Merate: giovedì 25 arriva in Commissione il Piano di Governo del territorio. Interventi a Villa Cedri, Casa Baslini, ex Laurora

Giovedì alle 18 nell'aula consiliare di Palazzo Tettamanti l'architetto Molinetti e l'assessore Procopio presenteranno il documento di VAS (valutazione ambientale strategica) relativa alla variante del Piano di Governo del Territorio.

Sarà la prima occasione per conoscere almeno la componente del documento urbanistico inerente le richieste di nuova edificazione, sostituzione edilizia, conversione di destinazione ecc. Seguiranno poi il piano delle regole e il piano dei servizi.

 


Dalle prime anticipazioni si sa che le richieste in termini di "osservazioni" giunte sono una sessantina. La gran parte riguarda piccoli interventi di completamento. Molte sono già state scartate perché improponibili rispetto al riferimento normativo di zero consumo di nuovo suolo.

Tra queste una richiesta di edificare oltre 23mila metri quadrati alla destra di via del Calendone, scendendo verso la località ex Sbianca. Peraltro lì corre anche il corridoio ecologico che collega il Parco del Curone al Parco Adda Nord.

Si discuteranno invece alcune richieste sulle quali è presumibile che si accenderà il confronto politico. Non sull'ampliamento richiesto dalla società Biffo Srl che gestisce la Residenza Sanitaria Assistenziale Villa Cedri. L'obiettivo di questa grande struttura è di diventare il polo regionale di assistenza ai malati di SLA. Per fare ciò occorrerà replicare la struttura attuale all'interno del parco. L'orientamento sembra essere favorevole e del resto si tratta di arricchire la città di un polo assistenziale di alta qualità.

Altra richiesta arriva dalla famiglia Redaelli/Vertemati proprietari dell'ex villa Baslini (quella in fregio alla chiesa parrocchiale). Dopo molti anni di abbandono l'edificio è stato ristrutturato esternamente. Ma è di difficile riconversione abitativa. L'idea quindi è quella di destinare l'attuale struttura a area ricettiva e costruire all'interno, quindi non visibile né da via Antonio Baslini né da via Sant'Ambrogio una o due stecche per uso servizio. Non è dato sapere se l'idea è di puntare su un ristorante di livello o un complesso alberghiero sia pure di dimensioni non rilevanti.

Un terzo importante intervento riguarda la proprietà Laurora, l'edificio industriale posto sul lato ovest della ex statale 36 di fronte all'imbocco di via Terzaghi. La proposta è di riconvertire lo stabile - sull'esempio dell'ex Diana - e realizzare due corpi di fabbrica a uso residenza con i parcheggi prospicenti l'attuale strada d'ingresso. I due fabbricati sarebbero posti nella parte più bassa della proprietà.

Nulla di fatto, invece, per la riconversione dell'ex Bennet (poi DiMeglio) di viale Lombardia. Nonostante la disponibilità della Giunta a discutere un eventuale cambio di destinazione d'uso, la proprietà non sembra intenzionata a operare.

 

L'architetto Silvano Molinetti e l'assessore Giuseppe Procopio

 

Saranno invece ristrutturate e riadattate le ex stalle poste tra il confine di villa cedri e la bellissima Cascina Vedù, dove un tempo operava un B & B di grande prestigio. La proprietà di quegli edifici oggi in pessimo stato di conservazione è intenzionata a ristrutturare il tutto per destinare la volumetria a zona ricettiva.

Come si diceva gran parte delle richieste saranno respinte. Molte sono arrivate da Sartirana, ancora una volta al centro degli interessi residenziali. Ma lungo via don Consonni la Giunta sembra decisa a impedire qualsiasi nuovo consumo di suolo. Qualcosa ancora da Cassina Fra' Martino.

Sul centro storico si dovrà rivedere il divieto di demolizione che, nei fatti ha ingessato il mercato della ristrutturazione. Ci sono casi in cui è più conveniente demolire e ricostruire che intervenire su edifici pericolanti. Probabilmente il divieto sarà eliminato.

Sempre nella centralissima piazza degli Eroi ci sono l'ex Banca Briantea occupata ormai soltanto al piano terra e l'ex Banco Lariano, ora sede di Intesa aziende sopra la quale molti spazi sono vuoti. Qualche suggerimento dovrà arrivare dal lavoro dell'arch. Molinetti e dell'avv. Procopio per ridare vita alla zona più centrale della città.

Dopo la presentazione della VAS ai membri della commissione sarà illustrato lo studio di pre-fattibilità dello stagno di San Rocco a cura del professionista incaricato dottor Beccarelli e dell'assessore Fabio Tamandi.

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