La vicenda Trenord segna il fallimento della conferenza dei sindaci meratesi

L'esito della pseudo-trattiva istituzionale sul trasporto ferroviario lecchese rappresenta in maniera lapalissiana lo sconcertante basso livello della politica locale. Era noto da tempo, almeno dallo scorso giugno, che Trenord avesse intenzione di dirottare a Rogoredo il treno mattutino per Centrale. Gli amministratori locali non hanno fatto nulla, pensando forse di cavarsela con un paio di letterine. Ad un primo tentativo hanno ottenuto giusto giusto il posticipo della decisione. Poi la Conferenza dei sindaci del Meratese ha inspiegabilmente fatto sogni tranquilli fino alla fine di marzo, quando in fretta e in furia, azzerando uno spazio fisico di confronto, è stato appena condiviso tra sindaci via posta elettronica il testo di una mail da inviare a Trenord e Regione. Testo che era un copia-incolla di un comunicato di denuncia del Comitato dei Pendolari del Meratese. Forse in preda alla concitazione del momento, il presidente della Conferenza dei Sindaci Daniele Villa insieme a un buon gruppo di colleghi (non tutti) hanno avuto l'ardire di usare lo stesso linguaggio di un comitato di cittadini giustamente inferociti. Ma la politica dovrebbe porsi su un altro piano e questa sgrammaticatura istituzionale ha prodotto una replica molto seccata di Trenord, già poco incline alla conciliazione di per sé.

 

In questo quadro ci ha messo del suo il cernuschese Gennaro Toto. Ha condiviso con i colleghi - sempre via mail - una proposta alternativa, legittima e dai toni più consoni, ma il blocco di centro-sinistra con atteggiamento pregiudiziale ha fatto orecchie da mercante. Il presidente ha preso tempo, gli altri non hanno nemmeno risposto. Gli stessi che in quattro e quattro otto avevano approvato un testo che avrebbe dovuto essere immediatamente cestinato per le ragioni sopra espresse sono quelli che poi hanno giustificato il proprio silenzio sostenendo di non aver avuto tempo.

 

Così il primo cittadino di Cernusco è uscito dai ranghi, cercando di condurre lui la partita, trovando sponda in cinque omologhi del centro-destra. È mancata avvedutezza anche in questo caso, non comprendendo che lo sfilacciamento della politica avrebbe solo causato danni. I sei sindaci in cerca di autore, in una rara rivisitazione del dramma pirandelliano, hanno trovato una esime rappresentanza nella presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann, anch'ella di centro-destra. Nelle settimane scorse si sono seduti insieme al tavolo con Trenord e l'esito del mancato approccio sistemico è sotto gli occhi di tutti: l'aggiunta di una corsa della linea S8 in una fascia oraria in cui i treni viaggiano mezzi vuoti, mentre il periodo clou resta fragile e altri territori della Provincia vengono privati di ben due convogli ferroviari.