Airuno: le Iene tornano sul 'caso' Gilardi e chiariscono il mistero del tso mai eseguito

Quarantatré giorni. Sono quarantatré giorni che Carlo è stato portato via da casa sua contro la sua volontà, e quaranta giorni che è chiuso in questa RSA’’. A pochi giorni dal novantesimo compleanno di Carlo Gilardi, le Iene sono tornate sulla vicenda, e ad aprire il servizio è stato proprio il racconto della moltitudine di auguri per il professore airunese, giunti da tutta Italia. La stessa Nina Palmieri ha spiegato di essersi recata nella RSA di Lecco di cui Carlo è paziente, per recapitargli dei biscotti e un block notes in dono. Una delle fonti interne alla casa di riposo ha spiegato poi all'inviata di Mediaset che il prof. Gilardi ha trascorso il giorno del suo compleanno nella solitudine della sua camera, senza stimoli, continuando a richiedere insistentemente di poter tornare a casa sua. La stessa voce ha fatto sapere che la direzione della RSA ha inviato a tutti i dipendenti un'informativa in cui si comunica che chi sta facendo da informatore per il programma televisivo sta commettendo un grave reato di violazione della privacy. “C’è tensione, il direttore ha sporto denuncia contro ignori e i dirigenti si trovano sempre nel reparto dove è ricoverato Carlo e ora la cartella clinica risulta bloccata, così che vi possono accedere solo i lavoratori della sua corsia” ha raccontato l'anonimo.
Entrate in possesso di alcune carte, le Iene hanno fatto poi chiarezza sulla questione del Trattamento Sanitario Obbligatorio. “L'avvocato Barra in qualità di amministratore di sostegno del signor Gilardi Carlo” si legge nel verbale dei carabinieri “mostrava un provvedimento del tribunale che autorizzava l'intervento della forza pubblica in caso di necessità per effettuare l'accertamento sanitario obbligatorio”.

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Non un TSO dunque ma un eventuale ASO che, puntualizza Nina Palmieri, “è però lo step prima dell’ultima ratio”.
“Nel caso di Carlo, i poteri dell’amministratore di sostegno secondo la giornalista sembrano essere andati oltre comportandosi come da tutore, dunque come si Carlo fosse interdetto e avesse problemi psichici”. Secondo le perizie psichiatriche mostrate dalla trasmissione, il signor Gilardi presenta invece “un pensiero privo di alterazioni, senza deterioramento mentale o cognitivo”.
Il servizio è poi tornato sulla questione delle abitazioni del professor Gilardi, ritenute decisamente inadatte ad ospitare un uomo della sua età. “Quella in centro paese sembra addirittura essere occupata abusivamente, ma anche su questo fronte tutto tace” dice la Iena, mandando in onda una registrazione fatta di nascosto nella camera della RSA, in cui Carlo dice di sentirsi bene fisicamente ma di essere “un povero diavolo”. Un uomo logorato, dunque, non più combattivo come un tempo, che ha perso la voglia di lottare che lo contraddistingueva. Per smuovere le acque e per dimostrare che una soluzione al problema dell’alloggio si può trovare con facilità, la troupe delle Iene si è addirittura recata in alcune agenzie immobiliari della zona, per valutare delle case in affitto adatte alle sue esigenze. “In questa vicenda piena di ombre, l’unica cosa chiara è che a nessuno interessa parlare…chiaramente” conclude lapidaria Nina Palmieri, rinnovando il sostegno del programma a Carlo, a cui in queste settimane si sono unite persone comuni, politici e uomini di spettacolo tra cui anche Vittorio Sgarbi. A chiudere la puntata è la firma lasciata dal professore su una lettera agli airunesi affissa sulla porta di casa solo qualche mese fa: “Carlo Gilardi, di novant’anni ma ancora capace di vivere fuori”.
G.Co.
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