La Valletta: la comunità è pronta a celebrare i 600 anni della Chiesa di San Giorgio Martire in Rovagnate, risalente al 1420
È una storia lunga ben seicento anni quella che lega la chiesa di San Giorgio Martire al territorio di La Valletta Brianza. Costruita nel 1420, infatti, la chiesa parrocchiale di Rovagnate festeggerà proprio sabato 3 ottobre l’importante ricorrenza; per l’occasione, l’Arcivescovo di Milano, Monsignor Mario Delpini, celebrerà la Santa Messa alle ore 18, siglando così questo momento di solenne importanza per la comunità.
Se la costruzione risale a seicento anni fa, tuttavia, l’edificio, sito nella piazzetta intitolata a Suor Agnese Colombo, è stato consacrato più di un secolo dopo. Fu infatti Monsignor Melegnano, Vescovo Ausiliare di Milano al tempo, a dare la sua benedizione nel 1540. Da quel giorno lontano, sono tanti i documenti conservati fino ad oggi che ci testimoniano l’evoluzione della chiesa nel corso degli anni, mutata dal trascorrere del tempo e dalla mano degli uomini.
“La chiesa parrocchiale di Rovagnate è grande ed alta, lunga 34 braccia e larga 19, tutta coperta a volta”. Scriveva così il Cardinale Carlo Borromeo, giunto in visita nel 1567, lasciando così una prima e veritiera descrizione dell’edificio ecclesiastico, in cui erano situati, secondo le fonti, ben tre altari. Uno, quello principale, dedicato al patrono, San Giorgio Martire - vissuto attorno al 280 dopo Cristo in Cappadocia - un secondo intitolato al Santo Crocefisso, e l’ultimo, riservato al culto della Beata Vergine del Santo Rosario.
È nell’Ottocento, però, che la chiesa di San Giorgio vive un periodo di grandi cambiamenti. Dopo la realizzazione del coro, anche al campanile - le cui campane sono state tra l’altro restaurate solo un anno fa - vengono apportate alcune migliorie grazie ad un nuovo concerto.
La storia della chiesa di Rovagnate è legata indissolubilmente ad una famiglia, i Serassi, di origini comasche ma trapiantati a Bergamo, noti in tutta Italia per la loro abilità nel costruire organi. Lo strumento, che va ad arricchire ulteriormente la chiesa, è datato 1787; si tratta di uno splendido organo a due tastiere e 58 tasti, simili a quelli sistemati nello stesso periodo nei paesi di Calco e Brivio. Come indica con precisione Giosuè Barbenni, autore del volume che racconta le vicende che hanno riguardato l’organo della chiesa rovagnatese nel corso degli anni, la spesa sostenuta dalla parrocchia per lo strumento è di 3000.00 lire, pagato in quattro rate annuali. Anche l’organo, così come la stessa chiesa, subisce modifiche ed ammodernamenti, due delle quali particolarmente significative, nel 1850 e nel 1890.
Ad oggi, la chiesa di San Giorgio Martire, ospita una grande navata a volta, suddivisa in cinque campate , e quattro cappelle dedicate al culto dei Santi. Questa storia, lunga ben sei secoli, si è incrociata anche con quella di una figura chiave per La Valletta Brianza, don Piero Pointinger, coadiutore dal 1948 al 1967, un uomo che ha lasciato una traccia indelebile nel paese e che sicuramente avrebbe voluto essere presente per questo traguardo.

Si ringraziano i curatori del volume "Rovagnate, ricordi d'altri tempi" e Giosuè Barbenni, autore del volume "Il restauro dell'organo di Rovagnate" per il prezioso e fondamentale contributo bibliografico.
G.Co.