Note sull'incremento dei tassi di interesse

L'elevata inflazione e la frenata dell'economia sono in prospettiva le cause in grado di influenzare anche sui tassi di interesse.

Il clima per l'aumento dei tassi di interesse rimane decisamente negativo; tassi più alti e meno liquidità sono in grado di scoraggiare ancora di più lo scenario economico condizionando da due fronti il reddito degli italiani. Quanto sopra soprattutto riferito ai mutui a tasso fisso; siamo ormai giunti a superare, in maniera decisa, la soglia del 2 per cento.Aumentano anche i valori dell'indice EURIRS a 20 anni : dallo 0,6 di inizio anno a quasi il 2% di Maggio.; mentre i tassi dei mutui a tasso fisso sono aumentati nello stesso periodo dal 1,21% al 2,12%. L'inasprimento di spesa in questo caso è per chi decide di richiedere e stipulare oggi un mutuo. Parallelamente I tassi dei mutui variabili ancorati ai valori dell'Euribor a tre mesi , passano dagli -0,57 di inizio anno al -0,40 dei primi di maggio. I tassi offerti passano perciò nella migliore delle ipotesi dallo 0,72% di gennaio 2022 allo 0,75% di maggio.
Le prospettive oggi prevedono un aumento del costo del denaro a cominciare molto probabilmente da luglio. Sarà quindi fondamentale la politica monetaria della BCE, a questo si sommano le altre varianti che associano incertezza al mercato immobiliare e alle decisioni della banca centrale.
Dal punto di vista degli investimenti il settore immobiliare difficilmente può essere considerato un'alternativa al mercato azionario. Tuttavia se si investe in immobili bisogna considerare questo come una fonte di reddito. Diversamente se si vuole utilizzare l'immobile acquistare una casa è più da considerare come un costo. A fronte di un livello di inflazione in crescita, l'obiettivo delle Banche Centrali del 2% annuo sia in Europa che negli USA è distante dall'essere raggiunto. In questo ambito quello che è considerato solitamente come un bene rifugio, può subire variazioni di prezzo in base a quali saranno gli scenari di crescita economica del Paese per le prossime settimane. Da un'analisi dei dati riferibili alla Brianza,
nel primo quadrimestre dell'anno l' età media degli aspiranti mutuatari è scesa a 38 anni. Un anno fa chi presentava domanda di finanziamento aveva, sempre in media, poco più di 40 anni. La prima, invece, i toscani la comprano, in media, 1 36 anni; erano 38 nel primo trimestre 2021. Il calo dell'età media è legato all' aumento dei giovani che, grazie alle agevolazioni statali, si sono rivolti ad un istituto di credito; nei primi 4 mesi dell'anno il 50% del totale delle domande di finanziamento presentate nella regione è stata firmata da un under 36 valore in netto aumento rispetto allo stesso periodo del 2021, quando la percentuale era pari al 31%
. S i prevede però una riduzione nelle prossime settimane , per il fatto che le norme di agevolazione emanate dal governo prevedono il rispetto di un TEG (tasso effettivo globale) massimo per le nuove erogazioni: per il secondo trimestre 2022 tale limite è stabilito per i mutui a tasso fisso allo 1,99%, in aumento di soli 3 punti base rispetto al valore definito per il primo trimestre 2021.Considerato il deciso incremento degli indici IRS rilevato durante il primo trimestre 2021, molti istituti finanziari stanno attualmente variando la propria offerta di mutui destinati agli under 36 e ciò potrebbe provocare una diminuzione del numero di richieste presentate da questo segmento di mercato.

Francesco Megna Referente Commerciale in Banca
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