Lomagna: lutto per l'ex manager Benzoni. Una vita tra la Novacrome, le bici e le moto



Renato Maggioni e Roberto Benzoni nel giugno 2011 in Toscana


Era stato direttore tecnico della Novacrome di Lomagna, poi incorporata nella holding Clariant. Roberto Benzoni, classe 1943, è venuto a mancare ieri mattina dopo una malattia trascinata negli ultimi anni. Figura autorevole sul lavoro, ha contribuito a far crescere la sede locale con reparti specializzati nella produzione di pigmenti per materie plastiche. La voce degli amici si increspa nel ricordarlo. "Era una persona squisita, estremamente disponibile per gli altri, di una solarità che sapeva mettere di buon umore l'intera compagnia" lo tratteggia così il sodale Renato Maggioni. Insieme hanno vissuto chilometri e chilometri di avventura in sella alle proprie biciclette, con il Gruppo Sportivo Ciclisti di Lomagna.


Il Gruppo Ciclisti a Moena, località delle Dolomiti, nel maggio 2003. Benzoni è il quarto da sinistra

"La nostra passione comune ci ha portato per vent'anni a conoscere le bellezze italiane, apprezzate pedalando in lungo e in largo per la penisola. Tre o quattro volte siamo stati in Toscana, altrettante in Umbria e anche all'Isola d'Elba. Per un paio di volte, nei primi anni 2000 siamo partiti da Roncisvalle per recarci a Santiago de Compostela. Molte sono state poi le camminate nell'angolo verde che abbiamo grazie al Parco del Curone". Nell'organizzazione di questi viaggi Benzoni si occupava della proposta culturale, prenotando musei e individuando le chiese e i borghi storici da visitare. Di ottima compagnia, l'ex manager a Lomagna - paese in cui abitava - faceva parte del gruppo culinario, per serate passate con gli amici di sempre e rese speciali da qualche prelibatezza.


Una tappa toscana della via Francigena, nel 2006. Benzoni è il primo da destra

Benzoni aveva un debole per le moto d'epoca, per cui frequentava pure dei motoraduni. Tra le scampagnate sulle due ruote rombanti, molti momenti li ha condivisi con l'ex sindaco Gianfranco Castelli, che tesse splendidi elogi sull'amico: "I suoi tratti distintivi erano certamente la pacatezza, la forte umanità e la profonda comprensione del vivere sociale. Una grande persona. Mi dispiace non potergli rendere il dovuto ultimo saluto in questi tempi di calamità sanitaria. Lo rispettavo per le sue qualità umane, mentre l'eco delle sue doti professionali mi giunse durante i mandati da sindaco".
M.P.
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