Al Mandic ora si misura la febbre. Meglio tardi che mai, ma un po’ più di tecnologia no eh?


Caro direttore

Non so se ti è noto ma da questa mattina chiunque entri in ospedale è sottoposto al controllo della febbre. Appena varcata la porta scorrevole che dà nella hall una infermiera dotata di un termo scanner portatile il cui costo non credo superi i 60 euro blocca l'ignaro e lo sottopone alla misurazione. Via uno sotto un altro. Per la verità anche i piccoli termo scanner hanno bisogno di una accurata pulizia con un bastoncino imbevuto di alcool o un batuffolo di cotone inumidito con alcool al 70% per pulire l'involucro del termometro e la sonda di misurazione, risentono della temperatura dell'ambiente e richiedono un intervallo di 10-20 secondi tra una misurazione e l'altra. Ma do per certo che il protocollo è rispettato.

Però mi e ti chiedo: 1) si fa un gran parlare di dotare le aziende di telecamere per la rilevazione della temperatura corporea in aziende, stazioni, supermercati, aeroporti invece in ospedale, area più sensibile in assoluto, si ricorre a un termo scanner casalingo? 2) Siamo ormai a quasi sessanta giorni dal fatidico 24 febbraio, quando si parlò espressamente di epidemia, prologo della pandemia e l'ospedale si decide solo adesso a misurare la febbre delle centinaia di persone che entrano ogni giorno? Il ritardo sembra essere la costante di questa emergenza.

Non sarebbe stato più serio creare un percorso obbligato in modo da sottoporre ciascuno al dispositivo di riconoscimento facciale con rilevazione della temperatura di tipo altamente professionale come succede da mesi negli aeroporti? Di soldi all'ASST ne sono arrivati a fiumi dalle tante donazioni. Tutto quello che il Mandic riesce a fare è piazzare una infermiera con un termo scanner da poche decine di euro?

Matrix
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.