Sul Collegio Villoresi

Egregio Direttore,
ho letto con interesse il Suo articolo in cui propone l'utilizzo delle aule del Collegio Villoresi per ricoverare pazienti "post-terapia intensiva da Covid", ma mi scusi sono in totale disaccordo con la sua idea. Sono un medico che lavora quotidianamente in ospedale a contatto con la dura realtà di questa pandemia e so' perfettamente che la strada proposta non è percorribile sia per i tempi sia per i costi di adeguamento della struttura, necessari per un'assistenza qualificata ( in primis: impianti di erogazione dell'ossigeno spesso indispensabili nella fase di svezzamento dai ventilatori polmonari). Quando il dott. Bertolaso ha iniziato la sua opera a Milano, prima di decidere l'attivazione della nuova struttura in Fiera, è stata fatta una ricognizione delle strutture disponibili e le scuole, anche per il motivo a cui accennavo più sopra, non sono risultate idonee. Sono convinto che anche Lei sappia bene queste cose e allora mi domando:
1. da dove nasce questa strana idea di cui non si sentiva la necessità in questo momento?
2. cui prodest questo genere di articolo, se non a denigrare il Collegio Villoresi come da tempo il giornale da Lei diretto sta facendo?
Capisco che con le scuole chiuse continuare la campagna di stampa a favore dell'ex preside sia difficile, ma francamente questa mi è sembrata un'inutile forzatura.
Distinti saluti,

dott. Aleandro Rocca
Guardi lasci perdere, stanno costruendo ospedali in 10 giorni per centinaia di posti di terapia intensiva. Stanno riconvertendo fabbriche dismesse dove ci sono soltanto muri anneriti e impianti sfasciati. Capisco bene la difesa a oltranza della situazione attuale sia dell'istituto sia di chi lo presiede. E la rispetto come chiedo rispetto per la mia proposta. Come medico però non usi la sua professione in modo maldestro. Gli alberghi requisiti a partire dal Michelangelo di Milano che certo non erano attrezzati per la bisogna dimostrano che la situazione attuale è del tutto straordinaria e tutto si può e si deve fare per affrontarla e limitare così la conta dei morti a casa senza assistenza. Sono strutture che servono per le quarantene di quanti non possono rimanere a casa per non infettare i famigliari. A Milano l'ostello della Gioventù al QT8 con 200 camere è pronto per i bambini figli di contagiati. Emercency sta attrezzando una scuola per cinquanta posti. Ma sono convinto che lei sappia bene queste cose. La domanda è allora perchè questa lettera? non gliela pongo nemmeno, perchè immagino già la risposta.

C.B.
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