupazioni derivanti dalla chiusura di alcuni reparti, dal recente esodo di numerosi primari e di altre importanti figure sanitarie, oltre che dal perdurare di un clima di sfiducia degli utenti e di parte degli operatori.

-         L’Assessore Bertolaso ha rassicurato i sindaci relativamente al fatto che per l’Ospedale di Merate non è previsto alcun tipo di ridimensionamento strutturale, fatto salvo che per il punto nascite per il quale potrebbe essere decisa la chiusura.

-         L’assessore conferma che è indispensabile recuperare nel breve la fiducia con il personale e l’utenza; a tale proposito ha comunicato di aver parlato direttamente con i primari dimissionari, per capire le ragioni di tali scelte.

-         Verrà meno, a partire dalle prossime scadenze contrattuali, l’utilizzo di gettonisti e cooperative per i servizi medici. L’Assessore sta lavorando per mettere a terra soluzioni alternative e dare maggiore stabilità al personale che opera nei reparti ospedalieri.

-         L’Assessore ha inoltre comunicato che, a seguito delle nuove nomine delle Direzioni Strategiche previste entro fine anno, si impegna a tornare a Merate per condividere con i sindaci, il prossimo mese di gennaio, i nuovi piani strategici dell’ASST.
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