L'AVIS premia i donatori ''attivi'' di Lomagna, Montevecchia,  Cernusco, Osnago. ''Nella sacca di sangue, una parte di sè''



Sono proseguite nella serata di sabato le premiazioni dei soci Avis dei gruppi del territorio afferenti a Merate, presso la sede dell'associazione in piazza don Minzoni. A ricevere i loro distintivi in oro o in oro e rubino -a seconda del numero di donazioni effettuate- sono stati i donatori di Lomagna, Montevecchia, Cernusco Lombardone, Osnago e Casatenovo. "Chi dona non mette semplicemente il braccio" ha detto il presidente della sezione meratese Stefano Barelli, coordinando le premiazioni, "ma mette una parte della propria vita, una parte di sè in quella sacca".

CLICCA SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRE

Presenti alla serata anche i rispettivi capigruppo (ad eccezione della delegazione di Casatenovo, assente sia con i rappresentanti che con i soci): Aldo Conti per Cernusco Lombardone, Giuseppe Arlati per Osnago, Alfredo Fenoglio per Montevecchia e Maurizio Comi per Lomagna. Di ogni sezione sono stati poi elencati i numeri registrati quest'anno: a Cernusco, su un totale di 471 iscritti, sono stati attivi in 125, con 148 donazioni di sangue e 13 di plasma; a Lomagna su un totale di 481 iscritti sono stati attivi in 110, con 149 donazioni di sangue e 8 di plasma; a Montevecchia da un totale di 315 iscritti sono stati attivi in 115 con 149 donazioni di sangue e 12 di plasma; ad Osnago tra i 396 iscritti, in 151 sono stati attivi quest'anno con 200 donazioni di sangue e 30 di plasma; infine a Casatenovo su 267 iscritti in totale sono stati attivi in 94 con 124 donazioni di sangue e 7 di plasma. "La differenza tra attivi e iscrizioni totali" ha specificato il presidente di Merate Barelli, "è data dal fatto che l'Avis opera da 70 anni e tra il numero degli iscritti è presente anche chi non c'è più o chi per ragioni di età o di salute non può più donare".

Al centro in piedi a sinistra il presidente Stefano Barelli

 

L'ospedale Mandic di Merate ha potuto quest'anno usufruire anche di 44 flaconi di plasma iperimmune per combattere il Covid-19: la struttura meratese infatti utilizza anche questa cura per assistere i malati Covid e si è attivata per prelevare il plasma da chi ha affrontato la malattia ed è guarito. Quest'anno l'Avis provinciale è cresciuta di 200 unità con una media di età di nuovi iscritti pari a 25 anni: "è un buon segno" ha commentato Barelli, "significa che ci stiamo rinnovando e che finora abbiamo seminato bene".

Galleria fotografica (vedi tutte le 34 immagini)


Si è poi proceduto a consegnare i distintivi ai soci che hanno raggiunto le 50 donazioni con il premio in oro, mentre ai soci che hanno tagliato il traguardo delle 75 donazioni è stato consegnato il distintivo in oro e rubino; coloro che non hanno partecipato alla serata e non hanno ritirato il loro premio possono recarsi in sede a Merate entro il 31 dicembre.
Al termine della serata i presenti hanno potuto ristorarsi con un ricco buffet.
B.F.

Associazioni correlate

Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.