Osnago: critiche per l'incidente in V. Roma con la nuova viabilità. Il sindaco: casualità. Per il PUT quella strettoia è un pinch-point

L’incidente in via Roma a Osnago ha scatenato una serie di commenti da parte di residenti. Per molti la strettoia realizzata per volontà dell’amministrazione nel corso di aprile [clicca QUI] avrebbe contribuito fortemente a causare il sinistro. Altri invece non ritengono possibile tale ipotesi. A quest’ultimo gruppo appartiene anche il sindaco Paolo Brivio, che così commenta: “Mi sembra una forzatura parlare del ruolo assunto dalla strettoia per l’incidente. Il veicolo stava procedendo dal centro paese. Se ci fosse stata un’altra auto che arrivava in senso opposto, avrebbe lasciato strisce di frenate a terra, avrebbe urtato da qualche parte. Uscirne completamente indenni per un secondo mezzo significherebbe aver compiuto una manovra impossibile. È molto più probabile che il conducente abbia avuto un malore”. Per il sindaco la concomitanza della strettoia e il fatto che in via Roma non si fosse mai verificato mai prima un incidente simile sarebbe una pura casualità.

Il rendering sul PUT
Una versione ufficiale al momento in realtà non si ha. Il diretto interessato, trasportato all’ospedale di Monza, durante il primo soccorso sul posto avrebbe dichiarato sotto shock di non ricordare nulla. Telecamere da consultare non ce ne sono.

L’installazione della strettoia già un paio di settimane fa aveva sollevato nell’immediato un vespaio di polemiche. È stata istituita ufficialmente con un’ordinanza del 9 aprile che impone “il restringimento della carreggiata tramite la creazione di un’isola spartitraffico posizionando una fioriera tra il civico 21 e il civico 23 di via Roma”. Da un punto di vista procedurale non vi è nulla da eccepire se non che il termine “spartitraffico” a nostro giudizio è del tutto inadeguato alla realtà di Osnago. Già l’etimologia della parola aiuta e se ne trova conferma nell’articolo 3 comma 49 del Codice della Strada che così lo definisce: “parte longitudinale non carrabile della strada destinata alla separazione di correnti veicolari”. La strettoia realizzata in via Roma viene invece chiamata dal PUT “pinch-point”.

Lo schema di sensi unici indicati sul PUT
Il Rapporto finale del Piano Urbano del Traffico, strumento un po’ datato (quasi vent’anni) ma ancora perfettamente in vigore, contempla la sua possibile realizzazione. Nel documento firmato dall’ing. Andrea Debernardi si abbozzava già il rendering di una simile soluzione, che però appariva più in armonia con il contesto circostante rispetto a quanto è stato poi realizzato. Il PUT individua il cosiddetto “pinch-point” come ipotesi attenuante rispetto allo schema principe caldeggiato, “basato sull’introduzione di sensi unici contrapposti in uscita dal centro storico, ovvero in direzione Sud su via Trento (tratta S.Anna-Pinamonte) ed in direzione Nord su via Roma (tratta antistante villa Arese)”. Così recita il Rapporto che poi aggiunge: “Questo schema può essere attenuato sostituendo i sensi unici di via Roma e via Trento con tratte a senso unico alternato regolato a vista (‘pinch-point’), di lunghezza massima 50 m, con precedenza ai veicoli uscenti dal centro”.

Il pinch-point di recente creazione
Abbiamo perciò chiesto al sindaco Brivio se la strettoia va intesa come scelta definitiva o se è all’ordine del giorno una possibile trasformazione dei sensi unici in centro paese. “Certamente l’incidente appena accaduto non pregiudica le scelte future. La strettoia è però una sperimentazione, per adesso la teniamo e attendiamo di vedere quali ripercussioni avrà sul traffico quando gli spostamenti in automobile torneranno regolari – ha dichiarato il primo cittadino – Dopodiché se dovremo fare un anellone di sensi unici, che incide sul tratto via Bergamo-via Donizetti-via XX settembre, lo faremo. Ribadisco comunque che per il momento preferiamo la soluzione adottata”. Nel breve termine sarà di fatto ampliata la “zona 30 km/h” su via Roma. Attualmente infatti la limitazione non arriva in corrispondenza del civico 21 di via Roma, dove è stato istituito il senso unico alternato, ma parte all’incrocio con via XX settembre. Da quanto riferito dal sindaco, è in corso l’affidamento e la realizzazione di un’implementazione della segnaletica orizzontale che impone la riduzione della velocità.


“Rispetto al progetto iniziale la strettoia è stata realizzata più a Nord sia per evitare ‘l’effetto tappo’ con la fermata dell’autobus sia per imporre il rallentamento già da prima per chi entra in paese” ha aggiunto il sindaco. Nel medio termine invece si valuterà di rialzare, in maniera “ampia e dolce”, l’ingresso al centro storico in corrispondenza all’incrocio con via XX settembre. Fuori dall’alveo delle possibilità è l’installazione di dossi su via Roma. Il Codice della strada e il PUT che si adegua non lo ammettono per strade simili, classificate come “strade di quartiere (cat. E2)”.

Intanto per realizzare la strettoia di via Roma, che ai più appare fuori contesto, il Comune ha speso 3.260 euro per l’acquisto delle fioriere e 2 mila euro circa per la segnaletica orizzontale e verticale posta fino ad ora ma, come detto, in attesa di una ulteriore implementazione.

La ratio che ha originato il senso unico alternato in via Roma, oltre al contenimento della velocità, è di disincentivare la percorrenza della strada interna al cosiddetto “traffico di attraversamento”, ovvero al passaggio di veicoli che transitano dal centro storico per evitare le code sulla provinciale. Traffico che peraltro si intensificherà quando il cantiere del Piano Marasche si sposterà sulla SP 342 dir per la creazione del controviale e poi, a centro vendita aperto, per tutto l’indotto che comporterà.
M.P.
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