Merate: per la LILT è tempo di bilanci, ma dopo il coronavirus le incognite sono molte

Si è riunita a Novate, nella sede di piazza Vittorio Veneto, l'assemblea annuale dei soci della delegazione lecchese di LILT (Lega Italiana per la Lotta ai Tumori), prima occasione utile per le tesserate – in assoluta maggioranza femminile – per fare il punto della situazione dopo il lockdown, specialmente per quanto riguarda il lato economico. L'associazione, come tutte le realtà del terzo settore del resto, sta tentando ogni via utile per recuperare quanto è venuto meno, in termini di ingressi, nei tre mesi di chiusura forzata imposta dalla pandemia. Per questo la dottoressa Silvia Villa, presidente della sezione lecchese di LILT, nel suo intervento ha parlato principalmente dei bilanci dell'associazione.


Il consuntivo del 2019, ha spiegato, si chiude con un ammontare di entrate pari a 292mila euro e una spesa di circa 289mila euro. L'avanzo di 2.944 euro, ha proseguito Villa, servirà sicuramente ad affrontare le difficoltà che si presenteranno nei prossimi mesi. ''La spesa più alta che abbiamo avuto nel 2019, come sempre , è stata quella dei medici, pari a 146.258 euro. Come sappiamo diamo loro il minimo sindacale per effettuare i servizi con noi. Quest'anno abbiamo dovuto ridurre il numero di visite perchè con la sanificazione e il resto non è più possibile mantenere l'andamento che avevamo in passato. Alla normalità torneremo solo quando ci sarà un vaccino''.



A sinistra il presidente della sezione lecchese di LILT, la dottoressa Silvia Villa


Altra spesa più rilevante nel consuntivo del 2019 è quella servita per coprire gli stipendi dei due dipendenti della sezione lecchese della LILT. ''Sono figure importanti che si occupano della segreteria e del front office'' ha spiegato a tal proposito la dottoressa Villa. ''A loro non manca il supporto dei volontari che lavorano come fossero pagati, ma alternandosi e avendo anche le loro cose da fare non possono arrivare dappertutto''. Il presidente di LILT Lecco non ha nascosto che, data anche l'età media piuttosto avanzata dei volontari, alcune persone hanno dovuto rinunciare al loro servizio prestato gratuitamente all'associazione perchè più vulnerabili qualora dovessero contrarre il Covid.



A sinistra Emilia Corti, vicepresidente della LILT lecchese

E' stato poi preso in esame il bilancio preventivo del 2020. ''E' comico parlarne a settembre, ma è chiaramente un bilancio fatto di dati che prendono spunto dall'anno precedente anche se non era stato sconvolto dalla pandemia come quest'anno'' l'osservazione della dottoressa Villa. ''Sappiamo tutti che siamo rimasti chiusi dal 28 febbraio fino agli ultimi giorni di maggio. Abbiamo riaperto a poco a poco, seguendo tutte le regole dei vari DPCM che si sono susseguiti, anche quando erano poco chiari oppure 'cozzavano' con le disposizioni della Regione, cercando di fare anche di più. Ma come dicevo, le prestazioni non potranno al momento tornare a regime. Nella sala di attesa in questa sede, ad esempio, non possono entrare più di due persone alla volta. Gli stessi ospedali sono indietro con gli screening, e forse la nostra 'fortuna' è proprio questa. Magari le persone potranno essere portate a scegliere di rivolgersi ad un ambulatorio piuttosto che ad un ospedale pensando che ci si ammali di meno''.


I ricavi nel 2020 sono preventivati ad una somma pari a 268mila euro, mentre le uscite saranno pari a 271mila euro. La LILT lecchese ha ottenuto nel corso della pandemia uno sconto del 60% sull'affitto della sede di Lecco, mentre è ancora in attesa di sapere se il Comune di Merate – proprietario dell'immobile di piazza Vittorio Veneto – effettuerà riduzioni oppure chiederà, come ha per ora fatto, l'intero importo. ''Abbiamo domandato a fine maggio una riduzione ma finora ci è stato risposto solo che anche altre associazioni hanno fatto la stessa domanda e che ancora non è passato in consiglio comunale''.



Come anticipato, i responsabili di LILT Lecco stanno provando in ogni modo a recuperare fondi, partecipando a svariati bandi indetti su suolo nazionale. Presto potrà arrivare grazie all'anticipazione del versamento del 5xmille per gli anni 2017 e 2018, e ciò darà un po' di respiro ai bilancio della LILT lecchese.

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