Brivio: un' opera di caviardage degli studenti per ricordare

Grande celebrazione a Brivio la mattina di domenica 5 novembre, in occasione della giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate. Come da tradizione, gli Alpini del gruppo locale, i membri dell'amministrazione comunale, i rappresentanti delle forze dell'ordine e dell’Associazione Marinai d’Italia si sono riuniti attorno al monumento ai caduti di via Como, dove è stata deposta una corona d’alloro dopo il solenne rito dell’alzabandiera.

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Il gruppo quindi, accompagnato dal corpo musicale "Giulia Recli", è giunto di fronte al municipio, dove è avvenuto un altro momento di raccoglimento davanti alla targa commemorativa. Il corteo è quindi proseguito fino al lungofiume. A causa della vigente ordinanza che vieta l’accesso al lungofiume causa rischio esondazione, solo il sindaco Federico Airoldi, il maresciallo della stazione dei Carabinieri di Brivio, Pierluigi Ciminago dell'associazione Marinai d’Italia e il presidente del gruppo Alpini locale Riccardo si sono radunati velocemente attorno al Cippo in ricordo dei marinai. Tutte le altre persone sono rimaste dietro le transenne. 

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Posata la corona d’alloro, anche le autorità si sono allontanate dalla sponda del fiume. Il sindaco Airoldi ha ringraziato tutti per la presenza e in particolare la scuola del paese, rappresentata nella mattinata dall’insegnante Francesca Maggioni, che ha donato al primo cittadino un cartellone realizzato dagli studenti. “Nelle ore di educazione civica con le classi terze abbiamo riflettuto sulle poesie scritte durante la Prima Guerra Mondiale. Da qui gli studenti hanno fatto un’attività di caviardage, lasciando in bianco le parole che li hanno colpiti e oscurando tutte le altre, oltre poi a decorare il cartellone in cui sono state raccolte” ha spiegato la docente. 

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Il sindaco ha quindi condiviso una riflessione sul IV Novembre. “Ci uniamo per ricordare la fine della Prima Guerra Mondiale. Con il loro sacrificio, i caduti hanno permesso di realizzare gli ideali di unità e di indipendenza, oggi patrimonio inestimabile della nostra nazione. In un periodo storico, caratterizzato da impulsi separatisti, l’unità di un popolo è il sentiero sul quale procedere, facendo riferimento a regole e valori ben precisi. In questo senso un pensiero e un ringraziamento vanno alle istituzioni e agli organi che garantiscono la democrazia e la civile convivenza” ha detto, augurando che tra i giovani sia sempre più presente l’amore per la patria, espressione di una comune fratellanza e di un’identità collettiva. 



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Prima di proseguire verso la chiesa, i presenti hanno ascoltato anche le parole di Pierluigi Ciminago. “Le Forze Armate sono formate da uomini e donne che appartengono al popolo italiano e che con esso hanno quindi un legame indissolubile. Oltre che con la collettività, le Forze Armate hanno un altro legame. Ovvero quello tra esse e le altre istituzioni dello stato, riassunte nella figura del presidente della Repubblica. In particolare in questo momento è nostro dovere esprimere la nostra solidarietà al contingente italiano della missione Unifil, attualmente in Libano, che si trova nella pericolosa posizione di interposizione tra le due forze di fatto in guerra. A uomini e donne del contingente vada tutto il nostro incondizionato sostegno”.

E.Ma.

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