Calco: addio a Bruno Mandelli, storico falegname di via Italia

Un altro pezzo della storia di Calco se ne va. Nella mattinata di martedì 14 aprile si è spento all’età di 81 anni Bruno Mandelli, noto per aver condotto fino alla metà degli anni '90, insieme al fratello Renato, la falegnameria di famiglia in via Italia, un’attività presente in paese per oltre un secolo. Ricoverato dallo scorso 6 aprile nel reparto di Pneumologia Inrca dell’Ospedale Mandic di Merate, è morto dopo avere lottato per otto giorni per la vita, per cause legate alla patologia cardiaca di cui soffriva dal '97, aggravata dal coronavirus. Il suo ricordo è affidato alle parole della figlia Roberta, avvocato con studio a Merate. ''Mio padre era un uomo molto concreto e noto per la sua coerenza. Guidò con il fratello Renato l’azienda di famiglia fino all’inizio del 1994, anno in cui andò in pensione.

Subentrarono al padre nella falegnameria che avviò mio bisnonno, in via Italia, e dove poi dieci anni fa aprii il mio primo studio. E’ un pezzo di storia del paese che se ne va. Basti pensare che nel 1938, quando nacque, Calco era unito sotto il regime fascista ad Olgiate. Di mio padre non posso che ricordare la sua grande dignità, l’intelligenza sopra la media e la grande capacità nel puntare sempre alla sostanza delle cose''. Sposato per oltre 50 anni con la signora Enrica, Mandelli era papà anche di un’altra figlia, Sabrina, ed era profondamente legato alla nipote Alice, di 11 anni. ''Stravedeva per lei'' ha spiegato Roberta Mandelli. ''Alice, mia figlia, è stata l’ultima a salutarlo quando è stato portato via in ambulanza. Si è trattato di un momento umanamente straziante. Devo tuttavia fare i miei complimenti al reparto della Pneumologia di Merate e al suo personale che con tanti piccoli gesti e parole di conforto ci hanno aiutato ad alleviare la sofferenza di quei giorni. Ho trovato in queste persone un’umanità sopra la media''.