Coronavirus: l'impegno per l'informazione 'social' a cura della dottoressa Roberta Villa, briviese
Fin dall’inizio di questa emergenza sanitaria che ha sconvolto le vite di tutti, reperire informazioni chiare, coerenti, concise e alla portata di tutti è apparso estremamente difficile. C’è però una voce che si è levata fuori dal coro dal principio, quella di Roberta Villa, giornalista e medico, originaria di Brivio dove risiede ancora la sua famiglia, ma trasferitasi ben presto a Milano per completare gli studi all’Università Statale, dove ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia.

La dottoressa Roberta Villa
Oggi, Roberta Villa è assegnista di ricerca presso l’Università Cà Foscari, dove si occupa di QUEST, il progetto finanziato dall’Unione Europea sulla comunicazione scientifica, e collabora con FNOMCeO, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, al portale "Dottore, ma è vero che..?", che ha l’obiettivo di contrastare le notizie scorrette, fornendo informazioni serie, solide e trasparenti. È sulla scia di questo intento che la giornalista è poi approdata sui social, prima solo a livello personale e poi diventando un’affermata divulgatrice .
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“Essere una divulgatrice è faticoso” spiega con un sorriso, raccontando di giornate che paiono interminabili. “Quello sui social è un extra rispetto al mio lavoro, sono stata spinta da un forte senso civico ed una responsabilità sociale che ho percepito” racconta, puntualizzando che un’informazione imprecisa, eccessiva e spesso non corretta crea confusione nelle persone. Parlando poi dell’emergenza e soprattutto della sua gestione da parte delle Regioni, Roberta Villa chiarisce: “Una cosa che tutti dobbiamo accettare è che non ci stiamo muovendo verso una situazione in cui ci lasceremo semplicemente alle spalle questo problema. Non è una crisi che per quanto grave passerà”.

Un'altra bella foto della professionista
La giornalista racconta poi, per quanto riguarda la Lombardia, di “medici disarmati che lottano a mani nude” e di cittadini “travolti di parole, invece che informati, abbandonati a se stessi”, ricordando che è impossibile pensare alla cosiddetta fase due senza risolvere i problemi riscontrati in quella precedente, come la mancanza di una comunicazione adeguata, di linee guida per le persone malate e in quarantena, di dispositivi di protezione adeguati per gli operatori sanitari. “Quando l’emergenza sarà passata, troveremo un mondo diverso ad aspettarci” dice ancora, spiegando come ognuno di noi dovrà imparare a convivere con il rischio del contagio. “Da un lato dobbiamo accettarlo, dall’altro è fondamentale fare il possibile per ridurlo al minimo”.
Infine, per quanto riguarda tutte le persone che in questo momento si trovano a casa, a volte con addosso una sensazione di impotenza, Roberta Villa suggerisce di “guardare poca tv, non passare tutto il giorno davanti a quei programmi inquietanti che ci danno un’idea distorta delle cose”. E ancora: “È importante controllare la paura nei confronti degli altri, ma fare il possibile per proteggere chi ci sta intorno”. La dottoressa Villa spiega che “ciascuno è la sentinella migliore di se stesso”, e che ognuno di noi è nelle condizioni per proteggere sé e gli altri, ricorrendo all’isolamento nel momento in cui incorrono dei sintomi, anche se lievi, per salvaguardare così la salute di più persone. Oltre ad essere una delle fonti più affidabili, Roberta Villa è anche una delle più umane, continuando a dimostrare sensibilità ed empatia di fronte ad una platea di persone che molto spesso sono smarrite di fronte all’emergenza.
G.Co.