Lomagna: Giuseppe Fumagalli nel ricordo dei sindaci e dei suoi amici di sempre

Alla notizia della morte di un pilastro della comunità di Lomagna, l’ex sindaco Giuseppe Fumagalli, molte sono state le parole di stima nei suoi riguardi che abbiamo registrato. Classe 1936, ha guidato il paese dal 1977 al 1985. I suoi due mandati hanno lasciato traccia con diverse opere pubbliche che portano il suo contributo per migliorare diverse tipologie di servizi. Dall’ampliamento del cimitero, all’ambulatorio comunale, dall’estensione del parco giochi in via Aldo Moro alla palestra della scuola media e al completamento dell’asilo nido. E poi l’acquisto dell’edificio oggi sede del Municipio e dei terreni per le case popolari. Un capitolo, quest’ultimo, che ha seguito anche dopo l’esperienza amministrativa. È stato infatti tra i promotori della cooperativa “Don Alfonso Ferraresi”, che si è mossa in parallelo all’Acli Casa di Lecco per l’edilizia popolare.



È proprio all’interno del mondo delle Acli che ha prestato a lungo servizio, per cercare di offrire le risposte adeguate alle situazioni di maggiore necessità. È stato fino all’anno scorso presidente dell’Acli di Lomagna, quindi spesso presente negli spazi dell’oratorio, non ultimo per prestare servizio al CAF. La passione per l’amministrazione locale l’ha passata al figlio Stefano che è stato assessore e sindaco nell’ultimo decennio, oggi vice.
La sindaca Cristina Citterio, anche lei figlia di un altro ex primo cittadino, lo conosceva bene a livello personale. “Lo ricordo come una persona squisita, dedita al bene comune. Esprimo sentite condoglianze alla famiglia” commenta con dispiacere Citterio.
Renato Mandelli, attuale presidente dell’Acli di Lomagna, è ancora provato dalla notizia. “Abbiamo passato quarant’anni insieme. Ho cominciato con lui in amministrazione comunale e abbiamo trascorsi momenti indimenticabili. Lo ricordo come un instancabile organizzatore, sempre per il bene degli altri, a supporto degli ultimi. È entrato nelle Acli quando ancora portava i calzoncini corti e fino a poco tempo fa. Un anno fa mi aveva pregato di prendere il suo posto”. Tante le gite organizzate in Val Formazza, facendo tappa al rifugio Miryam. “In una delle nostre escursioni abbiamo messo una croce in cima ad uno sperone. Dovrò tornarci e vedere com’è adesso”.
Gianfranco Castelli si è affacciato all’esperienza amministrativa da consigliere proprio insieme a Giuseppe Fumagalli sindaco. “Mi dispiace molto che sia mancato, soprattutto in un’occasione come quell’attuale in cui non lo si potrà ricordare come si dovrebbe. È stato sindaco quando il mondo era diverso. Viveva e praticava il suo ruolo con l’impegno quotidiano e per questo lo rispetto” ci dice Castelli.


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M.P.
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