Mandic: non arriva il medico al cambio turno in PS. Si sostituisce col chirurgo
Se le volte precedenti era stato il primario dottor Giovanni Buonocore a correre letteralmente in "soccorso" per sostituire il medico della cooperativa che non si era presentato al cambio turno, sabato sera una concomitanza di eventi hanno fatto saltare l'intervento in emergenza e così a farsi onere di coprire alcune ore aggiuntive è stato il medico smontante.
E' accaduto al pronto soccorso dell'ospedale san Leopoldo Mandic dove il servizio ormai da qualche tempo è stato affidato a medici esterni di una cooperativa non riuscendo più, con personale in pianta organica stabile, a coprire il fabbisogno.
La dottoressa, che alle ore 20 si apprestava a chiudere la giornata dopo 12 ore presso il reparto di pronto soccorso del nosocomio cittadino, ha dovuto fare i conti con l'assenza del collega a cui avrebbe dovuto fare il passaggio di consegne. Dopo qualche attimo di attesa, ha così allertato la direzione non avendo alcun modo di sopperire all'assenza del collega. Rimasta in reparto fino alle ore 23, ha potuto smontare quando il chirurgo di guardia (secondo quanto ci è stato possibile ricostruire e quindi passibile di possibili "correzioni", ndr) è stato raggiunto da un ordine di servizio per corire il turno in pronto soccorso. A sua volta il chirurgo invece reperibile veniva richiamato per sostituire la "guardia" in reparto.
Una situazione che si è risolta ma che, ancora una volta, riporta i riflettori sul Mandic e sulle condizioni del suo organico e soprattutto della sua gestione del complesso.
E' accaduto al pronto soccorso dell'ospedale san Leopoldo Mandic dove il servizio ormai da qualche tempo è stato affidato a medici esterni di una cooperativa non riuscendo più, con personale in pianta organica stabile, a coprire il fabbisogno.
La dottoressa, che alle ore 20 si apprestava a chiudere la giornata dopo 12 ore presso il reparto di pronto soccorso del nosocomio cittadino, ha dovuto fare i conti con l'assenza del collega a cui avrebbe dovuto fare il passaggio di consegne. Dopo qualche attimo di attesa, ha così allertato la direzione non avendo alcun modo di sopperire all'assenza del collega. Rimasta in reparto fino alle ore 23, ha potuto smontare quando il chirurgo di guardia (secondo quanto ci è stato possibile ricostruire e quindi passibile di possibili "correzioni", ndr) è stato raggiunto da un ordine di servizio per corire il turno in pronto soccorso. A sua volta il chirurgo invece reperibile veniva richiamato per sostituire la "guardia" in reparto.
Una situazione che si è risolta ma che, ancora una volta, riporta i riflettori sul Mandic e sulle condizioni del suo organico e soprattutto della sua gestione del complesso.