Merate: in commissione torna il PGT con i numeri sull'abitato e gli obiettivi futuri

"Un piano conservativo che va nell'ottica del rispetto del territorio" sono state le parole dell'architetto Silvano Molinetti per definire gli indirizzi ricevuti per la stesura del documento di VAS (valutazione ambientale strategica) relativo alla variante dello strumento urbanistico che andrà a definire le nuove edificazioni o le conversioni di destinazione per i prossimi anni.

 

L'architetto Silvano Molinetti


Nel corso della commissione territorio, riunitasi nel tardo pomeriggio di giovedì 25 maggio, il vicesindaco Giuseppe Procopio ha spiegato come il piano punterà a preservare le aree verdi e a favorire la mobilità dolce, puntando sulla riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente.

L'architetto Molinetti ha precisato come sia stata fatta una analisi per verificare lo stato del consumo di suolo e, in base alle indicazioni giunte da regione, Merate deve puntare a ridurre del 22% di metri quadrati gli ambiti di trasformazione.
Tecnicamente il consumo di suolo è inteso come la trasformazione per la prima volta di un'area agricola per uso abitativo, commerciale, standard (ad esclusione degli interventi sovracomunali).
Come ha detto il professionista, sarà necessario fare il bilancio ecologico del suolo che dovrà risultare pari a zero, operando sul piano delle regole e dei servizi. Sostanzialmente se non si tratta di bisogni speciali non si potrà espandere il comune. Si potrà crescere in verticale ma non in orizzontale.

Il vicesindaco Giuseppe Procopio

 

Da una parte dunque con il documento di piano si dovrà lavorare per la riduzione del 22% di metri quadrati sugli ambiti mentre con il piano delle regole e dei servizi il bilancio ecologico dovrà essere pari a zero.
Per alcuni ambiti (ATR 1 e ATR 2) il consumo c'è già stato e dunque sarà necessario intervenire su quelli con suolo libero.
Dalla cittadinanza, relativamente a questa variante, sono arrivate 60 istanze. Se l'amminitstrazione dicesse sì a tutte, si parlerebbe di intervenire su 68mila metri quadrati.
Restando sui numeri l'architetto ha spiegato come nell'ipotesi di completamento di tutti gli ambiti di rigenerazione, in città arriverebbero 280 residenti in più 215 se ne aggiungerebbero se i lotti liberi venissero occupati (terreni attualmente edificabili ma non consumati) mentre non è possibile fare un ragionamento sui vani in quanto non sono disponibili dati aggiornati. Andrà tenuta in considerazione, poi, la qualità degli insediamenti poiché in tutti i comuni sta aumentando la domanda di fruizione, in forma diversa rispetto al passato. Merate resta carente dal punto di vista della ricettività. Ad oggi ci sono 8.276 unità residenziali accatastate in classe A. Ci sono 5.115 abitazioni princiali e 2.780 abitazioni secondarie. Ogni anno si contano circa 200 atti di compravendita che riguardano la città.

L'architetto Carlo Sangalli dell'ufficio tecnico

Secondo gli intendimenti dell'amministrazione, la volontà è quella di chiudere il percorso entro l'inizio del 2024 con l'approvazione e l'adozione dello strumento.


Articoli correlati
S.V.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.