Airuno: un pannello per 'raccontare' Villa Loajsa-Fenaroli, è un dono della Pro Loco

Le norme contro la diffusione del Coronavirus non hanno consentito di organizzare alcune iniziative ormai tradizionali, ma la Pro Loco di Airuno non ha voluto rinunciare all'appuntamento con la storia che solitamente caratterizza il programma di eventi della festa patronale. In occasione della ricorrenza dei santi Cosma e Damiano, l'associazione guidata da Matteo Tavola ha così voluto donare all'Amministrazione Comunale un pannello illustrativo dedicato a uno dei simboli del paese, Villa Loajsa-Fenaroli. Nelle intenzioni della Pro Loco, è solo il primo di una serie di "cartelli" pensati per ricordare (e raccontare) quelli che sono i luoghi più suggestivi e ricchi di storia del territorio comunale, dalle antiche corti alla rocca fino al nucleo di Veglio e ad alcuni suggestivi "spot" nella frazione collinare di Aizurro.


Rita Mauri, il sindaco Alessandro Milani, il presidente della Pro Loco Matteo Tavola, l'assessore Claudio Rossi, Franco Riva

"Non potendo allestire per ragioni di sicurezza la consueta mostra con le fotografie d'epoca del nostro paese, per questa edizione della festa patronale abbiamo pensato a una sorta di esposizione "permanente", che nei prossimi mesi cercheremo di arricchire con ulteriori pannelli con parole e immagini" hanno spiegato Matteo Tavola, Rita Mauri e Franco Riva. Come anticipato, il progetto della Pro Loco di Airuno è partito da Villa Loajsa-Fenaroli, la cui costruzione risalirebbe al XVI secolo per volere di una famiglia di origini spagnole, imparentata con i Capitani di Vimercate: in passato lo slargo su cui si affaccia - non lontano dall'attuale via Postale Vecchia - era l'unica piazza degna di tale nome, tanto da essere la sola presente nel catasto teresiano del 1721.
"La struttura è molto degradata, quindi non più accessibile, ma rappresenta ancora un piccolo gioiello per il nostro paese" ha aggiunto Rita Mauri, grande appassionata ed esperta di storia locale, ringraziando Manuela Beretta per la collaborazione nella stesura dei testi che rievocano la storia della suggestiva proprietà, la quale conserva tracce delle sue nobili origini solo in alcuni elementi strutturali minori. Degna di nota la presenza, sul fianco settentrionale del complesso architettonico, di un affresco raffigurante una finestra, secondo un motivo illusionistico che si ritrova anche al piano nobile della corte interna. La villa rimase di proprietà dei Loajsa almeno fino al Sei-Settecento, per poi passare alla famiglia Magno e - nella seconda metà dell'Ottocento - ai Fenaroli, che all'interno del giardino fecero costruire una filanda, poi trasformata dai Canali in un incannatoio. Dismesso anche quest'ultimo, negli anni Settanta del secolo scorso il terreno fu utilizzato dal Comune per erigere le scuole elementari, che nelle loro forme mantengono tuttora il ricordo degli edifici precedenti.
"Ringraziamo di cuore la Pro Loco per questo dono, con l'auspicio che questo progetto possa continuare a darci la possibilità di valorizzare il nostro territorio e tutte le sue bellezze" ha commentato il sindaco di Airuno Alessandro Milani, con l'impegno - condiviso con l'assessore Claudio Rossi - di trovare quanto prima la giusta collocazione del pannello dedicato a Villa Loajsa-Fenaroli.
In attesa di vedere i prossimi "racconti" della storia del paese e dei suoi luoghi più caratteristici, nella giornata di oggi, domenica 27 settembre, la festa patronale di Airuno entrerà nel vivo con le premiazioni del concorso BiblioEstate, uno spettacolo di marionette e, infine, un omaggio a Pier Paolo Pasolini a cura di Paolo D'Anna. Tutti gli eventi si svolgeranno nel rispetto delle norme anti Coronavirus.
B.P.
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